Pinocchio e i Muffin alle pere
Pagine, canzoni, opere teatrali, sono tante le cose che mi hanno attraversato la mente ma nulla si fermava, fino a che una delle fiabe più amate da intere generazioni sì è materializzata: Pinocchio.
Questo mese l’MtChallenge è ospitato da Francesca del blog Burro e Zucchero che trovate qui
E qui trovate le spiegazioni sui Muffin e sulla sfida n.43, sì è una sfida un po’ particolare, andate a leggere e scoprire cose belle. E qui sotto trovate la mia ricetta: Pinocchio e i Muffin alle pere
Il Pinocchio di Carlo Collodi, il caro burattino di legno che molti di noi hanno letto e qualcuno si è anche commosso quando Pinocchio piangendo dice “babbino babbino il gatto mi ha mangiato i piedi” oppure emozionati quando finisce in bocca alla balena…anche se io stavo già dalla parte delle balene… .
Carlo Collodi nella sua fiaba affronta inconsciamente il problema del diverso. Geppetto ha bisogno di compagnia, vivere da solo e trovato un pezzo di legno che sembra essere animato si modella un burattino e lo cresce come un figlio vero.
Un pezzo di legno non è un figlio è un’altra cosa ma lui lo accetta e lo ama come un figlio vero, lo veste con una casacca di mollica e gli compra un abbecedario per andare a scuola.
Pinocchio lo ripaga tradendo la sua fiducia ma alla fine la fiaba finisce bene e Pinocchio diventa un bambino vero.
Oggi il diverso è l’extracomunitario che arriva nel nostro paese con ogni mezzo di fortuna, sfidando deserto e mare, spesso con figli appena nati o figli che nascono in una carretta del mare durante una traversata.
Questi sono i diversi. Diversi nel colore, diversi nelle abitudini, diversi nella lingua e diversi nel modo di vestire.
Donne con chador e donne con burqa, impensabile da noi. Il diverso fa paura e non bisogna vergognarsene e fa paura soprattutto in periodi di crisi economica e non solo.
C’è il rischio di scatenare guerre tra poveri, l’italiano senza lavoro che non capisce perché le badanti sono tutte straniere o perché i lavori umili le fanno solo i “negri”.
Una politica estera che non ha capito cosa stava e sta avvenendo nei paesi che si affacciano sul Mediterraneo e non è stata in grado di fare proposte per evitare che il nostro paese, per motivi geografici, fosse il primo approdo di migranti, rifugiati politici, donne e bambini che scappano dalla fame, dalle guerre e da veri e propri massacri.
Questa è, purtroppo, la realtà. Se non si trovano delle contromisure democratiche al problema, la situazione sarà sempre peggiore e i “diversi” saranno sempre di più. Basti pensare che gli italiani fanno ormai pochissimi figli e nei punti nascita disseminati nel nostro paese nascono praticamente solo bambini da coppie di “diversi”, in molte scuole il numero dei “diversi” è uguale a quello degli italiani se non maggiore. Troviamo una soluzione, democratica aiutando nei paesi d’origine questa gente lavorando per la pace, insegnare a trovare l’acqua, costruire pompe e cisterne, insegnare a fare la pizza e il pane, dargli solo i soldi non serve a molto una volta finiti sono come prima, altrimenti, dobbiamo farcene una ragione, il fenomeno non si fermerà, nessuno è riuscito a fermare i nostri nonni e bisnonni che andavano nel mondo e cercare lavoro (portando alle volte anche delinquenza, ricordiamocelo!) e nessuno fermerà questa gente: la fame, la paura non conoscono ostacoli.
Ovviamente i muffin potevano essere solo alle pere, le tre pere che Geppetto porta a casa e Pinocchio divora dalla fame.
Ingredienti per i muffin alle pere:
- 2 uova
- 80 grammi di zucchero
- 200 grammi di kefir
- 80 ml di olio di semi di mais biologico
- 125 grammi di farina integrale
- 125 grammi di farina O
- 1 bustina di lievito per dolci
- 250 grammi di pere sbucciate e tagliate a dadini
- 1 cucchiaino di cannella in polvere
- 2 cucchiaini di zucchero di canna
Sbattere in una ciotola le uova con lo zucchero, aggiungere il kefir, l’olio e continuare a mescolare. Aggiungere le due farine con il lievito e mescolare ancora fino ad avere un composto omogeneo anche se non molto liscio. Aggiungete la cannella e le pere tagliate a dadini.
Versate il composto nei pirottini fino al bordo, e spolverate con deelo zucchero di canna e infornate a forno caldo, 170°C per circa 30/40 minuti.
Belli e particolari con il kefir. Bellissime le foto!!!
Che spettacolo di post, di muffin, di foto!!
ciao Cristina, Pinocchio è sempre stato il mio preferito, io non ero una femminuccia da Biancaneve, mai…
ricordo bene le tre pere di Pinocchio, avevo un libro illustrato e mi sembra di rivederlo, potere dei ricordi d’infanzia! bellissima la tua intrepretazione 🙂
grazie Francesca, era la mia fiaba preferita e ho pensato ai diversi di adesso…
Deliziosi. Bella la ricerca del particolare della fiaba di Pinocchio e la ricerca della foto, il verde dei pirottini, le luci, le ombre. Brava ti abbraccio MT
Pinocchio è un capolavoro senza tempo, una fiaba che mette in luce le contraddizioni dell’essere umano sempre in bilico fra perbenismo, regole, buone maniere e istinto, sregolatezza e voglia di evasione.
Non ho ben capito la connessione col diverso, nè soprattutto col diverso inteso come immigrato. Posso condividere che la situazione delle migrazioni clandestine ha raggiunto livelli inaccettabili ma, ancora, Pinocchio lo lascerei nel suo tempo assieme a Geppetto 🙂
Morbidissimi i tuoi muffin alla pera e profumati di cannella sono una vera delizia!
Grazie infinite Tamara!
Francesca eppure ho spiegato molto bene il motivo per cui l’extracomuntario viene vissuto come diverso da un certo tipo di italiani, i motivi sono tanti, il colore della pelle, le abitudini di vita, le abitudini alimentari così come diverso era Pinocchio, non era un bambino in carne ed ossa ma di legno e Geppetto lo ama lo stesso, lo accetta anche se è diverso…