Confettura di Fichi d’India e limone
Confettura di fichi d’India e limone. Prima due parole sull’opuntia ficus-indica, il nome scientifico del fico d’India. questo frutto così anomalo con delle spine tremende che se si infilano nella pelle fanno molto male è una pianta succulenta della famiglia delle Cactaceae, originaria del Messico ma naturalizzata in tutto il bacino del Mediterraneo e nelle zone temperate di America, Africa, Asia e Oceania.
Nativa del Messico dove era considerata una pianta sacra con forti valori simbolici, si diffuse nell’antichità tra le popolazioni del Centro America che la coltivavano e commerciavano già ai tempi degli Aztechi. L’opunzia era anche presente negli elenchi degli scambi commerciali degli Aztechi, così come il carminio, pregiato colorante naturale per la cui produzione è richiesta la coltivazione dell’opuntia, anch’esso elencato tra i beni commerciati dagli Aztechi. La pianta arriva in Europa intorno al 1493, anno in cui Cristoforo Colombo torna dalla sua spedizione. [1]
Atterrati a Punta Raisi la strada corre veloce per arrivare nelle località di mare verso nord e io la ricordo molto bene l’ho fatta tante volte, tanti anni fa. I grossi cespugli di fichi d’India ornavano i bordi delle strade, piante di tutte le dimensioni e di tutti i colori. è la cosa che amo ricordare di più di quell’isola tanto bella e tanto ferita. Quante mangiate di fichi d’india comprati nei banchetti per la strada, l’omino con il coltellaccio che continuava a sbucciarli senza guanti, maturi belli rossi e dolcissimi ma non ho mai trovato la confettura a quei tempi forse non si faceva chissà. La natura li forniva, distese di fichi d’india vicino al mare che diventavano rosse o gialle o arancioni all’avvicinarsi della maturazione. Sono buoni e dolci e si prestano anche a preparazioni salate, il risotto per esempio, oppure il gelato, il succo, e perché non una bella confettura? Andiamo quindi a prepararla, ci serviranno 1 chilo di fichi d’India anche di diverso colore, dello zucchero, limone e non serve altro, solo dei barattoli sterilizzati e capsule nuove.
Ingredienti per 3 barattolini di confettura di Fichi d’india e limone:
- 1 chilo di fichi d’India, la polpa
- 400 g di zucchero anche di canna se preferite
- il succo di 1 limone e la buccia grattata di 2 limoni bio
- qualche cucchiaio di acqua
- un paio di guanti in lattice
Mettetevi i guanti e incidete il fico con un coltello in verticale, quindi tagliate le due estremità e togliete la buccia, tagliate la polpa a dadini e mettetela in una pentolina meglio se antiaderente insieme a un paio di cucchiaiate di acqua e fate cuocere la polpa che passerete al passaverdure appena sarà cotta. Rimettetela nella pentola, aggiungete lo zucchero, il limone, le bucce grattate e fate cuocere a fuoco basso per circa 40 minuti. Io ho aggiunto anche alcune bucce di mela per far addensare prima la confettura grazie alla presenza di pectina nella mela. Quando la confettura sarà addensata al punto giusto riempite i barattoli e chiudete subito, metteteli a testa in giù e di solito creano il sottovuoto, se non dovesse avvenire metteteli in una pentola con acqua fredda, portatela ad ebollizione e fateli bollire per 30 minuti, lasciateli nell’acqua fino a che non sarà fredda e sicuramente si creerà il sottovuoto. Una volta che i barattoli si saranno raffreddati, verificate se il sottovuoto è avvenuto correttamente: potete premere al centro del tappo e, se non sentirete il classico “click-clack”, il sottovuoto sarà avvenuto.
Qui trovate le linee guida del Ministero della Salute per la sicurezza alimentare
Per sterilizzare i barattoli metteteli per 5 minuti alla massima potenza bagnati nel microonde e poi prendeteli con delle pinze e riempiteli ancora caldi. L’operazione è veloce e i barattoli risulteranno puliti anche da tracce di calcare. Le capsule nuove lavatele e passatele internamente con alcol alimentare.
[1] wikipedia