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Pane dei morti messicano

Pane Dei Morti Messicano

Pane dei morti messicano. Siamo in Messico e la ricetta che vi propongo forse sarebbe più adatta ad essere preparata a novembre ma io il Messico ce l’ho adesso e adesso la faccio: il Pane dei morti messicano, buono, potrei paragonarlo alle nostre brioche, quelle classiche che si trovavano una volta, immaginatevi l’impasto dei maritozzi senza la panna. Una pasta con il tipico sapore di lievito come il savarin o il babà, lo adoro, è uno dei miei impasti preferiti.

Pane dei morti messicano

Questo popolo passò nel giro di poco meno di 200 anni dallo status di tribù nomade a quello di impero esteso su un vasto territorio del Messico centrale. La capitale dell’impero azteco fu Tenochtitlan, che divenne l’odierna Città del Messico dopo la sua distruzione nel 1521 ad opera dei conquistadores spagnoli. L’impero crollerà poco dopo, nel 1525. L’attuale politica messicana non riesce a sconfiggere il narcotraffico che ha fatto diventare questo paese il più violento al mondo.

Nel campo artistico il Messico ha avuto pittori ma anche muralisti. Pittori celebri furono Diego Rivera e sua moglie la famosa Frida Kahlo entrambi esponenti del Surrealismo. Un altro pittore che allo stesso tempo fu anche scultore è Francisco Eppens Helguera, ricordato come l’ideatore della bandiera del Messico.

 

pane messicano dei morti

Da un’idea di Aiù di Trattoria MuVaRa, la trattoria più famosa del web, il nostro Abbecedario culinario mondiale sta andando avanti, i nostri viaggi proseguono e le ricette aumentano sempre più interessanti. Ambasciatrice di questo soggiorno messicano è Lucia del blog Torta di rose.

 

pane messicano dei morti

Ingredienti per il Pane dei morti messicano:

  • 3 stelle di anice
  • 90 ml di acqua
  • 300 g di farina di grano Verna
  • 375 g di farina O di grano Abbondanza
  • 1 cucchiaino di sale
  • 115 g di zucchero semolato
  • 25 g di lievito di birra fresco
  • 175 ml di acqua tiepida
  • 3 uova
  • 60 ml di liquore all’arancia, io Sambuca
  • 115 g di burro fuso
  • scorza grattugiata di un arancio
  • zucchero a velo per spolverare

Mettete le stelle di anice nell’acqua fredda (90 ml) e fatele bollire dolcemente fino a far ridurre il liquido a metà. Lasciate da una parte a far raffreddare dopo aver tolto le stelle di anice.
Mettete le farine e lo zucchero nella planetaria, aggiungete il lievito sciolto in acqua tiepida, girate poco con le mani e lasciate lieviate per 30 minuti coperto. Riprendete l’impasto aggiungete tutto il resto: le uova sbattute, l’acqua aromatizzata, il liquore e il burro fuso. Lavorate a lungo fino ad avere l’impasto liscio almeno 10 minuti. Dategli una forma rotonda, mettete della carta forno in una teglia da bordi di 4 cm e fate lievitare fino al raddoppio. Io ho aggiunto delle decorazioni, i messicani mettono un piccolo teschio. Infornate a 170° per circa un’ora, è una pasta che si colora facilmente se fosse troppo mettete della carta alluminio per coprire. Prima di togliere dal forno fate la prova stecchino.

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Questo articolo ha 3 commenti
  1. Molto interessante il tuo articolo e la ricetta, apprezzo moltissimo le note storico-culturali introduttive. Inoltre trovo giusto l’impiego di ottime farine italiane, verna e abbondanza sono grani pregiati, vanno valorizzati!
    Un caro saluto
    Maria Teresa

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