Identità Golose…una golosa intelligenza
Identità Golose…“Una golosa intelligenza” era il tema di quest’anno del più prestigioso congresso internazionale di cucina. “Cosa si chiede a uno chef? Di essere bravo. Deve essere bravo a studiare il menù, si rivolge ad un pubblico pagante per cui i piatti devono avere una logica, bravo a circondarsi di collaboratori che sappiano valorizzare il suo operato, bravo a riconoscere i proprio errori e porvi rimedio, a ingolosire chi si avvicina alla sua cucina. Lo chef di oggi deve essere intelligente”. E tutto questo, racchiuso in queste due parole di Paolo Marchi, ideatore di Identità golose, va spiegato ai ragazzi che escono dall’alberghiera.
Milano, piove, fa freddo, traffico congestionato. La volta scorsa c’era il sole, ma trovare per due volte il sole, sarebbe stato impensabile, è inverno. Siamo partite da Roma era ancora notte, sempre noi quattro Sabrina, Candida e Lalla ed io. Affrontiamo con l’attenzione che merita Identità Golose, il congresso della cucina d’autore, ideato da Paolo Marchi, che festeggia quest’anno i suoi 10 anni. Per non perdere tempo prendiamo un taxi, sono tante le cose da vedere e il tempo è poco. Via Gattamelata, Mi.Co, (Milano congressi), un edificio anonimo, niente di bello, ma funzionale. Ritiriamo il nostro pass, un bracciale rosa fucsia che ci permette di avere libero accesso nel settore stampa, saliamo al piano dell’esposizione.
I primi stand espongono piatti e tutto quello che serve per apparecchiare una tavola, oggetti in porcellana finissima, belli, piatti di varie forme adatti ad essere fotografati con le nostre creazioni culinarie, per allestire i set fotografici servono sempre nuovi piatti. Props si chiamano, tradotto, accessori di scena.
Tanta gente, pienone, non riesco a capire chi sono i partecipanti alla manifestazione gastronomica. Tanti giovani, ragazzi e ragazze, ma il biglietto d’ingresso è abbastanza caro, allora la risposta è una sola, la cucina sta facendo proseliti. Ed io sono felice.
Secondo l’Accademia Internazionale della Cucina è Massimo Bottura dell’Osteria Francescana di Modena, il miglior cuoco al mondo. La notizia arrivò durante l’edizione 2011 di Identità Golose. Bottura è la sintesi perfetta tra “tradizione, scienza e arte“, il riconoscimento che fu tra gli altri anche di Bocuse.
In Massimo Bottura si ritrovano tradizione e creatività e il suo video presentato a Identità Golose ne è la testimonianza. Bottura ha aperto il suo intervento urlando “aprite quelle porte! fate entrare tutti“, ma nella sala rossa non c’era più spazio e chi era fuori si è dovuto accontentate dell’audio. I suoi punti di forza sono il legame con la terra, l’amore per la terra, “non ho mai dimenticato da dove vengo, -dice- né ciò che ho imparato dagli artigiani e dalle tradizioni. Ho delle memorie da tramandare ai miei figli”. Continua Bottura: “le persone sono create per pensare. Le memorie appartengono a uno, nessuno e centomila. Fate squadra -continua- è importante per un lavoro intelligente”. L’amore per gli ingredienti è molto forte. E ancora nella sala Rossa: “io ho trovato la mia risposta nelle mie passioni, le vivo nella quotidianità, e le trasmetto in ciò che faccio”. Lo chef stellato ha infiammato la platea e poi ha presentato le ragazze dell’Osteria Francescana, la sua squadra, tutte donne, tutte giovani chef, e ognuna illustra il proprio piatto. Creazioni spettacolari.
L’elenco dei riconoscimenti che Massimo Bottura ha al suo attivo è lungo, ricordo solamente 3 stelle Michelin, e una medaglia d’oro dal comune di Modena, nel 2011, e tanti altri. Dopo il terremoto che ha colpito Modena e l’Emilia Romagna nel 2012, distruggendo migliaia di forme di parmigiano e mettendo in ginocchio una florida e dignitosa economia, Bottura ha partecipato a eventi di sostegno ai produttori. Qui sotto le creazioni delle ragazze dell’Osteria Francescana.
E’ stata poi la volta della cucina Thai. Mai assaggiata, è una cucina difficile da trovare, sono rimasta molto colpita dall’enormità di ingredienti presenti in un piatto, un’armonia di sapori e ogni ingrediente viene percepito, non si mischiano, si sentono uno per uno, molto piccante ma gradevole, ho visto per la prima volta le piccole melanzane thai, grandi come un pisello e il curry rosso, non sapevo della sua esistenza, il tutto abbracciato dal latte di cocco. Ottima, mi piacerebbe provare a ricreare almeno un piatto.
Arriviamo così da Berlucchi e un bicchiere di bollicine è gradevole dopo tanto chili. Lo spazio Berlucchi è molto raffinato, bello da vedere e tanta professionalità nelle persone che sono presenti. Il Berlucchi ha accompagnato molte date importanti della mia vita.
Espositori di eccellenze delle varie regioni italiane, il grana padano, i ravioli, Divine creazioni, ripieni di ricotta e tanti dolcetti, belli da vedere e ottimi.
Siamo arrivati a fine giornata, si riparte per Roma, piove ancora e il traffico è congestionato ancora di più. Verso la stazione con tante immagini in testa e tante notizie da scrivere. E’ stata una bella, anche se un po’ caotica esperienza. Bisogna fare l’abitudine a manifestazioni così imponenti, però vedere gli chef stellati a pochi metri di distanza, sentirli parlare di cose che fanno parte della tua vita ti riempie di gioia, non sei lì solo per resocontare, sei lì perché condividi una passione: la cucina.
E’ stata proprio una bella giornata…vista da qui! Stare li, sarà stata la stanchezza e la poca dimestichezza, ci è sembrato caotico. La tua sintesi è stata migliore della manifestazione stessa!
grazie Sabrina, io non ho il dono della sintesi, come stavo dicendo a Lalla, avrei scritto ancora ma non è un quotidiano e un settimanale…
Bellissimo racconto Tamara, grazie perché non ci sono potuta venire e così vedo con i tuoi occhi quello che mi sono persa…lo condivido volentieri!
ciao
chiara
grazie Chiara, se riesco a trasmettere le mie emozioni sono felice, è stata una bella manifestazione, non ero preparata, pensavo fosse più piccola, vedere tutti i grandi chef mi ha davvero emozionata, il grande Massimo Bottura…ho visto cose molto belle…un abbraccio
Senti….si legge con piacere ed in un lampo. Bel resoconto davvero!
Giornata da ricordare
Un bacio
grazie Lalla, da ricordare sicuramente…