Cucina Toscana: Bicchieri alla Pratese
La ricetta che sto per presentarvi veniva usata per chiudere i pranzi più importanti: i bicchieri alla pratese. Dice il Parenti che i bicchieri dovevano essere i classici bicchieri da osteria, tozzi, quelli di vetro grosso, quelli dove servivano il vino nelle osterie, anche un po’ verdognoli, comunque l’importante che siano bicchieri capienti, dove si possano accomodare savoiardi e crema inglese. Andiamo alla ricetta dei bicchieri alla pratese.
Per i bicchieri alla pratese si prepara una crema inglese, quella senza farina per capirci, con latte, tuorli e zucchero, si mette sul fuoco molto basso, la cosa migliore sarebbe farla in una bastardella per evitare che la crema arrivi al punto di ebollizione e impazzisca.
Ingredienti per Cucina toscana, I bicchieri alla pratese:
Lavorate i tuorli con lo zucchero molto bene, fino a che questo non sia sciolto, aggiungete poi lentamente il latte, e mettete sul fuoco, basso al massimo, la crema non deve bollire, girate di continuo fino a che non velerà il cucchiaio e la sentirete meno liquida.
Spezzate i savoiardi e metteteli nei bicchieri, e irrorateli di alchermes, i savoiardi sono fatti apposta per assorbire liquidi, hanno sempre sete, tagliate i canditi a piccoli pezzi i canditi e distribuiteli sui biscotti, poi coprite tutto con crema inglese, tanta, superate i biscotti di qualche centimetro, e sopra mandorle tritate e tostate, io non le avevo e ho messo i pinoli. Mettete in frigorifero i vostri bicchieri. Prima di servire montate la panna e aggiungetene qualche cucchiaio che andrete a guarnire con codette di cioccolato amaro. Io ho evitato la panna, mi sembravano abbastanza calorici.
I bicchieri alla pratese vanno fatti solo con crema inglese, non con crema pasticcera
mmmmmhhh !!! dev’essere ottima!!!! grazie per la ricetta … da provare!!!!
Ciao
Giovanna
senti non sapevo che si chiamassero così e ahimè non conoscevo Pratesi, ma conosco il sapore di questi splendidi bicchieri!
devo rimediare, subito, se no che toscana sono?
a parte gli scherzi, è talmente poco che m’è scoppiata questa passione che… ho talmente tante cose da imparare,
quindi ti ringrazio per averla condivisa
e vado subito a cercare qualcuna delle sue ricette!
buona giornata
ciao Simo rimedia subito e poi mi saprai dire, sono stupendi, ma che la crema sia inglese non pasticcera, sentirai la bontà, seguimi metterò una serie di ricette toscane, un caro saluto
che meraviglia questi bicchierini, molto freschi, li proverò!!!
ciao Raffy…sono buonissimi provali…baci
Uuuuuhhhhhh cosa vado a scoprire e quanti ricordi…. Questo era il dolce che mia nonna ci preparava quando eravamo bambini, solo che sostituiva la panna con la ricotta zuccherata. Non sapevo fossero “codificati” e forse non lo sapeva neanche lei: semplicemente ripeteva una ricetta vista fare in casa dalla sua mamma.
ciao Giulietta, anche la mia nonna li faceva, poi ognuna aggiungeva un tocco personale e sono arrivate fino a noi che continuiamo a farle conoscere, sono buonissimi, un caro saluto
Buonissimi e invitanti!
Alla prossima
Mi piacciono queste tue vecchie ricette toscane.
grazie Francesca, queste le conosco bene, mi aiuto con Righi Parenti, ma mia nonna le faceva tutte, almeno divulgo un po’ la cultura culinaria toscana…baci
Bellissimi,e similissimi ai trifle inglesi.
Lo so che non centra niente,ma le pagine che il Righi Parenti ha dedicato al panforte sono poesia!
Un salutone.
cara Edith il Righi Parenti è un dio sulla cucina toscana, è un vero poeta, lui e Pellegrino, li adoro entrambi…un abbraccio
Ciao Tamara, quando ospiterai l’abbecedario, io sarò in vacanza, ma ho le ricette finlandesi pronte e programmerò i post. Se mi scrivi (carlaemilia@arbanelladibasilico.it) ti mando per mail i link, così potrai aggiornare il tuo elenco anche con le mie ricette. Mi farebbe tanto piacere. Parto il 31 luglio, spero di sentirti presto, un abbraccio, a presto
Deliziosi questi bicchieri, segno subito la ricetta. buona giornata Daniela.