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Torta di pinoli

Torta Di Pinoli

Torta di pinoli. Mi è stato fatto notare da una mia lettrice che la presente ricetta non è di Bigazzi ma è una torta dell’Artusi, sono andata a controllare e in effetti con qualche piccolo cambiamento nei pesi, ma la torta è di Pellegrino Artusi. Mi scuso con i miei lettori ma non ho pensato che anche Bigazzi potesse copiare una torta e metterla in un libro. Non si impara mai nulla nella vita, soprattutto io non imparo mai nulla, ma ho la coscienza pulita e quindi correggo il mio post, tanto a me non cambia nulla. Grazie lettrice di avermi svelato un mio errore.

[Sono passati tanti anni, circa 15, da quando mia madre mi regalò questo libro. Non ero stata bene, anzi ero stata piuttosto male, un brutto periodo e lei cercò di tirarmi su, conoscendomi bene, con un libro di cucina. Era appena uscito un libro del molto discusso Beppe Bigazzi, “Oggi scegli tu” dove si trovano alcune vecchie ricette toscane, quasi tutte di casa sua o trovate in giro, le ho lette e replicate con piacere. Lui non era simpaticissimo, ma vi posso garantire che c’è di peggio nel mondo del food, non mangeranno gatti, ovviamente, però masticano molto bene le persone.]

Questa ricetta, la torta di pinoli, la madre la faceva sempre la domenica mattina. È vero che il profumo che si spande per casa ti riporta indietro negli anni.

 

torta di pinoli

Ingredienti per “Torta di pinoli”:

per la pasta frolla:

  • 200 g di farina di grano tenero 00, debole per dolci
  • 100 g di zucchero
  • 100 g di burro di buona qualità
  • 1 uovo e 1 tuorlo del contadino o bio

per il ripieno:

  • 500 ml di latte
  • 100 g di semolino grana media
  • 70 g di zucchero
  • 80 g di pinoli buoni, possibilmente italiani, (se potete spendere 😉
  • una noce di burro
  • 2 uova del contadino o bio
  • 1 baccello di vaniglia
  •  zucchero a velo per spolverare dopo
  • 1 pizzico di sale
  • burro per la teglia

Preparate la pasta frolla come sempre qui o qui la spiegazione di come si prepara, fate un panetto, chiudetelo con la pellicola e mettetelo in frigorifero per 30 minuti.

Intanto preparate il ripieno per il guscio di frolla. Mettete il latte al fuoco e quando è caldo versateci il semolino e fatelo cuocere 15 minuti, e poi aggiungete lo zucchero, la noce di burro, un pizzico di sale e per ultime le uova, leggermente sbattute, e i semini del baccello di vaniglia. Mescolate bene e poi spegnete, io ho messo una parte di pinoli anche nell’impasto.

Stendete la pasta frolla e foderate, o imburrate, uno stampo da crostata di 24 cm, versate sulla pasta frolla l’impasto, livellatelo, cospargetelo di pinoli e infornate a 180°, poi abbassate a 170° per evitare che si colori troppo, fate cuocere per 40/45 minuti. Spolverate con lo zucchero a velo e servite, fredda.

Questo articolo ha 4 commenti
  1. La torta di Pinoli di Bigazzi sicuramente sara’ stata fatta in famiglia, ma altro non e’ che la torta di pinoli (buonissima) dell’Artusi…
    cari saluti

    Francesca

    1. Ciao e grazie di aver commentato, pensa che l’unico libro che sta sul mio comodino è “La Scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”, sono una appassionata dell’Artusi ma non le ho fatte tutte, solo un po’. Bigazzi non era proprio simpaticissimo però in quella trasmissione emergeva 😉. Ho pensato che fosse realmente di casa sua, mai fidarsi, grazie ancora, adesso correggo anche il post. Saluti

  2. Mi scuso davvero tanto perchè il mio commento, in seconda lettura, mi sembra un po’ scortese, ma non era mia intenzione esserlo, ho solo scritto di fretta e oramai presa dal sonno.

    Può essere che Bigazzi (che a me, a suo tempo, era anche simpatico) abbia fatto l’errore in buonafede, sicuramente era una ricetta usata in famiglia e non sapeva essere dell’Artusi.

    Anche mia madre ha delle ricette “di casa” tramandate dai genitori o suoceri che poi abbiamo ritrovato, negli anni 90, praticamente identiche in un libro di ricette napoletane rivisitate (dei coniugi Pane…lo consiglio vivamente se non lo avesse mai incrociato, mia madre lo trova molto fedele alla tradizione).

    Io ho fatto solo due volte la torta di pinoli alla fine degli anni 90. Un amico, ironia della sorte, fiorentino trapiantato a Napoli, aveva questo libro ed io feci la torta, come dicevo, buonissima, ma non l’ho piu’ fatta, anche se proprio in qusti giorni meditavo di rifarla.

    Il libro dell’Artusi, poi, mi e’ stato regalato per le nozze da amici.

    1. Ti posso garantire che non sei stata scortese, i commenti poco cortesi sono altri. Mi hai messo al corrente di una cosa che a me era sfuggita e hai fatto bene, così ho scritto una premessa al mio post, e se qualcuno in futuro dovesse vedere la torta nel mio blog, attribuita per errore a Bigazzi leggerà la verità ed io ti ringrazio. Spero che tu abbia visitato anche altre ricette 😉 saluti

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