Pane semplice con semola rimacinata e farina integrale
Pane semplice con semola rimacinata e farina integrale. E’ un pane che ho fatto tante volte, quasi sempre uguale, cambio qualche farina, e allungo o accorcio i tempi di lievitazione ma il risultato non cambia, o più croccante, quando è più idratato, quindi più buchi meglio alveolato, o meno croccante, quindi alveolatura piccolissima e farine grosse, crosta poco croccante, ma un ottimo pane che dura una buona settimana. Questa volta ho aggiunto anche farina di segale, mi piace il suo sapore e si sposa bene con salmone, e pesce conservato.
Si dice “non accendo il forno perché fa caldo”, ma poi il richiamo del pane è troppo forte, la voglia di magiare un pane fatto con buone farine, con lievito madre, e lunga lievitazione, un pane che digerisci bene, un pane che esalta il tuo cibo, Questo è semplice, ci sono altri pani più importanti e molto più elaborati, io non sono una grande panificatrice, faccio quelle poche ricette e mi accontento.
Ingredienti per Pane semplice con semola rimacinata e farina integrale:
- 350 g di semola rimacinata
- 150 g farina integrale
- 50 g farina di segale
- 250 ml di acqua
- 20 g lievito madre disidratato
- 1 cucchiaino di zucchero
- 10 g di sale
Mettete le farine setacciate nella ciotola della planetaria, aggiungete l’acqua mischiate velocemente e lasciate riposare coperto per 40 minuti. Quindi aggiungete il lievito madre, lo zucchero e il sale per ultimo, e solo se l’impasto è eccessivamente sodo poca acqua ancora, impastate a lungo fino a incordatura. Fate poi riposare coperto dentro al forno con la luce accesa per circa 3 ore. Ogni 50/60 minuti, nell’arco delle tre ore, fate le pieghe di tipo due, allargate l’impasto e prendete ogni lato tirandolo verso l’esterno e riportatelo verso il centro dell’impasto. Questo tipo di pieghe darà forza all’impasto e lo asciugherà.
Date la forma al pane, mettete un canovaccio in un cestino e infarinatelo abbondantemente con della semola, metteteci il pane e infarinatelo anche sopra, chiudete i lembi del canovaccio, mettete tutto dentro ad un sacchetto per alimenti e in forno con la luce accesa per farlo lievitare.
Accendete il forno un’ora prima a 240°C io ho messo la pietra d’argilla con cui faccio le piadine, mettete anche sul fondo un pentolino vuoto e quando il forno è pronto rovesciate il pane nella pietra con un colpo deciso, praticate dei tagli, io ho un bisturi usa e getta, aggiungete poi l’acqua fredda nel pentolino bollente, questa operazione creerà molto vapore che servirà al nostro pane. La crosta dovrà risultata ambrata.
Cuocete per un’ora diminuendo la temperatura fino ad arrivare a 200°, gli ultimi 10 minuti forno a fessura, a cottura ultimata lasciate il pane in forno fino a farlo raffreddare.
Io ne ho preparate due di pagnottelle aumentando le dosi, sono venute bene, ben cotte, un po’ zeppe come piacciono a me, non amo il pane con grosse alveolature, buono si può fare ancora, basta aspettare il fresco.