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Minestra di borragine con patate viola, rosse e porri

Minestra Di Borragine Con Patate Viola, Rosse E Porri

La mia ricetta per l’mtc53 “Minestra di borragine con patate viola, rosse e porri”. Grazie Vittoria con la tua scelta mi hai fatta felice, amo le minestre in tutti i modi e con tutte le verdure, verdi o colorate che siano, basta che siano verdure e con le verdune si possono preparare centinaia e centinaia di minestre. Ogni regione, ogni città, paese, e ogni famiglia  ha la propria minestra di verdura, solo in Maremma ci sono decine di ricette di minestre di verdura, di zuppe per non contare poi le ricette di acqua cotta. A casa mia le verdure per le nostre minestre si andavano a prendere nei campi non si compravano, Grosseto è una piccola città e in 5 minuti siamo in aperta campagna, sulle rive del nostro amato fiume Ombrone a lì tante erbette di tutti i tipi, mamma conosceva molto bene le erbe di campo tutti i tipi, la borragine, le bietoline, il dente di leone, il ramolaccio, il raperonzolo, l’aglio selvatico, il porro selvatico e tante altre e con queste ci vengono delle minestre che non si dimenticano facilmente. Anche a Roma riesco a trovare erbe di campo, ho un’ottima spacciatrice così riesco a preparare zuppe, minestre, insalatine e polpette di erbe e verdure, sono ottime, fanno molto bene alla nostra salute, le erbe hanno tante proprietà allora usiamole ma le dobbiamo conoscere perché ci sono anche erbe non buone, tossiche, quindi raccogliete solo quelle che conoscete. La borragine fa molto bene alla nostra pelle la rende elastica quindi mangiamola ogni tanto e utiliziamo più spesso l’olio di borragine a crudo.

Torniamo alla mia minestra, non ho copiato una ricetta in particolare, ho messo insieme alcune delle mie verdure preferite e ne è venuta fuori una minestra gradevole con un ottimo sapore, la borragine viene fuori ma non in modo prepotente e si percepisce il porro e il tocco delle patate viola rende ancora più gentile e cremosa la minestra.

minestra di borragine patate viola, rosse e porri V1

 

Imgredienti per Minestra di borragine con patate viola, rosse e porri:

ricetta per 2 persone

  • 1 cipolla rossa grande
  • 4 patate, io viola e rosse, patate di produttori del Lazio
  • 1 porro grande o 2 piccoli
  • 1 mazzo di borragine possibilmente molto giovane con foglie piccole
  • sale e pepe q.b.
  • 4 cucchiai di olio extravergine
  • 2 l di brodo vegetale preparato con carota, sedano, patata e cipolla

per la pasta da mettere nella Minestra di borragine con patate viola, rosse e porri:

  • 200 g di semola Senatore Cappelli integrale
  • acqua q.b. per avere un impasto lavorabile ma non morbido
  • sale e 1 cucchiaino di olio extravergine

minestra di borragine, patate viola, rosse e porri

Tagliate la cipolla a fettine e mettetela in un tegame magari di coccio con un cucchiaio di olio e fatela imbiondire. Aggiungete le patate a tocchetti, dopo alcuni minuti il porro tagliato a fettine e lavato, (del porro mettete anche la parte verde quasi tutta), coprite con il brodo vegetale caldo, mettete il coperchio e fate cuocere per circa venti minuti.

Per la pasta. Impastate la farina con l’acqua tiepida, lavorate bene e mettete a riposare per 10 minuti, Riprendete l’impasto e tirate delle sfoglie piccole e abbastanza alte di spessore e con la rotellina tagliate delle fettuccelle corte  che metterete subito nella minestra pochi minuti prima di finire la cottura, la pasta appena fatta cuoce in pochi minuti.

La nostra minestra sta cuocendo, nel frattempo prepariamo la borragine per metterla nel tegame pochi secondi prima di spegnere, laviamola molto bene perché in quelle foglie pelose ci si annidano oltre alla terra anche piccoli animaletti quindi attenzione. Basteranno pochi secondi di calore per rendere la borragine tenerissima o come diceva mia nonna per farle abbassare la “superbia”.

A questo punto con la pasta e la borragine la mia minestra di borragine con patate viola, rosse e porri sarà pronta, un filo di olio e qualche fiorelino di borragine e il piatto è pronto. Buon appetito.

minestra di borraginem patate viola, rosse e porri

minestra di borraginem patate viola, rosse e porri

PicMonkey Collage

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Questo articolo ha 24 commenti
  1. È semplicemente meravigliosa questa minestra ! Io ho scoperto la borragine relativamente tardi, direi quasi da poco ed era l’amore a prima vista ! Adoro il,suo sapore leggermente acidulo…e poi ha il fiore più bello del mondo ! Brava…anche se mi hai rubato l’idea !

    1. MI dispiace Marina, la borragine è troppo legata a mia nonna io la uso molto spesso, ma tu falla ugualmente tanto saranno diverse non ti preoccupare, grazie sei un angelo, un bacio

  2. Purtroppo qui a Parma non è facile trovare la borragine, al mercato è quasi impossibile, allora bisogna trovare qualche piccolo agricoltore. Mi piace la tua minestra, anche le patate viola con i porri sono un abbinamento perfetto. E foto bellissime, come sempre del resto…

  3. splendide foto intanto, ma quando si passa da queste parti è una certezza oramai!
    sono anche contenta che questa sfida sia nelle tue corde, ricordo ancora il pollo, questa invece è perfetta per chi è vegetariano, anzi diciamo che le zuppe vegetariane, almeno per me, danno il meglio di sé
    bellissima interpretazione, originale ed equilibrata
    insomma, bravissima!

    1. Gaiia ti ringrazio tanto soprattutto pe rle foto e anche per la ricetta, le verdure sono il mio cibo preferito e mi piace fare abbinamenti particolari, questa era molto buona, un caro saluto

  4. Parlare di borragine a una genovese è accendere subito la lampadina della sintonia
    Parlarne, ad una genovese lontana da casa, è accendere subito la lampadina della nostalgia
    E farlo come hai fatto tu, con sapori che avvolgono e con foto che rapiscono, è scatenare tante emozioni. anche troppe, alla mia età 🙂
    E’ la tua sfida,Tamara-e ce lo stai già dimostrando.
    Bravissima

  5. Tamara che meraviglia! A me, figlia di una maremmana di Massa Marittima, il tuo racconto ha fatto pensare a “Odor d’erbe buone” un bellissimo vecchio libro di Guelfo Civinini, anche librettista de “La fanciulla del West” di Puccini, lo conosci? Mi piace moltissimo il tuo modo di raccontare le ricette e questa zuppa so già che l’amerei da morire…anzi no, l’amerei da vivere!! 🙂

  6. Stavo per scriverti che le boraggini per un genovese sono amore a prima vista, poi ho letto il commento di Alessadra! Ecco il concetto lo rafforziamo qui!
    Boraggini forever e ti ringrazio per aver sottolineato le loro molteplici proprietà, tendiamo a dimenticare che non sono solo buonissime da mangiare! Per esempio l’olio di boraggini non l’ho mai visto, devo colmare questa lacuna.
    Della tua minestra mi hanno colpito subito i colori e poi la cura nella ricerca della materia prima; anche io vado per erbe e sono fortunata, ne posso raccogliere una bella varietà fuori dalla porta di casa.
    Grazie Tamara, lo sapevo che ti saresti scatenata x questa gara!

    1. Vittoria grazie è vero come dice Alessandra è il mio terreno, mi muovo meglio qui che con i polli sebbene durante il mio passato da onnivora ne ho fatte di cose, un giorno vi farò vedere anche il cibreo…La borragine era l’erba di nonna, di mamma e la mia, tieni presente che qui davanti a me fra la tastiera e il pc ci sono le perle con l’olio di borragine che ingoio due al giorno, fanno bene alla pelle…un abbraccio Vittoria

  7. Addocchiata su Instagram, questa minestra mi ha folgorata all’istante.. Le foto sono splendide e la borragine é uno degli ingrendienti più presenti nella cucina ligure.. Non posso che adorarla!
    Quel fiore è il tocco unico, splendido.
    Bravissima! ^_^

    1. grazie carissima, hai ragione in maremma la usiamo molto la borragine e a casa mia non ti dico, mi ha insegnato mia nonna a fare anche i tortelli, pensa qui vicino a me ho le perle con olio di borragine e le prendo ogni tanto

  8. Ecco, mi sa che dovrai darmi due dritte su dove trovare queste spacciatrici di erbe di campo, che le adoro, ma qui non so dove trovarle. A Napoli mi ero rassegnata all’idea, ma se so che qui a Roma ce ne sono, ben venga. Intanto mi ammiro la tua zuppa e le tue foto che sono sempre meravigliose 🙂

    1. Paola a Roma in ogni mercato rionale c’è un grosso mercato coperto e dentro ci sono sempre i “vignaroli” cioè quelli che producono la verdura da soli, che hanno un orto più o meno grande, vai al mercato di viale Libia e lì trovi, o al mercato di via Catania…

  9. Se c’è una cosa che ho sempre invidiato a chi è cresciuto in campagna, è la capacità di distinguere le erbe di campo. Sono tante e sono veramente buone, in più depurano l’organismo e fanno bene.
    Confesso che se le conoscessi e le trovassi, in uno dei campi della provincia di Monza e Brianza dove abito, le lascerei lì: troppo inquinamento, rischierei di mettere il piombo nel piatto.
    Eppure ho una grandissima nostalgia per i piatti di questo tipo, e ogni volta che al mercato trovo le erbe selvatiche di campo le compero, anche se non so mai bene di che cosa sia composto il mazzo.

    Inutile dirti che questa zuppa è deliziosa e che la divorerei in un attimo.

    Un abbraccio carissima!!!

  10. Cremosa e “calorosa” (e non parlo di temperatura) la tua minestra. Racconta la tua terra com’è giusto che sia. Ciò che infatti ho amato di questa sfida è stato il “percorso” territoriale che si è delineato attraverso le ricette in gara. Un modo attraverso cui confrontarsi ed apprendere anche gli usi diversi di ingredienti comuni. E poi bellissime foto 😀
    Ti abbraccio

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