Origliettas e Acciuleddi i fritti sardi di carnevale
Origliettas e Acciuleddi i fritti sardi di carnevale . È un piatto barbaricino, preparato soprattutto nel periodo del carnevale; si trova anche in altre zone con nomi diversi, orzulettas, montecadas. A Montalbo di Lodè nel parco di Tepilora, dove si trova un centro di educazione ambientale e alla sostenibilità sono il dolce tipico dei battesimi, matrimoni e ogni altra festa e vengono preparate anche durante il carnevale. Quelle che fanno le donne sarde sono dei veri ricami, io le facevo per la prima volta e mi accontento, mi piace provare le ricette dolci e salate dei nostri paesi, borghi e città, quelle meno conosciute.
Questo dolce può avere varie forme e nomi diversi da zona a zona della Sardegna ma gli ingredienti sono sempre gli stessi. Le Chiacchere per esempio hanno gli stessi ingredienti ma a differenza delle Origliette non vanno bagnate nel miele ma semplicemente fritte e cosparse di zucchero a velo, con la classica forma di rettangolo o rombo. Inoltre nella zona di Nuoro vengono chiamate Orulettas ed hanno una forma di treccia chiusa in un cerchio e vegono solo fritte come le Chiacchere e ricoperte di zucchero a velo. Ancora nella Gallura prendono il nome di Trizzas o Origliette ed hanno appunto la forma di una treccia richiusa a cerchio come le Orulettas ma queste dopo essere state fritte vengono ripassate nel miele con la scorza di arancio.
Ingredienti per “Origliettas e Acciuleddi i fritti sardi di carnevale”:
Origliettas
- 400 g di semola rimacinata
- 3 uova
- 2 cucchiai di liquire all’anice
- 1/2 cucchiaio di strutto
- 1 cucchiaino di zucchero
- 1 pizzico di sale
- 100 g di miele da sciogliere o colare sopra
- la buccia di un’arancia da mettere nell’impasto
- olio di semi di arachide per friggere
Mettete tutti gli ingredienti nella ciotola della planetaria o fare la fontana sulla spianatoia e aggiungerli un po’ alla volta, impastate a lungo, deve venire un impasto molto liscio, per ultimo aggiungere lo strutto e continuare ad impastare. Chiudete con la pellicola e fate riposare.
Con il mattarello o con la sfogliatrice tirate delle sfoglie abbastanza sottili, da cui ricaverete con la rotellina dentata delle strisce larghe circa 2 centimetri e mezzo e lunghe 20/25. Con le strisce create dei cerchi, delle fisarmoniche, dei giochi, come da foto, ma ogni volta che pizzicate le strisce attaccatele con il dito bagnato in acqua altrimenti si staccheranno, ci sono dei video molto ben fatti su youtube. Comunque sono una specie di cartellate, si creano dei fiori, o delle fisarmoniche, io sono andata un po’ a idea. Fate delle spirali e attaccatele ogni tanto per non farle aprire, insomma largo alla fantasia.
Friggete le origliettas in abbondante olio di arachidi, appena pronte passatele su carta assorbente. Scaldate il miele e potete mettere le origliette dentro al tegame con il miele, oppure colarlo sopra alle origliette, io ho fatto così, ho colato il miele sulle origliette e ho grattato ua buccia d’arancia.
Acciuleddi
Gli acciuleddi galluresi ecco il prossimo fritto di carnevale, tipiche treccine dolci che venivano preparare durante il carnevale dalle donne nelle case e oggi le vetrine delle pasticcerie sono piene di ogni meraviglia. Il carnevale in Sardegna è una festa molto sentita e i dolci che vengono preparati sono veramente tanti e tutti ottimi, il miele ovviamente è uno dei componenti maggiori dei dolci essendo la Sardegna una delle regioni con ottimi mieli, ricordiamo quello di corbezzolo.
Il carnevale è una specie di liberazione dopo i 40 giorni di quaresima che i cattolici osservano e siccome la chiesa non poteva chiedere troppo, concesse il carnevale come momento di liberazione ed ecco i balli, il cibo ricco, i dolci fritti, i carri allegorici, la gente che balla per strada, tipico il carnevale di Venezia. Insomma una vera goduria. E anche noi ci diamo alla pazza gioia con i nostri fritti.
Ingredienti per “Origliettas e Acciuleddi i fritti sardi di carnevale”:
Acciuleddi
- 300 g di farina 0
- 100 g di zucchero
- 50 g di strutto
- 1 uovo
- liquore, mirto, grappa, o anisetta
- olio di arachide per friggere
- se vi piacicono potete guarnirli con i chicchini colorati
- miele di castagno o corbezzolo
Sbattete l’uovo con lo zucchero e lo strutto, aggiungere un bicchierino o un paio di cucchiai di grappa o anisetta per ammorbidire l’impasto, aggiungete poi la farina in più riprese, sempre impastando fino a ottenere una pasta morbida e compatta, coprite con la pellicola e fate riposare in frigorifero almeno un’ora.
Riprendete l’impasto e cominciate a lavorarlo ricavando dei bastoncini lunghi e sottili, 50 cm, piegateli in due e attorcigliateli, e poi ripiegateli ancora attorcigliandoli di nuovo, verrà una specie di treccia a 6 capi, molto carina, premete bene i capi per non farla riaprire.
Friggete gli acciuleddi in olio di arachide e fateli asciugare su carta scottex, sciogliete il miele e colatelo sopra agli acciuleddi, io ho usato un miele di castagno, sopra potete mettere delle bucce di arancio o i diavoletti colorati, non li avevo. Mangiateli tiepidi sono ottimi.
___________Alla Prossima___________
Penso che in ogni regione esiste un piatto di pasta fritta dolce. Ricordo quello dell’Emilia Romagna ma anche da noi in FVG cè sopra tutto a Trieste e viene condita con il papavero o noci con zucchero sia fritta che come se fosse un piatto di pastasciutta ma dolce. Buona settimana.
Ciao Edvige, si in ogni regione e in ogni città ma in Sardegna ce ne sono quasi più degli abitanti, sono tantissime e avevo voglia d farle un po’ tutte. Buona settimana a te
Mi ha i fatto venire una voglia…..volevo dirti che se clicco su Tamtam sul tuo commento arrivo al tuo blog che hai chiuso e poi naturalmente arrivo qui perché ti conosco ma volevo avvisarti. Un bacione
Grazie Edvige, credo che non sia stato rinnovato, lo chiederò a mio figlio…sui fritti di carnevale ti capisco, mi friggerei tutto 😉