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Erbe e legumi nei miei ravioli

Erbe E Legumi Nei Miei Ravioli

La mia bella regione, la Toscana e la zona dove sono nata, la Maremma offrono una miscellanea di erbe in tutte le stagioni ed io ho avuto buona scuola con nonna e mamma esperte cercatrici di erbe.  Oggi andare a cercare erbe si chiama “foraging” foraggiamento, mia nonna  non lo sapeva ma ha fatto “foraging” per anni, era la sua passione, a casa mia anche il ginepro si raccoglieva rigorosamente nei boschi, mai comprato, per non parlare del bellissimo rosmarino con i suoi delicati fiorellini lilla, e tante altre come l’ortica con cui faccio dei risotti meravigliosi e la borragine altro dono dei nostri prati, e ancora il timo, la salvia, il lentisco, l’alloro e il corbezzolo o come si chiama in maremma “albatro” e i frutti arbatrelle e quante scorpacciate nei boschi, quanto erano buone… insomma le nostre erbe sono tante e ognuna ci regala un sapore diverso.

ravioli con legumi e erbe

Dentro a questi ravioli c’è tutta la macchia mediterranea,  le erbe sono nell’impasto e dentro ai ravioli, mai tortello fu più buono, tra la farina,  mediterranea e gli ingredienti  il risultato è un tortello ricco di sapori antichi, sapori che ho conosciuto nella mia vita e che cerco di riproporre ai miei figli con una cucina semplice. Con questa ricetta partecipo al contest “La macchia nel piatto” .

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La Macchia nel Piatto è l’ultimo contest AIFB, legato alla manifestazione GENIUS LOCI – LA TERRA E’ VIVA che si svolgerà a Castagneto Carducci dall’8 al 10 maggio 2015, organizzato da La Strada del Vino e dell’Olio della Costa degli Etruschi e il Comune di Castagneto Carducci.

La mia farina preferita per preparazioni  particolari è la Senatore Cappelli. Su questa farina, sul grano, su colui che gli dette il nome e il genetista Strampelli che ottenne queste spighe incrociandole con una spiga nord-africana Jenah Rhetifah, ho scritto fiumi di parole e potete trovare qui una sintesi. La Senatore Cappelli è una di famiglia e come una di famiglia la tratto, la amo perché so che non mi deluderà mai, con lei posso fare di tutto, posso provare le cose più strane e il risultato sarà sempre perfetto, e il sapore ottimo, per non parlare della digeribilità e poi è solo biologica e questa volta mi ha consentito di reggere un impasto con dentro erbe di vario tipo che ho messo dentro per fare la mia sfoglia.

ravioli con farina senatore cappelli con legumi

Ingredienti per la sfoglia:

  • 300 g di farina Senatore Cappelli
  • acqua qb con dentro un cucchiaino di sale fino
  • 1 cucchiaio il olio, quello buono
  • 1 cucchiaio grande di foglioline di timo, lavate e asciugate alla perfezione
  • la salvia e l’alloro li ho essiccati e ridotti in polvere e ho aggiunto la polvere

Mettete la farina nella ciotola della planetaria, cominciate a impastare aggiungendo l’acqua tiepida con il sale, unite anche l’olio e continuate ad impastare fino a che non avrete una massa omogenea di media morbidezza. Quando sarà pronto avvolgetelo nella pellicola e lasciatelo riposare.

per farcire i ravioli:

  • 50 g di ceci
  • 50 g di fagioli borlotti
  • 50 g di fagioli cannellini
  • 50 g di fagioli rossi
  • 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
  • foglie di alloro
  • bacche di ginepro
  • 2 spicchi di aglio
  • 1 cipollina
  • sedano e carota e qualche rametto di timo
  • sale qb

Mettete a bagno i legumi per 8 ore e poi lessateli separatamente con una foglia di alloro e qualche bacca di ginepro nell’acqua. Preparate quindi un leggero soffritto di aglio, cipolla, sedano e carota, aggiungete un cucchiaio di concentrato di pomodoro. Unite i legumi con un po’ di acqua di cottura e fate cuocere per almeno 15 minuti.

Prendete una parte di legumi e riduceteli in crema con il minipimer aggiungendo un cucchiaio di olio e del sale se serve. Questa sarà la crema cui appoggerete i vostri ravioli per servirli in tavola.

Riprendete la vostra sfoglia, tiratela ma non dovrà essere troppo fina perché si potrebbe rompere. Fate i vostri ravioli mettendo un cucchiaio di legumi sulla pasta e appoggiando sopra altra pasta, chiudeteli bene con lo stampo o con la forchetta. Mettete al fuoco una pentola d’acqua con un cucchiaio di sale e quando l’acqua bollirà aggiungete i ravioli, fate cuocere alcuni minuti e trasferiteli nei piatti su cui avrete aggiungo alcune cucchiaiate di crema di legumi. Mettete anche qualche cucchiaita di olio, sempre quello buono in una padellina con un paio di spicchi di aglio e qualche rametto di timo, fate scaldare e insaporire e versatelo sui ravioli direttamente nei piatti.

rvioli senatore cappelli con legumi

 

 

 

 

ravioli con farina senatore cappelli con legumi

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Questo articolo ha 6 commenti
    1. grazie Michela, è importante che trasmettiamo ai nostri figli l’amore per queste cose, se le ricorderanno tutta la vita, io ricordo i consigli di nonna e di mamma e riconosoc molte erbe…purtroppo adesso trasmettono l’amore per la nutella, è triste…un abbraccio

  1. Questo Contest è davvero splendido ed è riuscito a tirare fuori il meglio di ognuno di voi, in particolare il legame con il proprio territorio e l’eredità che le radici lasciano anche a chi si allontana per il resto della vita. E la tua terra c’è, eccome in questo piatto. Nella sua rusticità, schiettezza, nei profumi e nelle linee essenziali. Il raviolo che della Maremma è un simbolo, rivisto con i tuoi occhi diventa poesia.
    Un abbraccio e in bocca a lupo. Pat

    1. grazie Patty, hai ragione, il legame con la propria terra, specialmente una terra dura e avvolgente come la Maremma non si allenta mai e i suoi sapori e i profumi ti “rincorrono” sempre…ed è piacevole, sono fiera e felice di farne parte, per questo contest ho visto ricette splendide… baci

  2. Mai vista una cosa del genere, ravioli con i legumi e che ravioli! Una farina storica e i profumi delle erbe. La foto sa di ciò che racconti. Bella proprio. complimenti!

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