Il Kulìč russo per la Pasqua nel mondo
Il Kulìč russo per la “Pasqua nel mondo”. Con quali dolci festeggiano la Pasqua gli altri Paesi? Il Kulich appartiene alla Pasqua ortodosa infatti è diffuso anche in altri paesi dove è prevalente la religione ortodossa, in Bielorussia, Bulgaria, Georgia, Romania e Serbia. Nella carrellata di ricette che vi offriamo oggi troverete molti dei dolci preparati per festeggiare la Pasqua, che di solito coincide con l’arrivo della primavera.
Il kulìč è composto da un impasto lievitato di burro, farina, latte,… in cui sono incorporate… e mandorle sbucciate (o altra frutta secca), cotto in uno stampo cilindrico (o, più raramente, troncoconico) e poi ricoperto (nella parte superiore) con una glassa di zucchero… In genere è aromatizzato con liquori (vodka, rum o cognac) e spezie (zafferano, cardamomo, noce moscata). Come la paska, è tradizionalmente decorato dalle lettere cirilliche X e B, iniziali dell’augurio pasquale: “Христос воскрес” o “Хрис҄тосъ воскресе” (“Cristo è risorto”, rispettivamente in russo e in slavo ecclesiastico).
Si tratta quindi di un dolce pasquale ortodosso simile al nostro panettone, da cui si differenzia per l’impasto più denso e la forma più alta e stretta; inoltre, in genere per il kulìč viene utilizzato lievito di birra anziché pasta madre e vengono impiegati aromi più diffusi nelle cucine “orientali” come il cardamomo.
Secondo la tradizione, il kulìč e altri alimenti pasquali tradizionali (le uova dipinte e la paska), posti in un paniere e decorati con fiori colorati (solitamente rose rosse), vengono benedetti dal pope dopo la messa della notte tra il sabato santo e la Pasqua o del giorno di Pasqua. Il kulìč benedetto viene quindi consumato ogni giorno, prima della prima colazione, tra il giorno di Pasqua e quello della Pentecoste, mentre i suoi avanzi sono consumati come dessert insieme alla paska. [1]
- 300 g di farina manitoba
- 10 g lievito di birra
- 90 ml di latte
- 3 tuorli
- 75 g di zucchero semolato
- 60 g di burro
- 30 g di albicocche secche
- 30 g di uva sultanina
- 60 g di scorza d’arancia candita
- 3 bacche di cardamomo ridotte in polvere
- 8 ml di liquore Strega o Grand Marnier
- 1/2 bacca di vaniglia
- una grattata di noce moscata
- 5 g di sale
per la glassa
- 200 g zucchero a velo
- 1 albume piccolo
- 1 cucchiaio di limone
Fate scaldare 45 ml di latte, impastatelo con 40 g di farina, sigillate con la pellicola e mettetelo da parte. Impastate il lievito di birra con altri 40 g di farina e con gli altri 45 ml di latte. Coprite e fare lievitare per 30 minuti. Unite i due impasti, metteteli nella ciotola della planetaria e lavorateli con il gancio per alcuni minuti. Fate riposare l’impasto coperto con la pellicola per 50 minuti al caldo. Estraete i semi di cardamomo e pestateli insieme a mezzo cucchiaino di zucchero, unite alla farina rimasta aggiungendo anche la noce moscata e i semi di vaniglia e amalgamateli bene. In una terrina montate un uovo intero con metà dello zucchero e il sale, quando sarà bello spumoso unitelo all’impasto lievitato, aggiungete metà della farina rimasta e fate incordare con il gancio nella planetaria. Fatelo riposare mezzora e poi mettetelo in frigorifero coperto fino al giorno dopo.
La mattina dopo tirate fuori l’impasto dal frigo e fatelo tornare a temperatura ambiente e lievitare fino al raddoppio. Nel frattempo montate i due tuorli con lo zucchero rimasto, uniteli all’impasto insieme alla farina rimasta e fate impastare fino all’incordatura. Unite poi il burro rimasto a tocchetti e fate incordare ancora. Fate riposare per 20 minuti e poi aggiungete la frutta candita, l’uvetta fatta ammollare in acqua calda mezzora e poi cosparsa di liquore. Impastate ancora qualche minuto, fate una palla e mettetela nello stampo imburrato e infarinato, Io ho usato due stampi, uno più piccolo, tutto in uno sarebbe stato troppo. coprite gli stampi con pellicola imburrata e metteteli a lievitare in forno con la luce accesa.
Una volta che l’impasto sarà arrivato al bordo infornateli in forno caldo a 180°C per 40 minuti, dopo 20 minuti coprite i kulich con carta alluminio per evitare che si scuriscano troppo. Passati i 40 minuti fate una prova con lo stecchino per vedere se sono cotti altirmenti teneteli ancora 5/10 minuti abbassando un po’ la temperatura. Una volta cotti sfornateli e poi dopo un breve riposo toglieteli dagli stampi, fateli raffreddare su una gratella e nel frattempo preparate la glassa.
Per la glassa.
Montate l’albume insieme al limone spremuto, aggiungete lo zucchero a velo setacciato e quando lo sciroppo sarà lucido e deso sarà pronto, colatelo sopra ai kulich e poi cospargeteli con le codette e i pallini argentati.
[1] Wikipedia
Interessante ma io ai dolci devo passare. Buona giornatra
E poi detto fra me e te non è manco tanto buono 😉