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K come Kalakukko e con l’Abbecedario culinario d’Europa voliamo in Finlandia

K Come Kalakukko E Con L’Abbecedario Culinario D’Europa Voliamo In Finlandia

Kalakukko: cibo da strada, pane di segale senza lievito ripieno di pesce e carne di maiale. E’ con grande emozione che annuncio l’ingresso della Finlandia nell’Abbecedario culinario d’Europa, siamo arrivati alla fatidica data del 5 agosto e adesso tocca a me. Da gennaio sono passati tanti mesi e tanti Paesi, alcuni molto conosciuti, vicini alla nostra cultura, alle nostre abitudini alimentari, molti li abbiamo conosciuti direttamente, li abbiamo visitati, magari abbiamo passato lì le nostre vacanze,  oppure il nostro viaggio di nozze….Quando ho visto che mi era stata assegnata la Finlandia ho gioito, amo i paesi del nord Europa, soprattutto il loro clima in questi giorni di calore africano, mi piacciono i boschi di betulle, mi piacciono i ghiacciai, i prati verdi sconfinati, la natura incontaminata, i fiumi, i laghi, il silenzio, le città con le strade larghe, spaziose, con gente che usa la bicicletta, la pulizia, la civiltà, sono cose che apprezzo molto, vivere a Roma mi ha insegnato che le cose importanti sono altre. Sì, le bellezze artistiche di Roma, sono importanti, è una città unica, ma poi quando devi lavorare e non sai dove portare i bambini, i servizi sono scarsi, i centri estivi sono pochi e quei pochi molto cari,  non c’è una vera edilizia scolastica, le scuole non sono delle vere scuole, spesso non sono a norma…ecco questo in nord Europa non succede, le scuole sono importanti, le famiglie non pagano i libri di testo. La Finlandia ha uno dei tassi di scolarità più alto d’Europa perché, forse, in quel paese si è compreso che la cultura, oltre ad essere un fattore di crescita economica per l’intera nazione e individuale,  è il migliore antidoto alla barbarie, alle dittature, alle guerre, alla discriminazione razziale e di sesso.

…e questi sono gli abitanti dei boschi finlandesi…mi piace pensarlo, ho sempre amato i libri sugli gnomi, le fate e gli elfi, e questo ha delle illustrazioni splendide, quando lo leggevo ai miei bambini piccoli, rimanevano a bocca aperta ad ascoltarmi, anche perché io gli facevo capire che esistevano davvero, mi piaceva che da piccoli immaginassero che il mondo era pieno di creature buone, poi crescendo hanno scoperto che non è vero… Questi libri uscirono negli anni ’80 ed io li conservo gelosamente.

 

 

La Finlandia (in finlandese Suomi, in svedese Finland[) ufficialmente Repubblica di Finlandia è uno Stato membro dell’Unione Europea situato nell’Europa settentrionale affacciata sul mar Baltico e con capitale Helsinki.

La Finlandia è una repubblica facente parte dei paesi nordici. Le lingue ufficiali sono il finlandese e lo svedese; in Lapponia esiste una minoranza di circa 6.000 sami, la cui lingua è legalmente tutelata insieme alla lingua rom e alla lingua dei segni finlandese.

CENNI STORICI

La Finlandia fu abitata da gruppi di Lapponi e successivamente invasa da Finni (da cui il nome).I reperti archeologici più antichi risalgono all’età della pietra (7500-1500 a.C.) e testimoniano che le prime zone ad essere abitate furono quelle lungo le coste; fu durante l’età del bronzo (1500-500 a.C.) e soprattutto durante l’età del ferro (500 a. C.- 1150 d.C.) che la Finlandia cominciò ad essere abitata in tutte le sue zone. I primi contatti con popolazioni straniere si ebbero intorno al 1100 quando dalla Danimarca e dalla Svezia partirono alcune spedizioni verso la Finlandia. Fu sempre in questo periodo che il paese entrò in contatto con il Cristianesimo. La stratificazione sociale era basata su tre classi: aristocrazia, contadini, servi. La Finlandia entrò lentamente in rapporto con il resto dell’Europa settentrionale grazie agli scambi di carattere commerciale assicurati dai mercanti vareghi.
Cristianizzata nel secolo XII ad opera del re di Svezia, Erik IX il Santo, le regioni finlandesi furono contese da svedesi e russi fino al 1323, quando la pace di Pähkinäsåri ne sancì l’appartenenza alla Svezia che in cambio ne riconobbe una parziale autonomia.
Nel 1154 inizia il dominio svedese, durato quasi 7 secoli.  Lo svedese divenne la lingua dominante, benché il finlandese sia riuscito a riprendere il dominio durante il XIX secolo con le spinte nazionaliste finlandesi che sono seguite al racconto nazional-epico finlandese, il Kalevala.
Nel 1809 la Finlandia venne conquistata dalle armate dello Zar Alessandro I, e rimase un granducato autonomo collegato all’Impero russo fino al 1917.
Il 6 dicembre 1917, poco dopo la rivoluzione d’Ottobre in Russia, la Finlandia dichiarò la propria indipendenza. Dopo un breve tentativo di stabilire una monarchia, nel 1918 il Paese fece l’esperienza di una breve ma sanguinosa guerra civile che avrebbe caratterizzato la politica locale per molti anni. Il 1919 vide la nascita dell’attuale repubblica finlandese.
Durante la seconda guerra mondiale, la Finlandia venne attaccata dai sovietici, che non riuscirono a invaderla, al contrario delle vicine Estonia, Lettonia e Lituania, ma combatté strenuamente contro l’Unione Sovietica due volte: durante la Guerra d’inverno (1939-1940) e poi dal 1941 al 1944 nella cosiddetta Guerra di continuazione. A questa seguì la Guerra di Lapponia (1944-1945) nella quale la Finlandia combatté anche contro la Germania nazista. I Trattati di Parigi (1947) firmati con l’Unione Sovietica comportarono tuttavia ulteriori obbligazioni e restrizioni per la Finlandia nei confronti dell’U.R.S.S. oltre a concessioni territoriali a quest’ultima di ulteriori territori finlandesi (tra cui lo sbocco al Mare di Barents e parte della Carelia). Comunque, diversamente dalle Repubbliche Baltiche, la Finlandia riuscì a conservare la propria indipendenza, pur con diverse difficoltà e ingerenze russe nella politica.
La Finlandia divenne membro dell’ Unione europea nel 1995 e è l’unico paese scandinavo ad aver adottato l’euro in sostituzione del marco finlandese.  Nel 2011 anche la vicina Estonia ha adottato l’euro.
L’ASSETTO POLITICO
 
La Finlandia è una repubblica democratica a rappresentanza parlamentare, con un sistema di governo semipresidenziale e un sistema multipartitico. Il potere esecutivo è principalmente affidato al governo, capeggiato dal primo ministro. Gli affari relativi alla sicurezza nazionale sono divisi tra il presidente e il primo ministro. Il governo condivide la responsabilità degli affari esteri con il presidente. Prima della riscrittura della costituzione, completata nel 2000, il presidente aveva ancora più poteri esecutivi.
L’ASSETTO ECONOMICO
La Finlandia, per livello di sviluppo economico, è simile agli altri paesi dell’Europa Occidentale. La sua economia è altamente industrializzata ed è orientata ai principi del libero mercato. Il reddito pro capite è circa uguale a quello di Paesi come la Germania, il Belgio i il Regno Unito. Il livello di vita dei finlandesi è alto, ma rimane importante il problema della disoccupazione, più elevata che negli altri Stati scandinavi.
Con l’ingresso della Finlandia nell’UE, avvenuto il 1º gennaio 1995, sono diminuite le imprese statati e sono aumentate quelle private. L’industria svolge un ruolo chiave, i settori più sviluppati sono quelli de legno, della metallurgia, della cantieristica, oltre all’elettronica e alle telecomunicazioni, la Nokia è finlandese. E’ in  crescita anche il turismo.
Nel settore agricolo sono di rilievo le produzioni di grano, avena, orzo e la famosa segale con cui i finlandesi fanno il loro splendido pane. Nel nord del paese si coltivano patate. La pesca è una delle principali risorse, alimentari ed economiche per le popolazioni locali; si pesca nel mar Baltico, aringhe e merluzzi,e nei fiumi, salmoni e trote.

Per quanto riguarda l’agricoltura si producono soprattutto grano e altri cereali, aveva, orzo e segale e nelle regioni del nord, orzo e patate

Ed è con la segale che adesso andiamo a fare il famoso Kalakukko.

Il Kalakukko, è un piatto tradizionale della cucina finlandese, è un pasticcio di maiale e pesce racchiuso in un contenitore fatto con farina di segale, originario dalle regioni storiche del Savo e della Carelia, ma diffusosi, nel XX secolo, in tutto il Paese da essere considerato piatto nazionale. Si tratta di un impasto non lievitato di pane, con farina di segale e altre farine, una forma allungata tipo polpettone e una cottura molto lunga, circa 6 ore, in forno a temperatura molto bassa. Può essere considerato un piatto unico, cibo da strada, adatto ad un pranzo al sacco, usato da contadini e boscaioli.
Nel 2002 ha ottenuto il marchio di origine di Specialità tradizionale garantita (STG) che ricevono i prodotti alimentari tipici dell’Unione europea.
Per altre informazioni (ci sarebbero da scrivere pagine sul Kalakukko) andate qui su wikipedia, ci sono informazioni molto interessanti, adesso andiamo alla ricetta.
Ingredienti per la pasta:
 
200 grammi di farina di segale
200 grammi di farina 0
50 grammi di burro fuso
acqua sufficiente ad ottenere un impasto  elastico ed omogeneo
Impastate bene e mettete a riposare in frigorifero

Ingredienti per il ripieno:

600 grammi di merluzzo, fatevi fare i filetti
200 grammi di pancetta o lardo nella ricetta,  io ho messo dei gamberoni, 4/5 sgusciati
una manciata di riso comune,
così ho fatto io:
la sera prima, ho preparato i filetti, lavati e messi in una ciotola con i gamberoni sgusciati e conditi con sale, pepe, paprika dolce, erbette varie, prezzemolo, menta, basilico, pepe rosa in grani e con il rigalimoni tante belle buccette di un limone bio, e anche il succo, ho coperto e messo in frigo fino al giorno dopo
Ho steso la pasta dandole una forma ovale, lasciandola più spessa al centro dove ho mezzo una manciata di riso, assorbe i liquidi, e poi ho cominciato a disporre i pescetti come da foto 1 e 2
foto 1 e 2
poi ho chiuso tipo busta, (foto n.3), ho livellato bene con la lama di un coltello bagnato le piegature e
foto 3
ho infornato a 250° per 30/40 minuti, ho tolto dal forno il kalakukko ungendolo con una noce di burro e l’ho posizionato sopra ad un foglio di alluminio e con questo l’ho incartato, poi l’ho incartato nuovamente con carta forno e rimesso in forno, abbassando la temperatura a 120° e lasciandolo  per 6 ore.
Ecco il Kalakukko spalmato di burro, (foto 4),ed ecco il kalakukko pronto per il forno (foto  5)
foto 4
foto 5

e questo è il Kalakukko sfornato e aperto, foto 6
Il Kalakukko è pronto, si notano i gamberoni, il pesce, le erbe e il limone, è un pane “zeppo” senza lievito, ma è ottimo, provatelo, a me è piaciuto molto.
Per la ricetta del Kalakukko ho attinto da questo sito con video.
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Questo articolo ha 0 commenti
  1. Eccoti finalmente 🙂 che dire David Gnomo è stata la chicca di questo post…..bellissimo, interessante, divertente…e il Kalakukko assolutamente da provare….adesso mi devo sforzà per trovare qualcosa degna di te e di questo post!!!! brava, un abbraccio

    1. grazie Rosa, ho sempre amato gli abitanti dei boschi,quei libri erano fantastici, ben fatti e i miei figli erano estasiati, sicuramente le tue ricette saranno più che degne, sono sicura…un abbraccio

  2. Eccoci ospiti del tuo blog, cara Tamara!! Confesso che anch’io, freddolosa cronica, in questi giorni vorrei un pò del fresco della Finlandia e gli gnomi sono stati compagni fantastici dell’infanzia dei miei figli (….e poi che ci dice che non esistano davvero??)!! La tua ricetta mi è piaciuta, meno il tempo di cottura in forno, in questi giorni la mia cucina è incandescente anche accendendo solo il fornello più piccolo!!!! 😉
    Prometto che farò di tutto per postarti qualche ricetta, dolce ovviamente, anche se mancherò per un pò e non avrò la connessione. Un abbraccio ed a presto

    1. ciao Resy pure io sono freddolosa, ma adesso vorrei essere sopra al perito Moreno…anche secondo me potrebbero esistere chissà??? questa è una splendida ricetta, ma tenere il forno acceso 6 ore è stato devastante, la cucina fumava, è una ricetta invernale e la rifarò anche perché adoro il pane di segale…aspetto con ansia i tuoi dolci…un abbraccio

  3. che bello TAM…i paesi nordici sono nel mio cuore da sempre… ora studierò qualche ricetta con cui partecipare, non posso esimermi!!!! un bacione grande grande!!!

  4. Grazie per il post d’introduzione. Della Finlandia purtroppo conosco solo l’aeroporto, usato come scalo intermedio sulla via di casa. Mi piace il nome kalakukko e quello che hai sfornato tu ha un’aria molto attraente. Ora vado a studiare un po’ di cucina finlandese e vediamo cosa mi ispira. Un cestino di more artiche ci starebbe proprio bene.

    1. anch’io Simona non la conosco, però mi piacerebbe tanto andarci, amo l’Europa del nord, mentre, soprattutto per motivi climatici, non mi piacciono i paesi caldi…

  5. I boschi da queste parti sono talmente belli che non è difficile immaginarli popolati da gnomi, fate ed elfi..Quando sono andata a raccogliere le more artiche tra laghetti pieni di ninfee mi sembrava di essere in un luogo veramente magico! In Finlandia non ci sono mai stata ma chissà..
    Questo, immagino ottimo, kalakukko mai sentito né assaggiato ma proverò a farlo dopo le vacanze (vado a riscaldarmi un po’ a sud ;-)!
    Un abbraccio

    1. hai ragione Ornella, io non ci sono stata, però immagino questi boschi immensi con grandi alberi pieni di queste creature, ecco la tua descrizione è perfetta, penso che la Finlandia non sia molto diversa dalla Norvegia e dalla Svezia…ti scalderai sicuramente nella tua amata Grecia…un abbraccio

  6. Bellissima presentazione di una nazione tanto lontana e diversa dalla nostra.
    Ogni cultura ha il suo fascino e sarebbe da scoprire quella di tutti i posti del mondo.
    Bellissimo anche il kalakukko, ricetta molto interessante.

    1. ciao Anna è vero ogni cultura è interessante da scoprire, infatti quando ho visto che Aiuolik mi aveva assegnano la Finlandia ho gioito… avrei scritto ancora tante pagine, e poi sul kalakukko ci sarebbe stato da scrivere un libro, è davvero buono, poi a me piace la segale…un abbraccio

  7. Ciao, piacere di conoscerti! Bella presentazione della Finlandia, anche a me piacciono i paesi del nord Europa e pensa che non li ho ancora visitati ma per ora mi devo accontentare di questo viaggio virtuale. Curiosa la ricetta del kalakukko.
    Faccio un giro nelle cucine finlandesi e torno con una ricetta! 😉

    1. ciao carissima molto piacere anche per me, ti aspetto volentieri, più ricette arriveranno più riusciremo a conoscere questo paese distante ma affascinante…un caro saluto

  8. proprio vero quel che dici, io non lascerei mai il mio paesello per la capitale…in monumenti li vengo a vedere in vacanza, ma la vita vera è dove hai dei buoni servizi! complimenti per questo post!

  9. Ciao Tamara, pensavo di non farcela ed invece ieri ci siamo gustati questi bei tortini, nè dolci nè salati, o meglio perfetti per un brunch! 🙂

    Karjalanpiirakka – Karelian Pies – Tortini di riso

  10. È un articolo scritto molto bene. Potresti dirmi il titolo dei libri con i gnomi? Li leggevo da bambina ma non riesco più a trovargli a casa e neanche a ricordare il titolo. Ed erano i miei libri preferiti in assoluto. Grazie tanto

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