La Pappa col Pomodoro, quando non si buttava via niente
La Pappa col Pomodoro, quando non si buttava via niente. Si parla molto spesso dei contadini, che a loro non manca nulla, hanno la terra e chi ha la terra ha tanto, basta che pianti un seme e qualcosa viene fuori, si mangia sempre, una gallina non costa molto, fa le uova e poi alla fine ci si fa il brodo. La terra bisogna averla e anche i semi bisogna averli e non è così facile. Adesso le cose sono sicuramente migliorate, la terra è di chi ce l’ha. Ma non è sempre stato così, dopo tante lotte e tanta fame i contadini hanno la loro terra, magari la lasciano ma questo è un altro discorso. Una volta la terra era dei proprietari terrieri, e i contadini lavoravano per loro, poi con le lotte le cose sono cambiate.
I contadini, dopo aver coltivato i campi, ricevevano come paga il grano che una volta macinato diventava farina che serviva per fare il pane di tutta la famiglia fino al raccolto successivo. Il pane non era bianco perché la farina era poca quindi a questa venivano aggiunte farine di legumi, orzo, avena, carrube, favetta, sorgo e ghiande, alcune di queste oggi non sono più in commercio. E il pane era scuro, e non sempre aveva un ottimo sapore, ma serviva al sostentamento e non se ne poteva buttare neppure un pezzetto, andava consumato tutto fino all’ultima briciola, si riciclava per fare qualunque altro piatto. Quindi nascono la pappa col pomodoro, la panzanella, la zuppa di pane, la ribollita e in seguito le torte di pane con dentro uova e cioccolato, ma queste erano già molto ricche, il pane raffermo si usava per fare polpette, carne poca quindi con qualche radice presa nell’orto e qualche erba, le donne di casa erano bravissime a inventarsi il cibo per tutta la famiglia con quasi nulla, e le famiglie a quei tempi erano anche numerose. Non so come facevano ma i piatti erano sempre molto buoni, io ricordo i polpettoni con tanto pane dentro e i tortini di patate e pane che preparava nonna, lei era abituata a fare economia ma quando mangiavamo i suoi piatti eravamo sempre sicuri di mangiare bene, era sempre tutto buono. Il pane andava rispettato.
Ancora una volta siamo a Siena con la nostra Pappa col pomodoro, anche se il piatto è diventato tipico in tutta la Toscana. I più hanno conosciuto la Pappa col pomodoro con il Giornalino di Gian Burrasca, piatto preferito dal terribile bambino, infatti la pietanza veniva data molto spesso ai bambini perché sana e nutriente e potente vermifugo data l’alta presenza di aglio come da credenza popolare. Non ci sono altre note storiche sulla Pappa col pomodoro, se non che era un piatto molto facile da preparare, con pochi ingredienti, economico e buono, per i bambini come per gli anziani e se eri anche ricco ci mettevi sopra pure un po’ di parmigiano, andiamo alla ricetta della Pappa col pomodoro.
L’ingrediente principale è il pane che dovrebbe essere ovviamente toscano, cotto a legna, magari con lievito naturale, quel pane grigino, che il Righi Parenti definisce “bigio” io capisco cosa vuole dire, quel pane che si trovava una volta, non di farina totalmente bianca, ma neppure tutta integrale, una farina 0, macinata a pietra ricavata da un buon grano italiano.
- 500 g di pane raffermo di qualche giorno (il pane deve essere toscano e magari cotto a legna, non è ammesso pane di altro tipo)
- olio extravergine d’oliva di ottima qualità
- 3/4 spicchi di aglio schiacciati, io ce li metto
- carota, sedano, cipolla
- 7/8 pomodori maturi, magari dell’orto, io li metto con la buccia, il Parenti consiglia di sbucciarli
- pepe macinato al momento, sale
- basilico in abbondanza,
questa è una ricetta meravigliosa che voglio fare al più presto, io però sono allergica all’aglio e quindi non posso metterlo, ma il pane…come faccio senza quello toscano???
che vergogna, non l’ho mai mangiata…la tua ha un gran bell’aspetto!
Com’è invitante!!!
Un abbraccio
Quant’è bona, semplice, sana la nostra pappa al pomodoro! In casa mia ci mettiamo anche il parmigiano sopra.
Nella pappa “vera” niente carota e niente sedano… solo cipolla e porro… oppure, in versione ancor più arcaica, solo aglio.
non mi pare di aver scritto che era questa la ricetta vera, è comunque ottima, ti auguro di saperla fare così…
cercavo proprio una ricetta affidabile, devo portarla a una cena tra amici mercoledì, quindi grazie, mi sei arrivata a proposito!
…fagiolo, come si dice, era proprio buona, io la mangio anche fredda mi piace in tutti i modi, ciao cara, buona pappa 😉
E mi dimentico sempre di farla!!! Possibile? E quando la vedo dico che è talmente buona che solo una “scriteriata” come me può trascurarla… Meno male che tu me la fai riassaporare, alla grande: guarda che immagini! Un abbraccio
Giovanna ma ci vuole così poco, con 3 ingredienti fa fai, ed è così buona, si fa da sola in realtà metti sul gas ed è fatta, pane buono, olio buono e aglio, io ho messo anche carotina, un piccolo soffrittino perché i pomodori sono un po’ sciapi dobbiamo dirlo che non sono quelli del contadino saporiti, io compro i Pachino, ma anche loro sanno di poco, ci vorrebbero i pomodori quelli belli grandi maturi, succosi, quelli di una volta…aspetto le tue fotografie della pappa…baci