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Pane Casareccio

Pane Casareccio

Questa volta tocca ad un pane sardo, il Pane Casareccio, Pani fattu in domu. Ho ancora le farine di Mangiare Matera, un ottimo e pimpante lievito madre regalatomi da Sabrina e fare un pane sardo è stato molto naturale. Il pane di Matera è abbastanza difficile da formare, l’ho fatto una volta e dargli la forma non è proprio facile, per loro sì, io ci sono riuscita a metà, però è un ottimo pane. Molti pani sardi sono fatti con la semola rimacinata, vi ricordate cosa avevamo scritto qui in questo post, la storia della senatore Cappelli, una bellissima storia per uno de grani più famosi che ancora oggi viene seminato in poche zone d’Italia per fare dei prodotti d’eccellenza e la Sardegna è una di queste zone e ha dei pani ottimi, come questo semplice Pane Casareccio.

Per fare il Pane Casareccio ho prima rinfrescato il lievito madre, fatto un impasto la sera e tenuto tutta la notte sul mobile, metterlo in frigo adesso non ha senso, la notte fa freddo abbastanza anche fuori, la mattina era comunque bello lievitato, l’ho messo in forno con la luce accesa dopo aver fatto le pieghe per farlo lievitare ancora.

 

Pane Casareccio con lievito madrePane Casareccio con lievito madre Pane Casareccio con lievito madrePane Casareccio con lievito madre

 

Pane Casareccio con lievito madre

Ingredienti per due pagnottelle di Pane Casareccio:

  • 250 grammi di semola rimacinata VeroLucano di Mangiare Matera, quella avanzata
  • 250 grammi di farina di grano tenero 0
  • 100 grammi di lievito madre rinfrescato, molto pimpante
  • acqua tiepida e sale

Pane Casareccio con lievito madre

Stemperare il lievito madre in una ciotola con poca acqua tiepida (qualche cucchiaio), versare nella ciotola le due farine e cominciare ad impastare aggiungendo acqua tiepida con sale, quante ne serve per ottenere un impasto morbido e compatto, per il sale decidete voi quanto metterne, un paio di pizzichi credo siano giusti.

Pane Casareccio con lievito madre

Lavorate a lungo l’impasto o a mano o con la planetaria fino a renderlo elastico e ben liscio. Date all’impasto la forma di una palla, infarinatela e mettetela in una grande ciotola coperta con pellicola dentro ad un sacco per alimenti e lasciatela sopra ad un mobile tutta la notte fino al mattino dopo.

Pane Casareccio con lievito madre

La mattina riprendete l’impasto, sgonfiatelo e fate un paio di giri di pieghe a tre, poi dividetelo in due pezzi, date ad ogni pezzo la forma che preferite, io ho messo una pagnottella nel cestino per lievitazione, acquistato recentemente e molto infarinato e l’altro l’ho lasciato libero di lievitare, coperto, in una teglia.

Pane Casareccio con lievito madre

Li ho messi in forno con la luce accesa, ho aspettato ancora alcune ore che lievitassero, poi ho messo nella teglia, foderata di carta forno anche la pagnottella che stava nel cestino, ho praticato dei tagli ad un solo pane, per vedere la differenza e poi li ho infornati a 220°C, dopo 10 minuti ho abbassato a 200° e dopo 40 minuti erano perfettamente cotti, croccanti e buoni.

Pane Casareccio con lievito madre

 

Pane Casareccio con lievito madre

 

Pane Casareccio con lievito madre

Pane Casareccio con lievito madre

 

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Questo articolo ha 7 commenti
  1. Prima!!! Ti ho appena aperto e ancora non avevi postato per cui eccomi in prima fila a vedere cosa sei riuscita a tirar fuori con il mio Lazzaro! Peccato che noi blogger non siamo ancora riuscite a trasmettere sapori ed odori….ma non è detto…MAI porre limiti a una blogger!

  2. mi era sembrato bellissimo nella foto su fb, aspettavo la ricetta.
    me la sono segnata. questa la proprio nel forno della cucina economica a legna…. deve essere un pane spettacoloso…. spelluzzicherei volentieri un corteccio…. con un bel formaggio morbido…. delizioso Tamara, bravissima!
    Sandra
    p.s. belle foto!

  3. Mi sta affascinando il mondo dei lievitati, mi prende da matti ed è una stimolo enorme arrivare a capire come funziona. Bellissimo il tuo pane Tamara! Bello un sacco e sa di croccantissimo.
    A questo punto mi potrò comprare il cestino per la lievitazione ;-).
    Non mi hai detto nulla del corso che hai fatto con Sabry…..
    Un bacio
    PS: riprendo fiato in questi giorni 😉

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