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Dalla Norvegia zuppa di Haddok (Eglefino)

Dalla Norvegia Zuppa Di Haddok (Eglefino)

Dalla Norvegia zuppa di Haddok (Eglefino). Cambiare aria fa bene e volare in Norvegia farebbe benissimo. Anche se sono freddolosa adoro i paesi dei nord Europa e questa zuppa di eglefino non immaginate quanto sia buona. Il nostro gioco continua e siamo arrivati alla lettera E con l’eglefino, haddok in norvegia.

Con questo pesciolino ho già avuto una storia, una interessante ricetta inglese lo reclamava, una ricetta di Jamie Oliver, ma ahimé nessuna traccia di eglefino e dovetti ripiegare sul versatile salmone, e oggi posso affermare che non c’è confronto, due pesci completamente diversi, tanto grasso il primo, quanto delicato e magro il secondo. Buonissimo, una ricetta abbastanza facile, ma chi mi conosce sa che io non amo le cose semplici e non amo le ricette facili. Chi viene da me sa che trova ricette della tradizione, ricette dal mondo con una particolare attenzione agli ingredienti, alla stagionalità ma  preparazioni abbastanza lunghe, elaborate, sono fatta così, non è un lavoro, è passione, piacere di incontrare ottimo cibo, ingredienti speciali e gustarli in tutta tranquillità.
Altra cosa: per la prima volta ho mangiato un pesce congelato, un pesce della Findus, mai successo nella mia vita, lo comprai una volta alla mia gatta, i cuori di merluzzo, e lei non li mangiò, figuriamoci, ma l’eglefino o così o niente, sembra che questo pesce, detto anche pesce asinello in italiano, fresco sia introvabile.

L’eglefino è un pesce di acqua salata, noto anche come “pesce asinello”, caratterizzato da carni bianche e da una consistenza tenera e polposa. Appartiene alla famiglia Gadidae e si contraddistingue da tutte le altre specie ittiche per la presenza di una macchia nera sopra la pinna pettorale.

Piccola curiosità: si narra che quelle macchie siano state causate da San Pietro che, in uno scatto d’ira, prese l’asinello e strinse le sue mani attorno al collo. Secondo altre leggende, fu invece il diavolo in persona a infliggere quelle bruciature all’eglefino. Ad ogni modo, ciò che è certo è che quelle macchie nere lo rendono unico tra le altre specie ittiche, tanto che hanno lasciato il segno anche nel nome norvegese, hyse, che nella lingua antica vuol dire infatti “bruciato”.

Rimane di dimensioni abbastanza ridotte è infatti riconoscibile anche per questo rispetto al merluzzo. Vive sui fondali marini in acque fredde dell’Oceano Atlantico settentrionale. Il sapore dell’eglefino è delicato e quasi dolce rispetto al merluzzo ad esempio, tanto che può esere usato in cucina per preparazioni molto delicate, antipasti e accostato a tenere insalatine. Ricco di omega3, selenio e potassio, vitamine, proteine e fosforo [1]

[1] Curiosità Eglefino

 

Zuppa di eglefino-haddok

 

Ingredienti per Zuppa di Haddok (Eglefino) dalla Norvegia:

  • 2 filetti di eglefino (haddok) io filetti surgelati della Findus
  • 2 carote,
  • 1 fetta di sedano rapa
  • 1 radice di prezzemolo,
  • 1 cucchiaio di burro
  • 2 cucchiai di farina 0
  • 1 l di brodo di pesce, o lo fate voi con degli scarti, teste e similari o lo comprate granulare
  • 1/2 limone spremuto
  • 2 tuorli  biologici
  • 150 ml di panna fresca, crema di latte
  • 1 cucchiaino di curry, io thai, quello verde + spezie cajun
  • erba cipollina per guarnire la zuppa

Tagliate a dadini il pesce, metà carota, una parte tagliatela a rondelle per mettere sopra alla fine, tagliate anche il sedano rapa e la radice di prezzemolo.  Sciogliete il burro, incorporare la farina e aggiungete il brodo di pesce, mescolate fino a renderla liscia. Unite le verdure tagliate a dadini e fate bollire per ca. 15 minuti.  In una ciotolina spremete il succo di limone e mescolate con curry, le spezie cajun, i tuorli e la panna quindi aggiungete alla zuppa e girate molto bene per far sciogliere e amalgamare i vari ingredienti. Mettete il pesce e le fette di carota, quindi fate sobbollire la zuppa fino a quando il pesce sarà cotto, ca. 8/10 minuti. Aggiustare di sale.  Cospargete la zuppa con l’erba cipollina e servite con del pane a parte. È un’ottima ricetta, assaggere la delicatezza di un pesce che non siamo abituati a mangiare, io spero di poterlo trovare fresco, ma ne ho prese due confezioni, e farò presto una seconda ricetta. Grazie se siete arrivate fino a qui.

La ricetta partecipa al gioco di Trattoria Muvara con la lettera E

 

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