Pici e Alici, polpette e saor un abbinamento che mi ha stupito
Pici e Alici, polpette e saor un abbinamento che mi ha stupito. Adoro le alici come nulla sopra e sotto il mare, le potrei mangiare in ogni momento e preparate in ogni modo. Ne consumo tante e ho sempre il ricambio pronto nel congelatore, le tolgo e le rimetto già pronte per essere consumate, (vi ricordo il temuto anisakis, quindi se volete mangiare le alici crude, cotte solo dall’aceto, mettetele per 96 ore nel congelatore, qui trovate un lungo articolo pieno zeppo di spiegazioni sul parassita che può creare problemi anche gravi, quindi congelatore) a mia madre un grazie per averci trasmetto la passione e l’amore per questo piccolo pesce. Ricordo ancora le acciughe con la salsa al prezzemolo che lei faceva spesso.
Per la ricetta di oggi ho pensato di abbinare le alici ad un’altra preparazione che è per me importante: i Pici, tipica pasta maremmano-senese, legata quindi molto al territorio, alle campagne, i pici erano parte di quel cibo che veniva preparato soprattutto dalle donne contadine, cibi poveri, infatti la sua ricetta era farina debole e acqua, era un tipo di pasta che emulava i raffinatissimi spaghetti che a quei tempi si potevano permettere in pochi. I miei pici li ho accompagnati con alici preparate in diversi modi; polpettine di alici, alici in saor e per finire alici in padella con aglio, olio e peperoncino, ridotte in crema con cui ho spadellato i pici. Quindi due preparazioni fatte con ingredienti poveri del nostro territorio, alici e pici.
Nelle alici ho messo pinoli, mandorle e pistacchi tagliati a coltello, come erbe l’origano, la nepetella e il finocchietto tipici, questi ultimi, della Maremma, il sale e il pepe.
Per le polpette, ho tagliato a coltello un po’ di alici, le ho messe in una ciotola con dei pinoli, delle mandorle e dei pistacchi, ho aggiunto origano, nepetella, finocchietto, sale e pepe lungo. E ancora pane toscano sbriciolato, uovo e pangrattato.
Per le alici in saor, cipolle di Tropea, pan grattato, aceto e alici,
Per il condimento con le alici, aglio, olio, peperoncino e alici, più qualche
Ho avuto bisogno di alcuni cucchiai di fumetto di pesce che tengo sempre nel congelatore che ho usato per mantecare i miei pici.
Andiamo alla ricetta
questa foto per i premi fotografici
Ingredienti per “Pici e Alici, polpette e saor un abbinamento che mi ha stupito”:
Ricetta per 2 persone
- 220 g farina di grano duro
- 80 g farina O (zero)
- 1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva
- 1 cucchiaino di sale fino
- 150 ml (circa) di acqua tiepida
Impastate a mano o con la planetaria le farine aggiungendo l’olio e il sale e lentamente l’acqua, lavorare bene, avvolgere con la pellicola e far riposare un’ora.
Riprendete l’impasto e tagliate con il tarocco dei pezzetti di pasta di una decina di cm e cominciate a farli rotolare sulla spianatoia andando verso l’esterno con il palmo delle mani fino ad avere degli spaghettoni irregolari non finissimi ma neppure troppo grossi, in cottura aumenteranno, spolverateli con la farina e continuate fino alla fine, questo passaggio si chiama “appiciare” cioè fare i pici.
I condimenti (700 g di alici pulite, così divise)
Le polpettine
- 250 g di alici pulite, diliscate e senza testa, lavoro che può fare il vostro pescivendolo di fiducia
- 1 cucchiaio di pinoli, 1 di pistacchi e 5 mandorle
- erbette fresche o secche:
1 pizzico di origano, nepetella qualche rametto (io fresca), 1 pizzico di fiore di finocchietto - le briciole di 1 fetta di pane toscano
- 1 piccolo uovo
- olio extravergine o di arachide per friggere le polpettine
- sale e pepe q.b.
Il saor o scapece
- 250 g di alici pulite come prima
- 3 cipolle rosse, meglio se di Tropea, vanno bene le tonde
- olio extravergine d’oliva per friggere le alici
- pan grattato
- 1/2 bicchiere di aceto bianco
- sale e peperoncino
Il “ragù” di alici per spadellare
- 200 g di alici, i filetti ben puliti
- qualche cucchiaio di olio extravergine
- 3 spicchi di aglio e 1 peperoncino
- qualche cucchiaio di fumetto di pesce, ne ho sempre un barattolino nel congelatore
- 10 pomodorini ciliegini maturi
Come fare le polpettine
Tritate le alici a coltello e mettetele in una ciotola, aggiungete la frutta secca sminuzzata con il coltello, unite le erbette fresche e secche, il pane, l’uovo e per ultimi il sale e il pepe. Amalgamate tutto con le mani e fate riposare, se fosse troppo morbida aggiungete del pane.
Riprendete l’impasto e, con le mani bagnate, fate delle piccolissime polpettine che passerete nel pan grattato, andate avanti fino ad esaurimento dell’impasto, friggetele poi nell’olio fino a una bella doratura.
Come fare le alici in saor
Passate le alici già pulite nel pangrattato, mettete l’olio adatto in una padella e friggetele per un minuto o due, toglietele con una ramina e appoggiatele nella carta scottex.
Affettate finemente le cipolle e fatele dorate in padella con pochissimo olio aglio e peperoncino, appena saranno belle dorate alzate la fiamma e versateci l’aceto, spegnete e lasciatele coperte.
Come preparare il condimento per spadellare i pici
Una padella con due cucchiai di olio e l’aglio schiacciato, appena sarà dorato aggiungete i pomodorini tagliati in 4, fateli appassire e poi unite le alici e fatele cuocere lentamente fino quasi a disfarsi, basteranno 5 minuti, le alici sono molto delicate.
condimento per lo spadellamento dei pici
Ripartiamo dai pici
Mettete una pentola con molta acqua sul fuoco e portatela ad ebollizione, aggiungete il sale e calate i pici. Mettete la padella con il sugo nel fuoco vicino acceso, e quando i pici saranno cotti, 3/4 minuti, con una pinza passate i pici dalla pentola alla padella, alzate la fiamma e spadellate i pici aggiungendo metà polpettine e equalche cucchiaio di fumetto di pesce se dovesse servire.
Impiattate i pici con il loro sughetto aggiungendo direttamente nei piatti le polpettine e il saor che andranno mangiati insieme, mettete qualche rametto di erba fresca, io ho aggiunto della nepetella
Mi piace anche perché è insolita come ricetta per via del sapore del saor che non è frequente trovare sulla pasta. E le polpette sono sempre lì a portare la gioia ! Le tue foto sono sempre belle ma quest la trovo particolarmente affascinante…complimenti !
Sì è un po’ diversa, ho voluto fare una cosetta particolare, altrimenti facciamo tutte le stesse cose e questa volta in modo particolare ho trovato un appiattimneto in molte preparazioni, grazie cara :-*
Che ricetta meravigliosa!
…e te lo scrive una che non è molto amante delle alici ma che del tuo piatti di pici ne vorrebbe subito una forchetta.
Ottavia ciao e grazie, secondo me ti innamoreresti anche delle alici preparate così, ho un rapporto d’amore con i pici, me li ha insegnati mia nonna, era formidabile in cucina faceva di tutto…
un vero elogio alle alici cara mia, grazie!! e il gioco alici-pici, non solo per l’assonanza dei termini, ma anche per le stesse connotazioni di alici e pici come piatti poveri, come ben dici anche tu, mi ha sempre entusiasmato. E mi entusiasma questa pasta sontuosa, succulenta, trionfale. Ecco, la chiamerei “trionfo di pici e alici”
Un piatto più che completo da strafogarcisi dentro senza ritegno.
Grande lavoro e, chetelodicoaffà, splendide foto anche quelle col dettaglio della pulizia e del diliscamento delle acciughe!! Grande!
Sulle alici abbiamo lo stesso pensiero, ci piacciono in tutti i modi e abbinate a tutto, con i pici non le avevo provate, strepitose, grazie cara 😉
Tamara, i Pici li adoro, le alici anche, le polpettine una bella idea, bravissima come sempre. Proverò a fare i Pici prima o poi…..stavolta ho provato una nuova pasta nel mio blog!
Dai prova a fare i pici, non sono difficili se hai bisogno di aiuti io sono qui, su youtube c’è anche un mio video dove spiego, adesso vengo a vedere il tuo blog, saluti
Che bella ricetta Tamara. Mi piace la presentazione e sopratutto l’idea dei pici abbinati alle polpettine di alici che per la sottoscritta sono qualcosa di insolito. Si vede proprio che questo piatto ha dietro un’idea, un racconto. Credo che se ne avessi qui un piatto non mi stancherei mai di mangiarli i tuoi pici!
Milena ti ringrazio, in effetti ho pensato e mi sono sforzata per cercare d fare una cosa un po’ diversa, sapori equilibrati e il risultato è stato soddisfacente, grazie ancora sei gentilissima
Se Cristina fondasse il partito delle alici, le iscritte sarebbero sicuramente due. Tu alla sezione alici, io a quella delle acciughe- e qui mi fermo, perchè qui non le trovo nemmeno a pagarle oro (e anche se le pagassi oro, non sarebbero mai buone come quelle del mio mare). Mi consolo con delle scorte sovrumane di acciughe sotto sale, che infilo praticamente dovunque, ma sto divagando. Torniamo alla pasta. Bellissima ispirazione, e non solo perchè è un piatto del cuore. Qui c’è anche tanto buon gusto, specialmente nell’aver associato ai pici un condimento ruvido, accentuato dalle panature e dalle briciole. Era questa l’insidia su cui avresti potuto scivolare e invece non solo l’hai aggirata, ma l’hai anche trasformata nel punto di forza della tua pasta. Quando dico che la classe non è acqua, è a queste cose che mi riferisco. Bravissima!
Grazie Alessandra, leggere i tuoi commenti è sempre un grande piacere, il giorno che non mi verranno più belle idee uscirò di corsa 😉