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Ravioli ripieni di fave e pecorino su crema di fave

Ravioli Ripieni Di Fave E Pecorino Su Crema Di Fave

Ravioli ripieni di fave e pecorino su crema di fave. Mi piacciono molto i ravioli o tortelli, come si dice in Maremma,  ho questa passione,  racchiudere dentro a un pezzo di pasta,  un po di tutto, soprattutto le verdure che mi piacciono di più, e questa volta ho pensato di mettere nei miei ravioli una delle cose più conosciute nell’Italia centrale, le fave e il pecorino, i due ingredienti più amati per le gite fuori porta, le scampagnate del lunedì di Pasqua, 25 aprile, primo maggio, chi non è mai partito con chili di fave e di pecorino e pagnotte di pane? Sono sapori buoni, semplici che mi ricordano tanto la mia maremma. L’idea di fare i ravioli con fave e pecorino è nata per poter gustare questi due prodotti anche come primo piatto non solo come merenda o fine pasto ma farli diventare protagonisti di un pranzo o una cena, accompagnati da una crema di fave e un buon olio.

ravioli fave e pecorino

Il raviolo è uno dei piatti più conosciuti della cucina italiana. Un quadrato o un tondo di pasta all’uovo ma anche senza uovo con farine integrali, di farro, di segale, ottimi i ravioli con la farina di segale farciti con del salmone e tante altre.  I ripieni possono variare, le verdure tutte, crude o cotte, i pesci, e la carne, i formaggi e poi ci sono le ricette locali. Anche i metodi di cottura sono diversi, i ravioli, o meglio i tortellini vengono cotti nel brodo mentre quelli che si servono asciutti vengono cotti in acqua e poi conditi con ragù di carne, pomodoro o verdure a seconda anche del ripieno del raviolo. Poi ci sono le creme o salse preparate con le verdure per condire gli stessi ravioli.

ravioli fave e pecorino

Non si hanno notizie certe sulla nascita dei ravioli e da quale cultura sono derivati. Si trovano in molti paesi, in Europa sono diffusissimi, con nomi diversi e molto simili fra di loro, pensiamo ai Pierogi che vengono preparati in vari paesi dell’Europa dell’est. E poi in Cina, Giappone, Thailandia e anche nella cucina nomade della Mongolia e i Pelmeni della Siberia. Ci sono poi i ravioli dolci con frutta e cocco.

Anche in occidente è difficile parlare della storia del raviolo e la sua data di nascita. Si parla di ravioli nel Decameron di Giovanni Boccaccio (“…niuna altra cosa facevano che far maccheroni e raviuoli e cuocergli…“).
Il raviolo attraversa il nostro Stivale e cambia nome, diventa agnolotto, anolino in Piemonte nel Pavese e Piacentino e Parmense, poi tortello, pansoti o pansotti, in Emilia e Liguria, tordello in una parte della Toscana e tortello in tutta l’altra parte fino alla Maremma, poi ci sono i cappellaci ferraresi fino ai “maccaruni chini” in alcune zone del meridione. Insomma i ravioli vengono preparati in tutto il nostro Paese con nomi, impasti e condimenti diversi, la pasta è al secondo posto tra i cibi che gli italiani amani di più e in questa classifica ci sono anche loro i ravioli che non saranno amati come gli spaghetti ma piacciono sicuramente agli italiani.

olio Clara V1

Con questa ricetta partecipo al Contest “Chef per un giorno con Olio Clara”, organizzato da “Olio Clara” e da Excellence Magazine.

ravioli fave e pecorino

Ingredienti per Ravioli ripieni di fave e pecorino su crema di fave:
per la pasta

  • 300 g di semola rimacinata
  • 2 uova di papera o 3/4 di gallina
  • sale q.b.
  • 1 cucchiaio di oio extravergine

Mettete tutti gli ingredienti nella ciotola della planetaria e impastate, se doverre risultare troppo asciutto aggiungete qualche cucchiaio di acqua, impastate a lungo e poi mettete a riposare avvolto nella pellicola.
Le uova di paera sono più grandi di quelle di gallina e rendono la sfoglia molto più elastica, più colorata e più buona, e poi le uova di papera sono prodotte da animali che vivono liberi a razzolano per terra quindi più felici loro e meglio anche per noi. Poi ci sono le uova di oca ancora più grandi, ma si trovano difficilmente.

come preparare il ripieno

  • 1 kg di fave da sgusciare (tenetene almeno 100 g per fare la crema di fave)
  • 300 g di pecorino romano grattugiato
  • pepe abbondante macinato al momento
  • sale poco per la presenza del pecorino
  • olio extravergine Clara

Sgusciate le fave, se sono piccole potete lasciare anche la pellicina interna altrimenti va tolta, quindi mettetele per pochi minuti in acqua bollente e poi fatele scolate bene. Inserite in un mixer con la lama le fave e frullatele per pochi secondi, mettetele in una ciotola e aggiungete il pecorino grattugiato, il pepe e il sale, condite con un paio di cucchiati di olio extravergine e girate molto bene, coprite con la pellicola e fate riposare almeno 10 minuti per far amalgamare i sapori.

Riprendete la sfoglia e tiratela ad un giusto spessore, non finissima, quindi fate i mucchietti con l’impasto e coprite con altra sfoglia, tagliate i ravioli come preferite, rotondi con un coppapasta o quadrati, andate avanti fino ad esaurimento dei prodotti.

Mettete le fave che erano da parte in un boccale e aggiungendo poca acqua calda e olio frullate con il minipimer per farne una crema, condite con sale e pepe. Cuocete i vostri ravioli in acqua bollente, mettete la crema di fave nei piatti e ponete sopra i ravioli, condite con olio, pecorino e pepe e mangiate subito. Sono uno dei piatti che amo di più, purtroppo si possono fare solo quando ci sono le fave fresche.

ravioli fave e pecorino

 

 

(1) Wikipedia

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