Il Clafoutis un dolce semplice e di grande sapore
Il Clafoutis un dolce semplice e di grande sapore. Viene dalla Regione del Limosino, dove veniva preparato con le piccole ciliegie selvatiche, molto saporite, qui le chiamano di montagna, ma non so quanto sia vero, oppure possiamo usare le visciole, piccole, più dolci ma con un fondo di acidità. Quindi sono tornata alle ciliegie grosse e nere, ma rigorosamente con il nocciolo, il sapore che gli da la presenza del nocciolo si sente. Un leggero sentore di mandorla, leggero, appena percettibile, ma fa la differenza. La Regine del Limosino è famosa anche per le splendide porcellane, le famose Limoges. Il Clafoutis, il cui nome deriva dall’occitano clafotis, dal verbo “clafir” riempire di ciliegie e quello bisogna fare, riempire uno stampo con le ciliegie che abbimo scelto, almeno che siano belle saporite, se non abbiamo quelle di montagna almeno cerchiamo la Ferrovia o la Vignola, se utilizziamo ciliegie sciape avremo un dolce sciapo. Servono solo 3 cose per fare questo dolce ma devono essere di prima qualità.
Il clafoutis alle ciliegie è una delle versioni più famose di questo dessert, che come abbiamo detto si preparava con le piccole ciliegie selvatiche intere, dal nocciolo profumatissimo ed era il pasto dei contadini, che lo portavano con sé nelle giornate di lavoro, mentre tagliavano e raccoglievano il fieno. Oltre al clafoutis di ciliegie esistono varianti con diversi tipi di frutta, pere, mele, albicocche, pesche, prugne, anche con aggiunta di frutta secca, e prendono il nome di flaugnarde. Del clafoutis o flaugnarde esistono anche varianti salate. Una curiosità: Le signore che cucinano spesso clafoutis, vengono chiamate “clafouteuses”.[1] Wikipedia
Qui la ricetta di un altro Clafoutis, quello del Maestro Pasticcere Paolo Sacchetti della Pasticceria Nuovo Mondo di Prato, conosciuto in occasione di Eat Prato qualche anno fa, ecco il suo Clafoutis con un guscio di frolla, da provare, diverso e molto particolare.
Un’altra curiosità sulle ciliegie trovata in rete:
- L’amareno produce le amarene, caratterizzare da un colore rosso chiaro e da un sapore leggermente acido ed amarognolo;
- Il visciolo produce le visciole, che sono invece caratterizzate da un colore rosso più intenso e da un sapore leggermente acido ma molto più dolce;
- Il marasco produce i maraschi, dal sapore molto amaro e acidognolo e dal colore rosso scuro.
Ingredienti per “Il Clafoutis un dolce semplice e di grande sapore”:
- 500 g di ciliegie molto saporite, morette di Vignola o Ferrovia, con il nocciolo
- 3 uova biologiche o del contadino
- 100 g di zucchero semolato
- 60 g di farina OO passata al setaccio
- 250 g di panna fresca
- la scorza grattata di un limone bio
- i semini di una bacca di vaniglia
- teglia 26 cm, imburrata e cosparsa di zucchero
Imburrate una teglia e riempitela di ciliegie, se sono grandi la dose è precisa, sbattete con un frullino le uova con lo zucchero, aggiungete la scorza di limone, la vaniglia, un pizzico di sale e continuate a sbattere per qualche minuto, unite la farina e, una volta incorporata bene la farina facendo attenzione ai grumi, aggiungete la panna, girate bene e versate il contenuto sulle ciliegie, piano atrimenti si spostano. Spolvera con un cucchiaio di zucchero e infornate a 180 °C per 40/50 min. Gli ultimi minuti accendete il grill per farlo scurire un po’, io ho usato anche il cannello per caramellare. Mangiatelo tiepido o freddo, è buono in tutti i modi.
Io pensavo di aver sbagliato a lasciare il nocciolo invece vedo oggi che, anzi, ho aggiunto sapore. Grazie Tamara, con te c’è sempre da imparare!
Il nocciolo è determinante per il sapore, grazie Sonia 🙂