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Torta di pane vecchio del Monastero Trappista

Torta Di Pane Vecchio Del Monastero Trappista

Sappiamo che nei monasteri, nei conventi si è sempre cucinato, si è sempre lavorato per fare ottimi liquori, si è cercato erbe, si è lavorato il cioccolato, e specialmente il cioccolato dei frati trappisti ognuno di noi l’ha assaggiato almeno una volta, ricordo che andavo in un piccolo negozio sull’Appia, i primi anni che abitavo a Roma per comprarlo, era già un cioccolato diverso anche perché a quei tempi quello di Modica ancora non si trovava. E poi le erbe, i liquori alle erbe, ogni convento o monastero ha la sua ricetta, per non parlare dei dolci, semplici dolci da credenza preparati con uova di galline ruspanti, farina macinata al momento e confetture fatte con la frutta dei propri alberi. Per il Calendario del cibo italiano oggi è la GNdei dolci dei conventi, io non sono molto esperta di conventi, a parte quelli che sono andata a visitare per mio piacere e in più sono toscana e tutti sappiamo quanto i toscani siano poco amanti di tutto quello che ricorda le chiese, conventi compresi, comunque nel mio peregrinare ho trovato un dolce che mi ha colpito subito più degli altri, la “Torta di pane vecchio” del Monastero trappista di Valserena Guardistallo in provincia di Pisa. Adesso nel monastero producono diverse cose e vendono anche tutto quello che producono ma questo è un dolce che risale ai tempi in cui ancora si facevano dolci per il convento e per i poveri che andavano a rifocillarsi.

dolce con pane vecchio

Ingedienti per “Torta di pane vecchio del Monastero Trappista”:

  • 300 g di pane raffermo
  • 2 dl circa anche di più di latte caldo
  • 3 cucchiai di burro fuso
  • 4 cucchiai di zucchero
  • 2 uova
  • burro e pan grattato per lo stampo, 18 di circonferenza
  • pinoli da mettere sopra, io mandorle tagliate a julienne e caramellate almeno 5 cucchiai
  • 1 manciata abbondante di uvetta passa
  • io ho aggiunto4 datteri freschi tagliati a pezzetti e 4 quadrtti di cioccolato fondente tagliuzzato
  • una manciata di mandorle
  • qualche cucchiaino di zucchero di canna
  • sopra zucchero a velo

La torta è povera e veloce, si fa in 10 minuti, però il risultato è soddisfacente, la sto mangiando da oggi pomeriggio e sono felice di aver riciclato del pane che avrei sicuramente buttato. Metti a bagno il pane spezzettato nel latte tiepido,  aggiungi il burro fuso, lo zucchero e le uova, passa tutto nel mixer, poi aggiungi l’uvetta, i datteri e il cioccolato quindi metti tutto nello stampo imburrato e spolverato con il pangrattato, poi in forno a 150°C per più di un’ora. Una volta cotto sformatelo e spolverizzatelo con lo zucchero a velo. Ho tagliato a julienne le mandorle spellate e poi le ho caramellate nello zucchero di canna quindi le ho appoggiate sopra al dolce. Ottimo provatelo.

Ricetta del Monastero Cistercense Trappiste – Guardastallo PI

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Questo articolo ha 20 commenti
    1. Cara Pattypa i trappisti li conoscerai anche per il cioccolato immagino? Il miglior cioccolato è loro se non lo conosci provvedi, vale la pena, questo è un dolcetto senza tante pretese, buono e basta…baci baci

  1. Ciao Tamara, la frutta secca caramellata sopra a questa torta di pane, già di per sé golosissima- è un tocco che la rende irresistibile. Presto nel mio forno 🙂 Un abbraccio laura

    1. Si non mi andava di mettere le mandorle così sopra da sole senza un minimo di sapore, il dolce è delicato quindi ho pensato allo zucchero di canna e ci sta proprio bene…

  2. che delizia questa torta, con le tue aggiunte poi è irresistibile!!
    conoscevo una torta di pane simile ma col cacao, interessante la versione in bianco. Guardistallo è vicina a dove abito, andrò a trovare questo monastero, chissà che me ne offrano una fetta 😉

    1. Cristina l’ho trovata per caso, non abbiamo tanti monasteri in toscana, siamo piuttosto miscredenti, e io non ne conosco nessuno, però quando si parla di trappisti vado a fondo, loro hanno sempre qualcosa di interessante…:-*

  3. Interessante questa torta! Ancora di più per me che sono sostenitrice ad oltranza dello “zero spreco”. L’ho messa in elenco per provarla. Grazie e buona giornata 😀

    1. Sì questa è sicuramente una ricetta di riciclo, buona non hai idea quanto, è durata un giorno e i miei sono difficili nei dolci, è delicata e saporita, poi uno aggiunge quello che preferisce, grazie della tua visita

  4. anche a me mancava la versione in bianco. E le tue aggiunte la rendono ancora piu’ irresistibile/ Diciamo che dove i monaci cercano di essere virtuosi, col riciclo, tu li inciti al peccato, coi datteri e il cioccolato 🙂
    foto da urlo, come sempre

    1. E’ semplice quanto buona e interessante, il riciclo e il sapore ottimo, io ho aggiunto datteri e cioccolato, il peccato deve essere grosso altrimenti che peccato è?

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