Oggi comincia la settimana della cucina ebraica per il
Calendario del cibo italiano. La nostra presidentessa Anna Maria Pellegrino ci parla in un lungo articolo di tutto quello che non conosciamo, per molti di noi la cucina ebraica si ferma ai piatti che sono entrati nel nostro quotidiano, soprattutto a Roma con la grossa contaminazione con la cucina romanesca, ma la cucina ebraica non è solo cibo è tanto altro. Lo leggere con grande interesse, Anna Maria Pellegrino sa raccontare…
Io vi lascio la ricetta dei miei falafel di fave ricetta israeliana.
da Wikipedia:
I
falafel sono una pietanza araba
mediorientale – presente anche nella
cucina israeliana, ma probabilmente d’origine egiziana – costituita da
polpette fritte e speziate a base di legumi, tra cui i più utilizzati sono le
fave, i
ceci e i fagioli tritati con
sommacco,
cipolla,
aglio,
cumino e
coriandolo. I falafel sostituivano la carne nei giorni del digiuno dei
copti egiziani. Il termine è formato da tre parole che in
copto significavano letteralmente ‘con tanti fagioli’.

I falafel sono particolarmente diffusi in
Siria,
Giordania,
Egitto (in quest’ultimo paese sono noti principalmente nella versione a base di fave e
Israele, dove la pietanza è apprezzata da tutte le comunità, quale che sia la loro religione. I palestinesi di Gerusalemme est e quelli del quartiere di
Jaffa, a sud di
Tel Aviv, servono e mangiano falafel come gli israeliani di origine ebraica, che li ammettono in quanto interamente vegetali e conformi ai precetti
kosher che regolano l’assunzione e la preparazione degli alimenti nella
religione ebraica.
Faccio i falafel da anni, ma sempre di ceci, questa volta avevo un sacchetto di fave decorticate in casa, e ho deciso di provare, buonissimi, come dicevo li faccio da anni, e non si sono mai sbriciolati, c’è chi mette l’uovo, ma se seguite la mia ricetta non si sbricioleranno e mangerete un falafel vegano.
Sono buoni, speziati al punto giusto e con insalatina e pomodori, quando è il periodo, mangerete una cosa ottima e fanno tanto bene.

Ingredienti per 20 falafel di fave:
500 grammi di fave decorticate, o ceci secchi, se le fate con i ceci
1 grossa cipolla o 2 scalogni (io scalogni)
un mazzetto di prezzemolo
cumino, coriandolo, aglio,
io aggiungo di mia iniziativa perché mi piacciono, curry e curcuma
sale e pepe
1 pizzico di bicarbonato
mezzo cucchiaino di lievito istantaneo per pizze salate (non quello di birra)
1 litro di olio di arachide

Mettere a bagno le fave per circa 12 ore, cambiare l’acqua diverse volte durante la giornata, passato questo tempo, metterle a scolare, devono essere prive di acqua, magari asciugatele un po’ con dello scottex, o nella centrifuga per l’insalata, adesso metterle in un cutter insieme al prezzemolo e frullare, devono diventare come una farina sabbiosa. Versare le fave frullate in un contenitore e aggiungere tutte le spezie, un cucchiaino di tutto, comunque le spezie ognuno può aggiungere quelle che preferisce, se non si ama il cumino si toglie e si mette un’altra cosa, certo il sapore cambia.
Amalgamare bene tutto, io ho impastato con le mani, aggiungere sale, pepe, il bicarbonato e il lievito, compattare con un cucchiaio l’impasto, coprire con pellicola e mettere in frigo per 2 ore.
Se l’impasto dovesse risultare eccessivamente morbido, per qualche motivo, potete aggiungere della farina, un paio di cucchiai, ma non sarà necessario.
Riprendere il nostro impasto e formare delle palline un po’ schiacciate, friggerle in olio di arachide caldo al punto giusto, devono essere ben colorate come nella foto. Servite i falafel con insalatina, pomodori se è il periodo, cetrioli, sentirete la bontà.
I falafel vanno fritti senza alcuna panatura.
Questa è la versione con le fave, potete farle con i ceci, stesso procedimento, l’unica differenza è che i ceci devono rimanere a bagno per 48 ore.
Non pensate di fare i falafel con legumi già cotti, non saranno falafel.


Ti sono venuti perfetti!
Ed hai ragione, l’uovo assolutamente non ci va 😉
Che buoni!! Buon pomeriggio Daniela.
ottimi!
Interessante con le fave. Le ho sempre mangiate e fatte con i ceci. A me piacciono anche cotte al forno.
mai provate con le fave, devono essere ottime! segno!!!
E` veramente un ottima preparazione brava..!!!
Complimenti,sono venute molto bene ed hanno un’aria appettitosa, di qui a poco dovrebbero arrivare anche le fave fresche, chissa che non mi venga in mente di provarci..
A presto!
Mamma che buoni!!!
Piacciono a tutti tantissimo in famiglia, le tue sono bellissime 🙂
Ciao
Alessandra
non li ho mai fatti, e, conle fave non potrei mai ne farli ne mangiarli anche se buonissimi, mi tocca solo con i ceci altrettanto buoni 🙂 ciao cara!
Buonissimi i falafal! Li faccio anch’io e, come te ,uso i ceci crudi.
Non li ho mai provati con le fave,devono essere ottimi.
Fai anche la salsina al sesamo,per caso?
Un bacione e complimenti!
Quando non avevo ancora aperto il blog non sapevo neanche lontanamente cosa fossero le falafel ( che ignoranza in cucina!!!!)
Comunque solo ora,leggendo attentamente,ho capito che le fave o ceci non si mettono a cuocere ma si frullano crudi.
Mi incuriosisce….
Un abbraccio e buona domenica a te.
devo proprio provare a farle con solo fave… come ti dicevo io o solo ceci o metà fave e metà ceci, poi ti dico ^ – ^ un abbraccio
A me le foto piacciono tantissime, luminose ed invitanti!
Grazie per questi primissimi contributi che già arricchiscono la lista! 🙂
bacioni
[…] Falafel di Tamara (l’idea era di fare un’insalata di Fave, ma le ho cotte troppo e erano troppo molle per fare una croccante insalata così le trasformate in polpette!! Non contenta ho spappolato anche le cicerchie!!) […]
[…] – Resy Genovesi ericine – Resy Fagioli all’occhio Ethiopian style – Simona Falafel di Tamara – brii Plumcake salato di Terry – Brii Mozzarelline marinate alla menta di […]
E per fortuna che lo definisci “modesto contributo”! Grazie Tamara per aver partecipato alla Settimana della Cucina Ebraica.