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Un cult inglese apprezzato nel mondo: l’afternoon tea di Mtc

Un Cult Inglese Apprezzato Nel Mondo: L’afternoon Tea Di Mtc

Un cult inglese apprezzato nel mondo: l’afternoon tea di Mtc. Non sono mai stata una caffeinomane, ho sempre preso qualche caffè e spesso perché ero in compagnia e non sapevo cosa prendere, mi adeguavo, ma il tempo per gustare un buon tè l’ho sempre trovato. Pensate che mio figlio piccolo smise di bere il latte molto presto, non aveva ancora 1 anno e chiedeva di continuo tè, allora cominciai a documentarmi sui tè adatti quelli che venivano raccolti e si deteinizzavano sulla pianta e incontrai nomi come il kukicha, il bancha, amatissimi da mio figlio che non ha conosciuto altro tè fino a che non è stato grande. Ne beveva molto quindi non potevo rischiare di dargli robaccia, pensate che quando andavo a prenderlo alla materna, 4/5 anni, avevo il biberon di tè in borsa e come arrivavo lui mi correva incontro e nascondendosi dalla maestra cercava il bibe e faceva una ciucciatina. Ha bevuto poi un po’ di latte da grande ma io sono contenta, non apprezzo molto il latte, l’altro figlio invece viveva solo di latte. Insomma a casa nostra il buon tè non è mai mancato, non sempre solo alle 5 ma in varie ore della giornata. La sfida mi è piaciuta da subito, non mi sono dilettata a preparare torte perché non le mangia quasi più nessuno, solo crostate e biscotti e salato, amiamo di più il salato e per il nostro afternoon tea ho preparato 1 crostata con marmellata di arance amare, dei biscotti shortbread, e tanti chelsea buns, poi tartine con pane integrale, burro e  salmone.

 

La sfida mtc n.70 è stata vinta da Valeria Caracciolo del blog “Murzillo saporito” e lei ormai affezionata alle abitudini inglesi, vive a Bath, ci ha voluto avvicinare ad una delle solide e vecchie tradizioni inglesi più conosciute al mondo, l’afternoon tea, il famoso tè delle 5, che poi non è proprio alle 5 ma quasi, L’afternoon tea nasce a metà 800 per desiderio della duchessa Anna che aveva sempre il languorino a metà pomeriggio e per risolvere il suo languore decise di mangiare qualche piccolo dolcetto insieme ad un buon tè.

Di lì a poco in tutte le case nobili inglesi si diffuse la moda del tè con qualche piccolo spuntino fatto da tartine, biscotti e torte, tutto doveva essere piccolo perché consumato al massimo con due morsi. Per preparare un perfetto tè inglese bisogna seguire un rituale. Scegliere un buon tè, sarebbe meglio sfuso, ma ormai anche i tè in bustina sono buoni, io mi affido quasi sempre a miscele di erboristeria ma tengo sempre pronte bustine di Earl grey della nota azienda che da anni detiene sicuramente il monopolio, è quello che preferisco per la colazione e anche per il pomeriggio, delicato. Ho sempre amato il tè, anche quando ero una ragazza al posto del caffè ho sempre apprezzato un buon tè, magari fatto diversamente, in ufficio avevo addirittura il samovar.

Per preparare un buon tè scaldare la teiera con acqua bollente, mettere sul fondo un cucchiaino o due della miscela di tè che abbiamo deciso di usare, e uno in più, come si fa per tutto, per la teiera, quindi se siamo in 2 metteremo 3 cucchiaini di tè, si aggiunge acqua calda e si lascia in fusione dai 3 ai 5 minuti, però queste spiegazioni andate a leggerle nel blog di Valeria, lei ha scritto un post molto bello, dove spiega tutto Comunque tazze in porcellana, zucchero in zollette e cibo cominciando dal salato per arrivare al dolce.
Andiamo alle ricette.

Ingredienti per un perfetto afternoon tea:

  • tazze di porcellana con piattino e cucchiaini da tè
  • teiera in porcellana e argento
  • zuccheriere, per zucchero bianco e di canna, zuccheriera aperta con zollette
  • lattiera
  • tovagliolini
  • piattini per il cibo
  • tè, almeno due gusti

Per i sandwiches, pancarrè integrale senza crosta (1)

  • 300 g di farina integrale
  • 350 g di farina bianca per pane
  • 30 g di lievito di birra30 g di burro
  • 15 g di sale
  • 380 g di acqua
  • 1 cucchiaino di zucchero
  • 1 cuchiaino di malto
  • 1 stampo a cassetta con coperchio 35×10
  • per la farcitura
  • maionese
  • burro
  • salmone affumicato
  • burro al tartufo
  • gherigli di noci
  • insalata valeriana

Per gli shortbread (2)

  • 185 g di farina bianca
  • 125 g di burro
  • 70 g zucchero
  • 1 pizzico di sale

Per i chelsea buns (4)

  • 250 g di farina 0
  • 225 ml di latte
  • 1 uovo
  • 80 g di zucchero 60 g di burro a temperatura ambiente
  • 10 g di lievito di birra fresco
  • sale fino
  • Per la farcitura
  • 30 g di albicocche appassite e tagliate a dadini
  • 30 g di uvetta fatta rinvenire in un liquore
  • 2 cucchiai di zucchero
  • 1 cucchiaio di burro fuso
  • 1 cucchiaino di cannella
  • 30 g di zucchero, qualche cucchiaio di acqua e 1 cucchiaio d’acqua di fiori d’arancio

 

afternoon tea

 

(1) Pancarrè:

Mettete nella ciotola della planetaria qasi tutta l’acqua, scioglieteci il lievito di birra, unite qualche pugno di farina, lo zucchero, il sale,il malto e il burro. Impastate tutto insieme e poi aggiungete ilr esto degli inrgedienti, l’impasto dovrà essere morbido ma non appiccicoso, lavoratelo per almeno 10 minuti, poi fate un lungo filone, piegatelo a metà, avvicinate le due parti e attorcigliatele fra di loro. Mettetelo nello stampo imburrato (solo imburrato). Schiacciate bene la pasta da far riempire tutti gli spazi, mettete il coperchio alsciandolo aperto per 1 cm e fate lievitare per un’ora. Chiudete il coperchio e infornate a 200/220° per 50 minuti circa. Una volta pronto sfornatelo subito, toglietelo dallo stampo e fatelo asciugare direttamente sulla griglia del forno, spento. (dal libro delle Sorelle Simili: Pane e roba dolce).
Togliete la crosta, dividete in rettangoli e farciteli con burro, salmone affumicato e insalatina valeriana, alcuni coppateli con stampo rotondo di 5 cm, spalmateli con burro al tartufo e un gheriglio di oce in mezzo.

(2) Shortbread:

Lavorare il burro freddo e lo zucchero, aggiungere la farina setacciata con il sale e impastare con il gancio a foglia. Quando l’imapsto sarà bello liscio incartatelo con carta forno e fatelo riposare in frigorifero. Io l’ho steso ancora prima dandogli una forma rettangolare, poi l’ho messo in frigorifero per 30 minuti.
Stendetelo bene ad un’altezza di mezzo e 1 cm. tagliatelo in rettangoli di 3×8, bucherellateli e infornateli a 180° per 20 minuti, non si devono colorare, sfornateli e riponeteli in una scatola di latta.

 

(3) Chelsea buns:

Versare il latte nella ciotola della planetaria insieme all’uovo leggermente sbattuto, coprire i liquidi con la farina, aggiungere lo zucchero, il burro e il sale, in mezzo il lievito e cominciare ad impastare. Una volta che l’impasto sarà incordato mettetelo a lievitare coperto al caldo. Quando sarà raddoppiato riprendetelo e sgonfiatelo, stendetelo ricavandone un rettangolo di 30×35. Spennellate il rettangono con il burro fuso poi aggiungete le albicocche, l’uvetta, la cannella e arrotolatelo, sigillate bene e tagliate 12 rotelle che metterete a lievitare in una teglia rettangolare della stessa grandezza. Accendete il forno a 180° e infornate, nel frattempo preparate lo sciroppo fatto con acqua, fiori d’arancio e zucchero, e quando i chelsea saranno pronti tirateli fuori dal forno e appena saranno intiepiditi spennellateli con lo sciroppo, fateglielo assorbire bene, saranno più soffici e più profumati.

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Questo articolo ha 11 commenti
    1. Grazie Lisa, come ho scritto amo da sempre il tè e per me non è stata una forzatura, mi viene molto naturale bere il tè nel pomeriggio 😉 sarà che non amo il caffè

  1. Tamara le tue foto sono sempre da colpo al cuore. Queste atmosfere che crei lasciano senza fiato e portano la tua firma.
    Per quanto riguarda il té, sei andata sul classico con gli shortbreads, con cui non si sbaglia ma e i sandwiches che per me devono esserci sempre e comunque.
    Belli anche i Chelsea buns e la crostata con le arance amare.
    Un Afternoon tea ricco, classico, essenziale ed elegante il tuo.
    Grazie mille

    1. Chiara, ne ho tante che le ho messe via nelle scatole, mamma aveva una passione e comprava soprattutto roba antica, ho lasciato fuori solo quelle che mi servono per le foto, ho una cristalliera piena zeppa di tutto dall’antico al moderno, grazie cara 😉

  2. Brava tu hai fatto il pancarrè (proverò la tua ricetta), io non ho avuto molto tempo ma mi sono divertita, bella la crostata con le stelle…insomma brava sempre!

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