Giallo e piccante, il mio Riso Pilaf
Giallo e piccante, il mio Riso Pilaf. La parola pilaf indica un sistema di cottura del riso, attraverso tale cottura si ottiene un composto con chicchi sgranati. Il termine “pílaf” deriva dal turco pilâv, a sua volta derivato dal persiano pilau.
La ricetta prevede la cottura al forno del riso in un contenitore coperto, mediante l’aggiunta di una quantità giusta di brodo, preventivamente insaporito con cipolla tritata e rosolata nel burro. Molti sono i modi di insaporire il riso, nelle varie regioni in cui si cucina questo piatto, in India e Medio Oriente, come l’aggiunta di chiodi di garofano o di cannella. L’uso del riso qualità basmati indica l’origine indiana del piatto.
Il riso pilaf nei paesi arabi viene servito come accompagnamento a ricette di carne o pesce. Nella cucina occidentale, il riso pilaf viene utilizzato come piatto leggero, anche in caso di dieta.
Come per l’altra ricetta, troverete ampia documentazione anche su questo tipo di cottura nel blog vincitore che ha scelto di partecipare con il riso e alcuni tipi di cotture: acquavivachescorre.
con questa ricetta partecipo all’MTChallenge n.41 che trovate qui
Pensavo di sapere molto sul riso fino a che non ho letto tutto quello che è stato scritto in questi giorni, io sono più portata verso i risotti, una cottura forse più facile, più adatta ai risi che crescono in Italia, non lo so forse sto dicendo una stupidaggine ma è la cottura (anche questa per assorbimento) che sento più vicina. Certo il riso è l’ingrediente che troviamo in ogni parte del mondo, ha sfamato e sfama milioni di esseri umani. Il capo delegazione Vietnamita a Parigi durante i negoziati per porre fine a quella vergognosa guerra, alla domanda del giornalista su quello che mangiavano vivendo a Parigi in ambasciata, rispose: una tazza di riso bianco al giorno come tutto il popolo vietnamita. E il riso entro anche nei negoziati di Parigi.
I risi che vengono utilizzati per questa ricetta sono il basmati, riso a chicco lungo, o il parboiled, io ho usato un semiintegrale biologico per la sua tenuta in cottura, spero che questo non mi penalizzi, altrimenti avrò ben due ricette fuori concorso.
Andiamo alla mia semplice ricetta: Giallo e piccante, il mio Riso Pilaf.
Ingredienti per due persone, Giallo e piccante, il mio Riso Pilaf:
- 200 grammi di riso semintegrale
- 400 grammi di brodo vegetale, il liquido, acqua o brodo, deve essere il doppio del riso, (fatto precedentemente con poche verdure, carota, sedano, cipolla)
- 50 grammi di burro
- 1 cipolla bianca piccola
- 1 cucchiaio grande colmo di curry
- 1 cucchiaino di paprika
- 1 cucchiaino di sale se serve
Prendete una pirofila da forno e ponetela sul gas a fuoco basso, metteteci 3/4 dei 50 grammi di burro e fatelo fondere, aggiungete la cipolla e appena comincia a sfrigolare calate il vostro riso, fatelo impregnare bene di burro e quando il riso sarà diventato trasperente aggiungete il brodo vegetale bollente e subito dopo le due spezie. Mescolate bene per far arrivare le spezie dappertutto e a questo punto coprite con della carta stagnola.
Infornate per 15 minuti a 180°C, il riso sarà cotto e i chicchi sgranati e al dente, ottimo per accompagnare pollo in vari modi e anche pesce, io lo mangio così, da solo perché mi fa impazzire.
perfetto il post, perfetta la ricetta, perfetta pure l’aderenza al regolamento… cosa chiederti di più?! Solo di assaggiare il tuo profumatissimo pilaf!
Grazie Annalena, grazie tantissime, sono proprio felice, io metterò in fila i tuoi risi e li proverò tutti e ti posso dire che ho imparato tante cose, la prossima torta la farò sicuramente seguendo i tuoi consigli…baci
Un piatto cara davvero appetitoso e profumatissimo e poi piccante al punto giusto!!Un bacione,Imma
Curry e paprika, ci credi che potrei vivere utilizzando solo queste spezie!? Le adoro. E adoro anche la tua versione di riso pilav, complimenti!
:*
Chiara anche io le metto dappertutto, soprattutto il curry lo metto anche sull’insalata, drogata persa 😉
la citazione che apre il tuo post colloca il riso in una prospettiva ancora diversa, nelle moltissime da cui è stato inquadrato in questo mese- ed è quella più toccante, più commovente, più vera. Il riso come fonte di sostentamento di culture millenarie, il riso come simbolo di identità-di popolo, di tradizione. di storia- il riso come elemento di una negoziazione che sposta la sua attenzione dalle stanze del potere a quelle di chi soffre e tribola e muore. Non so quale altra ricetta sarebbe potuta essere più appropriata di quella che hai scelto, che prolunga le emozioni suscitate dal tuo post e lo fa con la forza dirompente della sua semplicità.
Grazie davvero.
mi sono commossa…