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Cicale di mare o canocchie in bellavista

Cicale Di Mare O Canocchie In Bellavista
Cicale di mare o canocchie in bellavista. Oggi i post sono due in uno, tutta roba di mare e mi pareva giusto fare un solo post, sono cose veloci e piccole, ma tanto buone.

Il primo piatto: Cicala di mare, o conocchia, o pannocchia, dipende dalla zona dove è pescata, ognuno la chiama in modo diverso, ma il sapore è uguale in tutti i posti, eccellente. Nome scientifico Squilla Mantis, è un crostaceo di medie dimensioni, raggiunge i 20/25 cm di lunghezza. Colore bianco-grigiastro, carni di particolare pregio, buonissima da marzo a novembre. 

Io ho un mio modo di cucinarle e vi consiglio di provarle perché non c’è aragosta che tenga, le carni sono molto più buone. Comprate le cicale mettetele per pochi minuti in acqua bollente salata, fatele scolare e appena fredde, tagliate con delle forbici il carapace, la parte di sopra, e mettetele in fila in un vassoio, quando avete finito, sale, pepe, limone e olio evo, copritele con pellicola e mettetele alcune ore in frigo. Potete servirle come antipasto o come secondo.

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Questo articolo ha 0 commenti
  1. non sapevo nemmeno io che le cicale non si potessero vendere vive; questa tua ricetta per me era sconosciutissima ma di sicuro la proverò visto che il pesce mi piace moltissimo. Un abbraccio

  2. Bravissima,ottime entrambe le ricette. la prossima volta che farò calamari fritti seguirò il tuo consiglio ed userò la farina di mais.
    Buona domenica
    P.S: oggi sono invitata e non devo cucinare,ogni tanto è bello non far niente!!!

  3. adesso posso ringraziarti anche sul tuo blog,grazie all’aiuto del maritino posso postare commenti..
    grazie del premio sei deliziosa ad aver avuto questo pensiero per me…un bacio

  4. Potevo non venire a leggere il tuo modo di cucinarle ;-)?
    OK!!! La prossima saranno così, conservano credo nel migliore dei modi la delicatezza delle loro carni. Devo solo ritrovarle sufficientemente grandi .

    1. sentirai Lalla come sono buone, se le era inventate mia madre a Grosseto, lei le aveva inventate ma sicuramente tanti altri le faranno, sentirai il sapore…grazie anche del tuo aiuto, un abbraccio

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