Turbante di verza al salmone
Un film, una chef donna. “La cuoca del presidente” è un film francese del 2012 diretto da Christian Vincent, ispirato alla vita di Danièle Mazet-Delpeuch, che fu la cuoca personale del presidente François Mitterrand dal 1988 al 1990. Il film non mi è piaciuto molto, è carino ma niente di più. Alla chef viene affidato il servizio privato dell’Eliseo mentre alla cucina centrale rimangono da preparare i piatti per i funzionari della presidenza della Repubblica.
La Signora non è amata da nessuno, è una donna chef, voluta dal Presidente in persona e anche nella democratica, laica e aperta Francia gli uomini si comportano da uomini. Non è ben vista dagli chef maschi della cucina centrale, né dai funzionari che presto cominciano a controllare le sue spese eccessive per i rari e a volte “perduti” ingredienti con cui prepara i piatti per il primo cittadino francese. Lei si affida a cose genuine, naturali e appunto molto costose ma ad un certo momento viene fuori la pesantezza della cucina francese, ottima ma piena di burro di patè de foie gras e di carne. In mezzo a tutto quel grasso salta fuori questo bellissimo turbante di verza con al suo interno del salmone. Sono stata catturata da questa ricetta subito, la prima volta che ho visto il film e siccome ho my sky, l’ho rivisto e rivisto. Immagino che il salmone della chef francese sia stato un salmone selvaggio, io mi sono dovuta accontentare di un normale salmone di allevamento.
Io l’ho chiamato Turbante di verza al salmone, la sua forma mi ha ricordato un turbante, nel film non viene nominato. Questo piatto, è un po’ elaborato, ma il sapore finale vale la pena di una lavorazione più elaborata.
Ingredienti per un Turbante di verza al salmone per 4 persone:
- 1 verza media (quella grinzosa)
- 1 chilo e mezzo di salmone, fatevi tagliare la parte della coda
- 1 telo sottile, mussola o cotone molto sottile 30×30
- sale, pepe, olio evo
- crema di verza per accompagnarlo
- verdure varie per fare il brodo vegetale dove cuocere a vapore il turbante
Lavate molto bene il salmone, dividetelo in due, togliete la lisca e la pelle, è un’operazione facile, il salmone ha solo la lisca centrale ma se non siete capaci fatelo fare al vostro pescivendolo.
Liberate tutte le foglie di verza dal torsolo centrale, lavatele bene, incidete e togliete la parte più dura della costa centrale da ogni foglia, e immergetele per 2/3 minuti in acqua bollente con poco sale. Tiratele fuori passatele in una bacinella di acqua fredda e stendetele in canovacci puliti (senza ammorbidente) ad asciugare. Utilizzate solo le grandi foglie, quando arrivate a quelle tutte bianche mettetele tutte insieme a bollire nell’acqua e fatele cuocere fino a che sono ridotte in crema.
Prendete una ciotola in vetro, una mezza sfera, diametro 18 rivestitela con la mussola, i bordi devono uscire di fuori e poi cominciate a rivestirla con le foglie di verza facendo sbordare metà foglia di fuori, una volta che la mussola interna è tutta coperta con le foglie cominciate a ricoprirle con il salmone tagliato in fette sottili e rivestiteci tutta la ciotola solo internamente. Fate un altro giro con la verza e poi ancora con il salmone. A questo punto rovesciate verso l’interno le prime foglie messe e poi prendete i 4 pinzi della mussola e stringete bene, legate con corda da alimenti molto stretto. Fate passare attraverso la corda un manico di legno e mettetelo a cavallo ad una pentola molto alta su cui avrete messo dentro acqua fino a metà e tante verdure come per un brodo vegetale, posizionate il mestolo a cavallo della pentola e fate cuocere per almeno due ore con l’acqua in ebollizione, che lambisce appena il turbante che verrà cotto a vapore. Io gli ultimi dieci minuti l’ho immerso tutto nell’acqua. Ho spento, tirato fuori e messo a scolare. L’ho fatto raffreddare un po’ poi l’ho aperto e tagliato e lo spettacolo che mi si è presentato lo vedete anche voi.
L’ho servito con vicino una crema di verza montata al minipimer con olio evo, poi sale e pepe. Mettetelo nei piatti e passateci un giro di olio, io ho usato quello con l’anice, stupendo, un tocco di freschezza, ma non è indispensabile.
Questa è la fotografia della ricetta del film “La cuoca del Presidente”
…e questo è il mio Turbante di verza al salmone
Complimenti! Hai adocchiato una gran bella ricetta e l’hai riproposta alla grande!!! Adesso oltre a farmi venire voglia di mangiarla mi hai fatto venir voglia di vedere anche il film! Il top sarebbe vedere il film con il tuo piatto da gustare!
grazie cara, tieni presente che nel film non spiega la ricetta, io l’ho ricostruita dalla fotografia, non so se è così, ma è tanto buono…baci
Beh, come potevo pensare che la tua ricetta fosse a base di carne di maiale? Mi hai stupita col salmone! L’avevo fatta anche io ma di carne. Da provare!
Ciao, carissima. Confrontando le due foto, mi sembra che il tuo “turbante” sia addirittura piu’ seducente di quello originale. Senz’altro piu’ sano, dato che mi sembra di vedere, nella versione francese, l’immancabile salsa a base di panna (scommetto che ci hanno messo anche un po’ di senape).
la mia ricetta è davvero naturale, oltre al sale, pepe e olio e tante verdure per il brodo non c’è altro, ma è di un buono…grazie cara, un abbraccio
Eccolo il turbante di Tamara!! ero davvero curiosa di vederlo 😉 beh chissa magari un giorno lo ripropongo anche io.
comunque devo dire che si presenta davvero bene.
Complimenti
Sei bravissima Tamara. E’ uguale all’originale, per quanto mi riguarda considerando che lei è una attrice e tu sei una vera cuoca, potresti aver fatto tu anche quella del film. Eccezionale. Non credo sarò mai in grado di rifarla, meno che mai, come te, da un solo fotogramma!!!!! Chapeau
[…] meraviglioso), semplicemente traendo informazioni base dal film stesso. (Vi lascio anche il link perchè vale la pena vedere la sua […]