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Risotto ai 3 pomodori da una ricetta famosa

Risotto Ai 3 Pomodori Da Una Ricetta Famosa

Risotto ai 3 pomodori da una ricetta famosa.Tutti parlano di questi paccheri al pomodoro e io, imperdonabile, non li conoscevo, quindi sono andata a vedere quale fosse questa ricetta strepitosa. I paccheri famosi erano quelli “Da Vittorio” del ristorante tristellato a Brusaporto (nei pressi di Bergamo) degli altrettanto celebri fratelli Cerea, che hanno reso questa pasta un’icona gastronomica. Ricetta amata da chi ha avuto il piacere di assaggiarla e copiata da tutti gli altri, me compresa. Ho conosciuto i Cerea, l’intera famiglia, attraverso Masterchef, quello loro è un impero, e sono anche bravi, ho visto dei piatti meravigliosi e capisco che abbiano così tanto seguito.glie Bruna

Sulla Cucina italiana si legge la storia dei paccheri, si legge che nasce da un viaggio fatto dal capostipite Vittorio, con la moglie Bruna, che per festeggiare il loro anniversario andarono in Florida a Disneyland e all’interno del Parco mangiarono le tagliatelle bianche all’Alfredo mantecate al tavolo, che tutti conosciamo. Vittorio una volta tornato a Bergamo ripropose la stessa ricetta all’epoca con le mezze maniche, poi diventati i paccheri con i pomodori freschi, tre tipologie: San Marzano, datterini di Pachino e cuore di bue, la ricetta ancora oggi viene ultimata davanti al cliente, al tavolo. I segreti per farli perfetti? Un mix di pomodori in base alla stagione, ricordarsi di unire acidità e dolcezza, quindi pomodori acidi e dolci come il cuore di bue. Copiato da “la Cucina italiana”.
[1] da La Cucina italiana

Adesso passiamo al riso Razza77. È una qualità italiana nata alla fine degli anni ’30 del novecento, si è fatta apprezzare per le caratteristiche culinarie nella preparazione dei risotti della tradizione.

Fu selezionato all’Istituto di Allevamento Vegetale di Bologna verso la fine degli anni ’30 incrociando la varietà americana Lady Wright con quella italiana Greppi.

Sebbene la coltivazione di questa varietà fosse difficile a causa della predisposizione agli attacchi di malattie fungine e al facile allettamento, come succedesse anche al grano Cappelli, (una volta matura, la pianta si coricava sul terreno a causa della pesante pannocchia rendendo difficoltoso il raccolto), la sue peculiarità e caratteristiche la resero una protagonista della cucina, tanto da essere citata ancora oggi in molti vecchi ricettari. Nonostante gli apprezzamenti e le caratteristiche, il mercato impose qualità più produttive e il Razza77 fu lentamente abbandonato fino alla totale scomparsa, quelli erano anni in cui la politica agricola incentivava l’aumento della produttività per le aziende senza pensare alla qualità. E nel settembre 2021 il gruppo di produttori della storica varietà Razza77 viene riconosciuto come “Comunità” da Slow Food, nasce la “Comunità per la Valorizzazione del Riso Razza77”.

 

 Risotto alla Vittorio

Procedimento per preparare il sugo e dopo il risotto:

Preparate il sugo facendo rosolare in una padella l’aglio con 1⁄2 bicchiere d’olio, poi unire i pomodori San Marzano e il cuore di bue precedentemente tagliati a pezzetti. Aggiungete sale e pepe, quindi fate cuocere per circa 35-40 minuti.
Frullate il sugo di pomodoro quando è cotto passatelo al chinois in una casseruola. Aggiungete i pomodori datterini e procedete con la cottura dei paccheri

Ingredienti per il Risotto ai 3 pomodori:

. 220 g di riso Razza77
. 800 ml di brodo vegetale delicato preparato prima, al punto di bollitura
. 20 g di Parmigiano Reggiano 24 mesi
. 30 g di burro Occelli
.  1 bicchiere di vino bianco secco
. sugo ai 3 pomodori, quanto ne serve, assaggiatelo e aggiungetene una buona dose
. pomodorini caramellati con sopra sale, pepe, miele bianco di fiori di rosmarino, li ho caramellati nella    friggitrice e sono venuti benissimo.

Procedimento per il risotto:

Stufate a secco il riso Razza77, sfumatelo con vino bianco secco, e quando la parte alcolica sarà evaporata cominciate a bagnarlo con il brodo fino a cottura, 5 minuti prima aggiungete almeno due grossi cucchiai di salsa, girate bene e poi mantecate con parmigiano e burro ghiacciato, aggiustate di sale. Impiattate e decorate con pomodorini confit, strepitosi.
Per caramellare i pomodorini nella friggitrice: li ho salati e impepati, poi una goccia di miele bianco di rosmarino selvatico e 20 minuti a 180/200°C in friggitrice, perfetti.

 

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