Alici al forno con insalata scarola
Alici al forno con insalata scarola. Quando parlo di alici/acciughe non posso non ricordare a tutti il rischio anisakis, è una mia mania? No è un mio modo di lavorare e di informare i miei lettori sui rischi che si corrono mangiando pesce crudo non abbattuto, poco cotto, o sott’olio o cotto con aceto o limone. Ricordatevi che il limone non uccide il parassita, l’unico modo per eliminarlo è abbattere il pesce, ma siccome gli abbattitori domestici sono in pochi ad averli perché i costi sono alti l’altra soluzione, lo riporta la legge, è la permanenza nel congelatore domestico per 96 ore dopo averlo eviscerato e lavato. L’anisakidosi è una parassitosi che può colpire l’uomo che ha ingerito pesce crudo non abbattuto. Il rischio è legato al consumo dei prodotti ittici crudi, marinati o affumicati a freddo, sushi e sashimi, ultime tendenze provenienti dall’Oriente, semiconserve domestiche a base di pesce azzurro.
Anche con questa ricetta partecipo alla settimana della cucina ebraica per il Calendario del cibo italiano. La nostra presidentessa Anna Maria Pellegrino ci parla in un lungo articolo di tutto quello che non conosciamo, per molti di noi la cucina ebraica si ferma ai piatti che sono entrati nel nostro quotidiano, soprattutto a Roma per la contaminazione con la cucina romanesca, ma la cucina ebraica non è solo cibo è tanto altro. Una ricerca interessante, Anna Maria Pellegrino sa raccontare…
Tanti anni fa, sul quotidiano Il Messaggero di Roma, era buona abitudine pubblicare in alto, subito dopo il nome del giornale, una ricetta che apparteneva alla vecchia cucina romana che si mischiava con la cucina ebraica. Spesso queste ricette erano del famoso Livio Jannattoni, esperto di cucina e di cucina romana. Ne ho viste di ricette, ma a quei tempi non pensavo che le avrei dovute conservare, le leggevo, le provavo volentieri e poi basta.
Una di queste ricette, che ricordo con grande piacere, è l’indivia riccia e alici in forno e anche questa fa parte della cucina ebraica. La ricetta diceva di prendere l’insalata, romperla in due pezzi metterla, senza accomodarla, in una pirofila e metterci sopra le alici…e come veniva, veniva…
Che cos’è l’anisakis (qui il mio articolo sull’argomento)
L’anisakis è un nematode, o verme cilindrico, presente come parassita intestinale in numerosi mammiferi marini (delfini, foche, ecc.) e ospite di molti pesci come tonno, salmone, sardina, acciuga, merluzzo, nasello e sgombro. L’anisakis è estremamente diffuso, poiché è presente in più dell’85% delle aringhe, nell’80% delle triglie e nel 70% dei merluzzi.
I prodotti ittici dei mari italiani più frequentemente parassitati sono: sardine, aringhe, acciughe, sgombri, gadidi, sparidi, lophidi, pesci S. Pietro, pesci sciabola (quasi sempre infestati), totani, calamari.
Le “alici con la scarola” è una ricetta molto antica. La ricetta fa parte della cucina ebraico-romanesca e risale addirittura al 1600.
Le alici con l’indivia si possono mangiare anche fredde quindi il piatto viene preparato il venerdì per i festeggiamenti del sabato ebraico, quando è vietata ogni attività oltre alla preghiera.
Ingredienti per “Alici al forno con insalata scarola”
- 1 kg di alici pulite e lavate senza spina e senza testa
- 1 cespo di scarola liscia o riccia
- sale e pepe qb
- poco peperoncino polverizzato
- del pangrattato da mettere sopra prima di infornare
Lavate e sgocciolate l’insalata, spezzatela con le mani e mettetela in una teglia unta di olio, o in contenitori monoporzione, mettete sopra un po’ di sale e pepe una fila di alici e ancora insalata, fino ad esaurimento di tutte e due le cose, finite con le alici, spolverate con il sale e il pepe, una spolveratina di peperoncino e poco pan grattato, un giro d’olio e mettete la teglia o i mini contenitori sul gas e fate cuocere a fuoco basso fino a che l’insalata non si sarà abbassata e avrà cominciato a tirare fuori tutta l’acqua, a questo punto infornate a 200° per 30 minuti. Passate poi la teglia al grill per rendere la superficie croccante. Sono buone anche il giorno dopo sia fredde che appena scaldate.