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Timballo di tortellini

Timballo Di Tortellini

“Il Club del 27 e’ un gruppo che nasce all’interno dell’MTC, ma aperto a chiunque voglia farne parte, con lo scopo principale di tornare a cucinare sul web come si faceva una volta: quando il cibo di internet non passava attraverso portali quotati in borsa, prezzemoline in tacco 12, foodblog che ormai sono dichiaratamente vetrine, eventi, lustrini, ricchi premi e cotillons. Ma quando si accendeva il pc con il solo scopo di condividere una ricetta che era riuscita bene, di capire perche’ qualcosa era andato storto, di invitare amici virtuali nelle stanze di una vita quotidiana in cui la cucina era, ancor prima che pretesto, fulcro, cardine, anima”. E’ una bella opportunità per chi non ha partecipato alle edizioni passate e anche una soddisfazione. Questo mese ci porta nel meraviglioso mondo delle Pie, le torte chiuse, dolci o salate, molte delle quali tipiche degli anni ’80, le torte come l’erbazzone, la torta pasqualina, il timballo di tortellini e il timballo del Gattopardo, tutte ricette famose e anche molto belle che hanno troneggiato sulle nostre tavole  durante i pranzi domenicali, con tutta la famiglia riunita. Con il Club del 27 possiamo ripercorrere molti anni della nostra cucina, tutti i mesi torneremo a rivedere le vecchie ricette del tema del mese delle sfide passate, ne vedremo di belle.

Perché ho scelto il Timballo di tortellini? Ho un marito che adora le ricette della cucina classica un po’ datate, quindi vitel tonnè, i timballi, tutta la pasta al forno, gli arrosti, quindi scegliere il timballo è stato facile e l’ho fatto felice.

Il timballo è una preparazione che può essere semplice o molto complicata, si va da una semplice pasta condita e racchiusa in una pasta brisée al famoso timballo del Gattopardo con almeno due giorni di preparazione e un risultato stupefacente; sono ricette datate e va bene ma fanno la loro figura ancora oggi.

 

timballo di tortellini

Ingredienti per Timballo di Tortellini in puro stile anni ’80:

per uno stampo di 18 cm alto 10

  • 400 g di pasta brisée qui la ricetta di Michel Roux
  • 300 g di tortellini freschi, se li fate voi meglio
  • per 500 ml di besciamella
    • 500ml di latte, 50 g di burro, 50 g di farina
  • 150 g di mortadella a tocchetti
  • 200 g di piselli surgelati
  • 1 porro
  • 4 cucchiai di olio extravergine
  • parmigiano grattugiato
  • 1 tuorlo
  • sale e pepe

Per la brisée potete andare qui, e quando sarà pronta mettetela in frigorifero coperta con la pellicola per 30 minuti. Nel frattempo preparate la besciamella: mettete il burro in una pentolina meglio se con fondo spesso, aggiungete la farina e fate il roux, quindi unite a filo il latte caldo per e itare che si formino grumi, portate sul fuoco e qualdo arriverà ad ebollizione pochi minuti e la besciamella sarà pronta.

Mettete l’olio in una padella, affettate il porro e fatelo stufare per 10/15 min. Aggiungete i piselli e fate cuocere ancora per 10 min., poi la mortadelle a tocchettini, aggiustate di sale e fate insaporire, aggiustate di sale e pepe.

Se avete uno stampo antiaderente non serve rivestirlo di carta forno, io ho messo solo la carta sul fondo, lo stampo è nuovo quindi nessun problema per sformarla e poi con una pasta così burrosa non ci sono mai problemi.  Intanto portate il forno a 180°.

Riprendete la pasta dal frigo e stendetela a meno di mezzo cm, ricavatene due dischi di 18 cm di diametro e una striscia di uguale altezza dello stampo, lunga come la circonferenza. Mettete un disco di pasta sul fondo, ricoperto di carta forno, e tutto intorno la striscia, premetela verso le pareti dello stampo, e attaccate bene i punti dove la pasta si unisce.
Cuocete i tortellini in acqua salata  per pochi minuti, scolateli bene e saltateli insieme ai piselli, mortadella e porro.
Mettete 2 cucchiai di parmigiano sul fondo, versateci 1 mestolo di besciamella e poi aggiungete i tortellini, solo una parte, ancora parigiano, besciamella e tortellini, finite con la besciamella.

Mettete in forno per circa 45 min., per il mio forno 180° sono molti, l’ho abbassato a 170°, la pasta deve diventare dorata ma cuocersi anche dentro, il coperchio fatelo cuocere vicino non sopra e usatelo dopo per portarlo a tavola. Fate freddare un po’ prima di togliere lo stampo, io non ho avuto problemi perché lo stampo è nuovo e si è tolto subito e l’ho portato in tavola ancora caldo. E’ piaciuto molto a tutti e mio marito era in estasi, è un amante di tutta la cucina anni ’80.

 

timballo di tortellini

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Questo articolo ha 74 commenti
  1. Tamara che spettacolo…. un timballo di tortellini è veramente una portata deliziosamente scenografica da portare in tavola per un pranzo importante… complimenti! un bascione forte e buona settimana

    1. E’ davvero una goduria, uno spettacolo da portare a tavola, se hai amici o anche se si è da soli, buono buono, sarà ma a me la cucina degli anni 80 piaceva un sacco, i timballi erano splendidi, grazie, da provare 🙂

  2. Lo immagino già questo timballo sulla tua tavola e vorrei averlo sulla mia. Quando lo vedevo nelle riviste di cucina di qualche anno fa, desideravo molto prepararlo : è un piatto così scenografico oltre che buonissimo, presumo. Il tuo lo è senz’altro, non ho alcun dubbio!

    1. grazie Micaela, diciamo che ho ben eseguito la ricetta di Ilaria Talimani, è strepitoso, lo consiglio…si porta in tavola un pezzetto di storia della cucina, da provare quando si hanno pranzi o cene abbastanza importanti 🙂

  3. Nuuuuuu…ho scorso con un’avidità senza fine le tue immagini, pregustando la foto finale della fetta…e sono rimasta a bocca asciutta…ero già lì che ingoiavo l’acquolina…mannaggia Tamara, non si fanno questi scherzi. Non puoi tenerti una tale bellezza solo per te! 🙂
    E’ una vita che voglio fare questo timballo. Mi sa che aspetterò il prossimo Natale, e comunque, tu bravissima!
    Un abbraccio.

    1. Hai ragione, ma non l’ho fotografata perché la volevo portare in tavola intera, ma siccome mio marito l’ha trangugiato non ti dico come, lui è un appassionato di cucina anni 80, totalmente dipendente, lo dovrò rifare presto allora fotograferò anche l’interno, vedrai che lo faccio presto :)…diciamo che ho eseguito la ricetta di Ilaria abbastanza bene dai …baci

  4. Foto molto suggestive come sempre, in una delle preparazioni più scenografiche di questo mese per il Club del 27. Molto bella la doppia copertura, quella che si apre a tavola e non si rovina al taglio, come uno scrigno prezioso. Molto elegante!

  5. Come sono contenta che qualcuno abbia scelto di rifare il timballo di tortellini perché ti dico la verità anche se un po’ laborioso, in tavola fa un figurone e poi è buonissimo. All’epoca, a casa mia, fu un trionfo. Infatti anche io feci la foto dell’interno di sera e si vede la differenza.
    Mi è piaciuta l’idea della doppia copertura, una tecnica e l’altra scenografica. Grazie di averlo riportato in auge, alla tua maniera, accompagnato dalle tue foto molto sceniche.

    1. Come ho già scritto, lo dovevo fare per forza, primo è piaciuto sempre anche a me e poi mio marito ha esultato, purtroppo la foto dell’interno è saltata, ma lo devo rifare quindi provvederò al momento a fotografarlo e inserirò la foto nella ricetta…è un piatto da grandi pranzi 🙂

  6. Un piatto domenicale, di quelli che quando lo porti in tavola si sente un “whooow” !
    Ma una cosa non mi è chiara…hai cotto il coperchio a parte, ok. Ma hai cotto,il timballo coperto ? E poi hai avuto due coperchi o sbaglio ?

    1. Sì Marina ho fatto la doppia copertura perché il coperchio l’ho comunque cotto separato però come prevedevo si era un pochino ritirato e siccome lo sospettavo ho coperto il timballo con una sfoglia abbastanza sottite che si è cotta bene e l’altro è rimasto come decorazione e poi mangiato 🙂

  7. Sai Tamara non l’ho mai preparato il timballo di tortellini, mi incuriosisce parecchio… immagino la bontà! Mi piace tanto l’idea che hai avuto del doppio coperchio. Bravissima e foto sempre davvero molto belle!

    1. Tiziana ti ringrazio ma le foto come al solito quando devono essere fatte bene perché mi servono per qualcosa di importante mi vengono male, è sempre così, il timballo è strepitoso, e lo rifarò presto, è da urlo quando arriva a tavola come il soufllè…ciao cara

    1. Francesca quando hai tempo e voglia provalo vale la pena, è una delle ricette che troneggiavano in molte tavole la domenica negli anni 80 e l’urlo è garantito, buono buono 🙂

    1. Ahahaha però mio marito non ingrassa hai capito la storia com’è? Lui avrebbe potuto mangiare anche la cucina dal 1900 al 2000 senza problemi 🙂 però il timballo va fatto è troppo troppo

    1. Gianni i tuoi commenti erano finiti nello spam, mi dispiace molto, lo stavo svuotando come faccio ogni tanto e li ho visti…ti ringrazio in effetti l’interno era una meraviglia, io ho eseguito una buona ricetta e sono contenta di averlo fatto, e lo farò ancora, la passione per i timballi ce l’ho da tempo…grazie ancora

    1. Sì in effetti è un piatto molto elegante, il mio non è elegantissimo, è fatto un po’ a tirare via, non è venuto perfetto, però quando arriva a tavola riceve grandi complimenti, sulla bontà non si discute è strepitoso 🙂

    1. Sì è una ricetta molto scenografica che si presentava bene nelle belle tavole di una volta, quando si dava molta più importanza alle apparecchiature, oggi se la domenica riusciamo ad essere in due è tanto i figli dopo una settimana di studio si alzano quasi sempre all’ora di pranzo o prnzano fuori quindi i pranzi importanti si contano con una mano, ma il timballo lo adoro…lo consiglio anche piccolo ma va provato, grazie

  8. Un piatto davvero sontuoso, forse demodè ma di quelli che non si dimenticano. Non ho mai assaggiato timballi di questo tipo , sarei molto curiosa…ma non so se avrei il coraggio di farne uno! 🙂 Il tuo è bellissimo 😀 Ma sono curiosa dell’interno! Come rimane? Compatto e un po’ appiccicoso?

    1. Sara ti ringrazio ma avrei voluto una foto migliore ma la luce non me lo ha concesso, peccato perché la preparazione meritava, lo rifarò, però è di un buono da non credere e ho fatto strafelice il marito 🙂

  9. Sarà anche vintage, ma io impazzisco per il timballo di tortellini… e lo dico da una che la tradizione né la ama né la segue. Ma questo…. bello cicciotto, col coperchio da sbriciolare sulla fetta già nel piatto… è in lista, da fare.

    1. Anche io la penso allo stesso modo, anzi adoro alcune ricetta vintage, forse mi ricordano un’età ormai andata, i 18 anni quando c’era mamma e io mi incantavo a guardare e imparare, ma soprattutto guardare…grazie cara

  10. Non avrei mai immaginato di fare un timballo con i tortellini. Quando ero ancora a casa con i miei non penso che mia mamma abbia mai fatto un timballo… Questo è davvero bellissimo! Complimenti Tamara! Un caro abbraccio

    1. Anche io non avrei immaginato, pero ero così curiosa di vederlo e di mangiarlo e al ristorante queste cose non si mangiano, adesso che ho provato lo rifarò cambiando alcune cose, aggiungendo e togliendo e migiorando il guscio 🙂

  11. Spettacolo davvero. Mi hai fatto fare pace con questa preparazione Tamara, la prima e unica volta che ho assaggiato il timballo di tortellini lo aveva preparato mia cognata, ma è come paragonare la cioccolata con ……. abbiamo capito vero?? 😀
    Bravissima

    1. Claudia ti ringrazio, era la prima volta che lo facevo ma avevo visto mia madre che era un diavolo in cucina, sapeva fare tutto, è venuto bene ma io non sono soddisfatta, lo devo rifare e migliorare il guscio, l’interno va bene, vorrei aggiungere dei porcini che non ho messo ma il guscio non mi ha soddisfatto, grazie carissima 🙂

    1. Grazie Antonella, diciamo che sono stata brava a copiare, di mio ho messo molto poco, però lo rifarò mi è piaciuto molto e prevedo già qualche cambiamento, poi quando mi sentirò più sicura farò quello del Gattopardo che tu hai già fatto, lì vorrei arrivare 🙂 adoro i timballi…saluti

  12. timballo è un piatto da grandi occasioni, il tuo piatto è venuto magnificamente e quel coperchio decorato è davvero da sballo! sempre bravissima!

    1. Elena grazie, mi piacciono molto i timballi e sto già pensando di rifarlo cambiando alcune cose, sulla bontà non discuto, è stato un trionfo, è piaciuto a tutti, davvero un ottimo piatto 🙂

    1. Grazie Fabiola, fa parte delle ricette vintage, io lo conoscevo perché mia madre era bravissima nei timballi e in tutto il resto che faceva, quindi sono cresciuta vedendo queste ricette, il timballo è qualcosa di magico, uno scrigno con un contenuto segreto che vedi solo quando lo apri…è buono molto buono 🙂

    1. Antonella ti ringrazio sei stata molto gentile a venirmi a trovare, nel mio timballo non c’è frutta secca se lo vorrai provare ti incontrerai con una delle preparazioni più belle della nostra cucina, una ricetta vintage che abbelliva le tavole nei pranzi domenicali delle nostre famiglie negli anni passati, è strepitoso…saluti cari

  13. Il timballo di tortellini e quello del Gattopardo sono i più temuti e sono quelli che affronterò prima o poi, come sfida personale. Ammiro te e chi ci ha provato a confrontarsi con queste meraviglie, perché riuscitissime 🙂 Brava, come sempre, Tamara.
    PS. Sì, se mi dici il banchetto al mercato di Via Catania provo a cercare lì le piantine 🙂

    1. Grazie della visita, i timballi affrontali senza problemi , rilassata e vedrai che verranno bene, quello del Gattopardo lo devo fare anch’io e lo farò…per le piantine vanno bene tutti e due i banchi, però le piante officinali le hanno anche i banchi di verdura, io ti dicevo del mio banco dove compro la verdura e la frutta da anni, dovresti cercare il banco di Esterina, entrando da via Catania, prendi il corridoio di destra, non quello del pesce, quello prima e quando arrivi quasi all’uscita di via Pavia trovi il banco di Esteria, ma puoi chiederlo la conoscono tutti, le puoi dire che ti mando io senza problemi. Oppure se non hai tempo e vuoi fare la spesa la domenica, Esterina ha il banco al mercatino di Conca d’oro, è l’unico banco di frutta e verdura e lì ci puoi andare quando vuoi è aperto tutto il giorno…

  14. Tamara, ottima scelta 😉
    Pensa che qualche volta, non spesso a onor del vero, preparo anche io una sorta di timballo di tortellini, con quelli avanzati. E se ho del ragù li combino con quello. Però mi piace usare la frolla dolciastra, come nel Pasticcio ferrarese, perchè mi piace il contrasto di sapori. Ovvio che poi i miei (noiosi) uomini mi odiano :-)))

    1. Sì Cinzia in effetti si prepara spesso per riciclare pasta o tortellini, però preparato tutto con la sua ricetta è davvero buono, io amo i timballi di tutto di pasta oppure di verdure, così come i piacciono i tortelli, amo racchiudere sempre qualcosa, sarà una mia fissazione chissà. Il pasticcio ferrarese lo devo proprio fare, sono molto curiosa… ai miei è piaciuto e stranamente a tutti 😀

    1. Grazie cara Anna, sul bello si poteva fare di più, sul buono non credo, è strepitoso, un timballo di cui andare fieri dico la verità, felice di aver rifatto questa ricetta 😀

  15. Pregustavo tutti i colori della fetta tagliata, perché come fotografi tu nessuno mai, e invece nulla! Birbona! Questo timballo sappi che lo farò solo quando tu e solo tu fotograferai anche l’interno!

    1. Cecilia hai ragione, ho spiegato perché non ho fotografato, ma lo rifarò presto e lo fotograferò anche all’interno, ormai è andata, promesso che lo faccio 😀 grazie

  16. che meraviglia Tamara le tue preparazioni sono sempre molto belle e curate …..chissà la bontà di questo timballo, da provare assolutamente

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