Crostata meringata alla crema pasticcera
Il titolo di questo post è piusttosto brutto e non si capisce bene che cosa vi sto proponendo, purtroppo quando vedi che devi depositare il link non sempre ti viene bene il titolo e spesso ne metti uno di corsa e dopo ti accorgi che è brutto ma ormai è andata. Ho preparato un guscio di pasta frolla e ho fatto la cottura in bianco. Ho preparato una crema pasticcera molto soda per riempire il guscio di frolla. Ho preparato le meringhe con la ricetta francese o ordinaria e poi ho completato la crostata.
La meringa francese è più facile e più adatta alle meringhe, anche se in Francia si usa molto raramente, quindi non capisco perché si chiama francese. La meringa italiana è pastorizzata e si può mangiare più tranquillamente, infatti è più adatta alle coperture delle torte perché rimane quasi cruda. Insomma le meringhe mi sono sempre venute bene, mia zia mi spiegò diversi anni fa come andavano fatte e da quella volta non ho avuto problemi, la merimga si deve asciugare non cuocere, tante ore in forno a 60/70° e sportello a fessura e poi tutta la notte solo con la luce accesa. il giorno dopo sono perfettamente asciutte, bianche e croccanti. [1-2]
Per prepararla si separano con grande cura gli albumi dai tuorli, quindi si aggiunge lo zucchero a velo. Si sbatte l’impasto ripetutamente per circa un quarto d’ora con una frusta da cucina o un frullatore. Dopo qualche tempo gli albumi si gonfiano, diventando spumosi e bianchi. Questa operazione viene detta tecnicamente montare le chiare a neve ferma. Si riconosce che la montatura è terminata dal fatto che il composto è lucido e perché, capovolgendo il contenitore, resta fermo dov’è senza cadere giù.
Ingredienti per una crostata con crema pasticcera e meringa:
- 175 g di farina O
- 1 uova
- 62 g di zucchero
- 50 g di burro
- 1/2 cucchiaino di lievito
Preparate la crostata come fate di solito, io uso il mixer, metto tutto insieme e aziono per pochi secondi, e la frolla è pronta, raccolgo la palla e la metto a riposare in frigorifero per mezzora.
Per la crema pasticcera:
- 3 tuorli
- 150 g di zucchero
- 100 g di farina
- 250 ml di latte
Mettete i tuorli in una pentolina meglio se con un fondo doppio, unite lo zucchero e sbattete con una frusta, unite anche la farina, il latte caldo a filo e ponete sul fuoco, aggiungete una fetta di buccia di limone e fate cuocere senza arrivare al punto di ebollizione, ogni tanto toglietela dal fuoco e continuate a girare, dopo 4/5 minuti la crema sarà pronta.
Per le meringhe:
- 200 g di albumi a temperatura ambiente
- 200 g di zucchero semolato
- 200 g di zucchero a velo
- 1 cucchiaio di farina di riso finissima
- 1 cucchiaino di succo di limone
Mettete gli albumi nella planetaria con la frusta e cominciate a montare, aumentate la velocità, unite il cucchiaino di limone, lo zucchero semolato e quando saranno quasi pronte lo zucchero a velo, andate avanti fino a che non diventeranno molto lucide, aggiungete anche la farina di riso e dopo qualche minuto saranno pronte. Prendete un sac à poche con bocchetta zigrinata, come preferite, riempitela e cominciate a fare i mucchietti sulla tegli rivestita di carta forno, intanto accendete il forno a 60/70°C e infornate. Lasciate le meringhe per almeno 3 ore ma anche 4 andranno benissimo. Io le ho lasciate poi tutta la notte con la luce accesa, la mattina dopo erano perfettamente asciugare e croccanti.
A questo punto dobbiamo assemblare la nostra crostata, ricopriamo il guscio di frolla con la crema pasticcera, sbricioliamo alcune merighe e ricopriamo la crema e sopra appoggiamo meringhe intere. Non doveva essere questo ma la meringa italiana mi ha giocato un brutto scherzo, non si è ascicugata e dopo alcune ore era sempre molliccia. Questa crostata semimeringata è molto buona.
Tamara il titolo rende bene l’idea di quanto sia buono questo dolce che hai preparato, in onore della meringa e della mia giornata in qualità di ambasciatrice ed io non posso che ringraziarti, perchè leggendo il tuo post, si apprendono i trucchetti della nonna o della zia, come nel tuo caso, che sono sempre graditi e, sarà per l’esperienza, funzionano sempre! Buona…dolce giornata a te! 🙂
Grazie cara Fabiola, ho messo i consigli della zia perché spesso ho letto ricette che dicono di infornare anche a 160° per pochi minuti, spesso non sanno ceh le meringhe non vanno cotte ma si devono asciugare, grazie ancora, l’ho fatto con grande piacere 😉
Una crostata sublime ! Bravissima come sempre
Nadina grazie, non è venuta come avevo previsto ma le meringhe sono molto buone, i tuoi tartufi sono stupendi li proverò…;)
La meringa ha veramente mille applicazioni, e mille versioni, basta un procedimento diverso per avere un prodotto versatile è un po’ un jolly secondo me.
La crostata con la crema è uno dei miei dolci preferiti e sicuramente la tua sarà squisita!!!
Grazie carissima ma io ho in mente il tuo bicchiere e lo farò presto 😉
Crostata e meringhe che abbinamento grandioso, due dolci che adoro. Un bel contributo con foto bellissime complimenti Tamara
grazie Serena buona molto buona
Un abbinamento fantastico la meringa con la crema pasticcera, questa base della pasticceria è davvero una grande invenzione, declinabile in mille modi.
E’ sempre un piacere leggerti!
Maria Teresa
Sì Maria Teresa però non sono soddisfatta del risultato, non è venuta come doveva venire