Tagliatelle con farina di fave e fave fresche su crema di pecorino
Domani è la GN delle fave e pecorino per il Calendario del cibo italiano e con questo festeggiamo il 1° maggio. Tagliatelle con farina di fave e fave fresche su crema di pecorino. Certo che le tagliatelle non si mangiano bene su una tovaglia stesa su un prato ma il 1° maggio non sono solo scampagnate fuori porta sdraiati per terra, ci sono anche pranzi sui tavolini e lì le tagliatelle vanno benissimo. Il 1° maggio è la festa del lavoro nel mondo, in quasi tutti i paesi liberi e democratici ed è tradizione andare a fare scampagnate, gite fuori porta e mangiare cibi preparati a casa o cotti sul posto. I contadini facevano delle grandi tavolate apparecchiando nell’aia con grandi tovaglie bianche e gli arrosti cuocevano nei forni a legna e i primi piatti erano fatti sempre di lasagne e tagliatelle preparate spesso con le uova di papera e di oca. I dolci erano semplici, ciambelloni, mantovana con tanti pinoli, torta della nonna con crema pasticcera. Il cibo che si mangia per tradizione in quasi tutto il nostro Paese sono le fave e il formaggio pecorino, montagne di fave per chiudere il pasto.
La mia ricetta di fave e pecorino per festeggiare il 1° maggio sono tagliatelle preparate con farina di fave e condite con fave, pecorino su una crema di pecorino. Andiamo alla ricetta
Tagliatelle con farina di fave, fave fresche su crema di pecorino:
per le tagliatelle, dose per 4 persone:
- 120 g di farina di fave
- 180 g di farina O
- 80 g di semola rimacinata
- 3 uova di galline felici, se non bastano aggiungete un po’ di acqua perché un uovo sarebbe troppo
- 1 cucchiaino di sale
Impastate tutto insieme e lavorate a lungo fino ad avere un impasto liscio e non appiccicoso, avvolgete nella pellicola e fate riposare almeno un’ora.
Per il condimento:
- 1 kg di fave
- 300 g di pecorino romano grattugiato
- 2 cipollotti freschi
- qualche cucchiaio di olio extravergine di ottima qualità
per la crema di pecorino:
- 300 ml di latte
- 200 g di pecorino
Se i piatti sono di più aumentate il latte e il pecorino
Sbucciate le fave, sbiancatele per qualche minuto e poi mettetele nell’acqua con il ghiaccio così manterran inalterato il loro colore. Togliete la seconda pelle, affettate il cipollotto e mettetelo in una padella con olio extravergine, fatelo stufare e poi aggiungete delle fave sbucciate, spadellatele per pochi minuti e toglietele dal fuoco. Riprendete la pasta, tiratela con il mattarelo o con la papera, decidete voi, se la tirate con la macchina fate delle strisce, fatele asciugare e poi tagliatele con il formato tagliatelle, mettetele in acqua bollente con un cucchiaio di sale, cuocetele per pochi minuti e poi ripassatele in padella con le fave appena cotte e qualche manciata di pecorino.
Nel frattempo preparate la crema di pecorino mettendo a scaldare il latte e quando sarà quasi bollente aggiungete il pecorino grattugiato, fatelo sciogliere bene girando per evitare i grumi e poi spegnete.
Mettete nei piatti 2/3 cucchiai di crema di pecorino e sopra le fettuccine che andranno mangiate insieme, un’ottima ricetta con il gusto del 1° maggio ma molto raffinata.
Piatti della collezione “Très Chic” di Wald
Ciao Tamara, sono una meraviglia! A partire dall’idea per arrivare alla ricetta e …la foto:-) Un abbraccio laura
Laura ti ringrazio, soprattutto erano buone 🙂
Farina di Fave? … bellissima idea, il tuo piatto ha un aspetto super super invitante. E’ solo da provare 😉 velocemente anche 😉
Paola ciao, la farina di fave è ottima, la trovai diversi anni fa in un blog tour nelle basse Marche a Fratte Rosa, quella era una igp splendida e ho già un’altra ricetta nel blog, questa l’ho comprata a Roma al bio, ha un sapore molto particolare ti piacerà…grazie
Ecco, questa è una signora ricetta!
Non sapevo che esistesse la farina di fave ma posso crederlo visto che si conservano secche per molto tempo. Davvero un’idea intrigante che ti ruberò non appena riuscirò a reperire la farina.
Oggi vorrei essere a pranzo da te!
Complimenti davvero.
Patty la prima la trovai anni fa nel paesino di Fratte Rosa, sono stati i primi a farla, hanno un microclima e un terreno argilloso che favoriscono la crescita delle fave e da lì la farina, la troverai su TiBioNa sicuramente non quella di Fratte Rosa, io l’ho presa al bio, grazie davvero tanto
Bellissime e immagino buonissime, le fave non le conosco qui si trovano raramente però mi intriga moltissimo l’uso della farina di fave
Le foto meravigliose come sempre (le avevo già adocchiate ieri) e hanno una luce meravigliosa
bravissima
E’ un peccato che tu non possa mangiare le fave, sono ottime, però se trovi la farina provala vale la pena, grazie
bellissimo piatto Tamara, e la farina di fave non la conoscevo. Dovrò cercarla. Grazie , ho imparato qualcosa anche oggi..
Giuliana ciao la cosa bella della nostra community è che impariamo ogni giorno qualcosa di nuovo e questo è il bello, io ho visto la tua lasagna riccia, che adesso cercherò, mi è piaciuta tantissimo, grazie cara un abbraccio
E anche stavolta, da te imparo. Non sapevo esistesse la farina di fave e il tuo piatto è così invitante da far arrivare il suo profumo fin qui in Sicilia. Bello il tuo racconto del primo maggio contadino….
Katia ti ringrazio, la farina di fave la trovi da TiBioNa provala e sentirai il sapore, io l’ho comprata al bio e la prima volta al paese di Fratta Rosa, nelle Marche, loro ne producono una molto speciale, è un terreno adatto alla coltivazione delle fave…saluti
Una di quelle ricette semplici ma con le quali non si sbaglia mai perché sempre ottime!
Hai ragione Fabio, un bel piatto di tagliatelle semplici aiuta sempre a migliorare la giornata, grazie carissimo 😉
ho 5 kg di farina di fave (perche’ quando facciamo le cose, noi, le facciamo bene 🙂 e mi stavo giusto dannando l’anima cercando un modo per consumarla. Ok le tagliatelle, ma cosi non mi erano venute in mente. E adesso, chi mi ferma piu’? 🙂
Con 5 chili ci puoi fare di tutto, nel paese di Fratte Rosa, quello famoso per la farina perché nel terreno dei Calanchi le fave crescono meglio ci fanno i tacconi un tipo di pasta del luogo, ce l’ho anche qui nel blog, è molto buona con un pesto o in inverno con un ragù, da provare, io ho la passione per le farine, grazie Alessandra