Risotto ai funghi porcini
È il momento dei funghi, anzi è il momento dei porcini!!!Io amo i funghi in generale, ma il porcino, e concedetemi un pizzico di campanilismo, il porcino dell’Amiata, è unico. Unico il sapore, unica la forma, il colore, è acquoso, morbido, marrone, carico di aromi della terra, dei boschi di castagni di cui quella montagna è ricchissima, odora di buono, odora di una terra ricca di tradizioni, ricca di cultura, una terra bellissima con dei Paesi incantevoli da visitare: il primo che mi viene in mente è Santa Fiora, nel Medioevo contea Aldobrandesca e quindi ghibellina, è citata da Dante Alighieri nel VI canto del Purgatorio della Divina Commedia, (Vien, crudel, vieni, e vedi la pressura d’i tuoi gentili, e cura lor magagne; e vedrai Santafior com’è oscura!). E come potrebbero essere, se non eccellenti, i porcini nati e cresciuti in una terra tanto famosa e tanto amata anche dal Sommo Poeta?
Ingredienti Risotto ai funghi porcini: per 2 persone
- 300 grammi di riso carnaroli
- funghi porcini, più ce ne sono meglio è
- brodo vegetale fatto prima con varie verdure
- 1 spicchio di aglio
- sale, pepe Tagliate i funghi a pezzettoni, metteteli in un tegame dai bordi un po’ alti con dell’olio evo e uno spicchio di aglio, che poi toglierete, fateli cuocere a fiamma un po’ viva. Dopo alcuni minuti calate il riso precedentemente tostato (io lo faccio tostare in una padella prima di metterlo nei funghi) poi cominciate a mettere il brodo vegetale, un cucchiaio per volta, quando il riso si asciuga bagnatelo ancora e così via fino a cottura ultimata. Ricordatevi di lasciare un po’ di brodo caldo da mettere prima di portare in tavola, il riso deve essere, come si dice “all’onda” cioè molto morbido, non asciutto. Alcuni funghi metteteli sopra, magari i pezzi più grandi, io alcune fette le ho messe sulla griglia e le ho fatte cuocere da sole aggiungendole sopra al riso solo alla fine, poi il solito mezzo giro di olio. Una delizia.
Un classico di stagione dal gusto unico. Il campanilismo non c’entra, i porcini dell’Amiata hanno davvero quel qualcosa in più ma riuscire a trovarli sui banchi degli ortolani è un’impresa, sono invasi da porcini dell’est Europa. Mi gusto virtualmente il tuo di risotto, sicuramente DOC! Un bacio, buona giornata
per un risotto cosi’ cosa devo fare? chi devo rapinare? ah ah ah ciao e complimenti
Periodo di risotto con i porcini, vero?
Anche la mia amica Manu lo ha postato.
Sono entrambi invitantissimi.
Io vi copierò, ma con i funghi secchi ;))
Baci!
ciao Carissima, questo risotto e’ divino quasi quasi sento il profumino! Devo passare piu’ spesso da qui…ah il tempo! Baci
ciao!
a Genova i porcini dell’Amiata non ce l’abbiamo!
Anche io metto i funghi crudi pressochè alla fine, mantengono il sapore, e unisco più o meno a metà cottura i gambi tagliati a cubetti e saltati separatamente con aglio e prezzemolo.
Non mi voglio fare pubblicità, sarebbe stupido, ma unire qualche frutto di bosco (dell’Amiata, ovviamente), non solo i mirtilli, non può che starci bene.
Noto infine che lo proponi come piatto unico, un etto e mezzo di riso a cranio è quasi il doppio della dose del ristorante.
Se conosci qualcuno che fa trasporti di funghi………..
ciao, complimenti e bon appetit!
ciao Euge, io in questo risotto i gambi non li metto, li cuocio a pezzettini, li metto in un barattolo che chiudo e sterilizzo per altre ricette….la tua idea mi solletica, sicuramente qualche mirtillo non dovrebbe disturbare, lo proverò….io lo propongo come piatto unico perché a casa mia si mangia solo un piatto, ma io ne mangio più di due etti e mio marito, io lo chiamo boccuccia di rosa, ne mangia molto meno di un etto…io sul riso sono orientale…adesso sull’Amiata c’è l’esplosione dei porcini e mia madre, speriamo, farà una strage….il 30 vado a Grosseto e mi rifornirò, se va bene, allora posterò una zuppa da resuscitare i morti…ciao…
Federica hai ragione, sui mercati c’è di tutto e a 28 euro al chilo….non sanno neppure di funghi…è doc perché li ha trovati la mamma….baci
Flavio….rapinare proprio no, ma andare a carcarli sì, un risotto con un Carnaroli, magari delle Cascine Orsine, e i porcini dell’Amiata…non ci sono commenti da fare…è la qualità degli ingredienti che fa un piatto non gli ingredienti…..
Anna qual è il blog di Manu…me lo dici…baci
Kat ciao…se passi più spesso mi fai piacere…un abbraccio
Ciao, bellissimo blog il tuo, e poi siamo state accolte da questo squisito risooto ai porcini…vero i porcini dell’Amita sono molto molto saporiti!!! Ciao da Simona e Claudia
nulla da dire su questi tortelli se non che la tua fantasia è volata molto in alto! sono bellissimi e vedendo gli ingredienti anche buonissimi, brava! come sempre
Questo risotto deve essere sublime
che invidia
io non riesco a trovare nemmeno i porcini essiccati di buona qualità
figuriamoci il porcino dell’amiata
complimenti bellissima ricetta
ciao katya
Porcini . . . che sogno, ormai ce li possiamo scordare, solo se si andasse a cercarli in Basilicata o in Calabria, comprarli? soldi buttati!
Interessante il tuo metodo di tostatura, lo sperimenterò sicuramente.
Porcini . . . che sogno, ormai ce li possiamo scordare, solo se si andasse a cercarli in Basilicata o in Calabria, comprarli? soldi buttati!
Interessante il tuo metodo di tostatura, lo sperimenterò sicuramente.
Mimmo quelli calabresi si trovano a vendere quelli toscani no, costerebbero molto di più…la tostatura è indispensabile prova e vedrai