skip to Main Content

Culotte rosé…al ristorante La Palmerie

Culotte Rosé…al Ristorante La Palmerie

Culotte rosé…al ristorante La Palmerie. Volevo mettere un segno rosa nel mio blog per ricordare l’importanza di questa campagna, così mi è tornato in mente questo piatto molto coreografico che si mangiava in un piccolo ristorante che si trovava in una traversa di via dei Serpenti, La Palmerie si chiamava e forse chi è di Roma se lo ricorda, andava molto di moda negli anni ’80 poi ha chiuso, servivano dei piatti molto particolari e cucinati anche bene. Per la culotte rosé l’ingrediente principe sono le rape rosse. Andavamo spesso alle Palmerie, eravamo giovani ma ci piaceva la bella vita, non passavamo le nostre serate per strada con un pezzo di pizza in mano. E i ristoranti del centro storico di Roma li conoscevamo un po’ tutti.

Ingredienti Culotte rosé…al ristorante La Palmerie

  • 2 rape rosse (io ho preso quelle già cotte, ma se ho tempo le cuocio)
  • 500 grammi di farina per fare la pasta
  • olio
  • sale
  • panna
  • burro

Ho fatto a pezzetti le rape, le ho frullate con il minipimer e poi le ho passate al setaccio per fare una purea finissima che poi ho aggiunto (la metà) alla farina per fare la pasta, insieme all’olio (un cucchiaio) e al sale (un cucchiaino). Per fare la pasta rosa ho aggiunto, mentre la macchina impastava, anche dell’acqua, perché è una pasta senza uova, e quando è arrivata alla giusta consistenza ho smesso di impastare, ho messo la pasta in frigorifero, avvolta nella pellicola, per riposarsi un paio d’ore. Quando l’ho ripresa ho tirato delle strisce corte e poi le ho tagliate come delle larghe pappardelle. Nel frattempo ho messo l’altra rapa con un pezzetto di burro in una padella con bordi alti, l’ho fatta insaporire e poi ci ho versato della panna, ho fatto scaldare poco e quando la pasta era cotta l’ho ripassata nella padella con il sugo rosa, ho fatto caramellare nel burro alcune striscette di rapa rossa e le ho messe sopra come guarnizione.

Pubblicando questa ricetta ho trovato la cuoca che in quegli anni stava al ristorante La Palmerie e che aveva creato questa ricetta, poi ci siamo anche incontrate, lei aveva chiesto alla rete dei grani di kefir e io li avevo in quel momento quindi ci siamo messe d’accordo ed è venuta a prenderli a casa mia. Le ho dato anche il lievito madre e l’ho avviata alla nobile arte della panificazione, con scarsi risultati, nonostante fosse una cuoca. Si è offesa a morte dopo aver letto questa frase, ma non siamo capaci di fare tutto.
Print Friendly, PDF & Email
Questo articolo ha 22 commenti
    1. Ti ringrazio di avermi ricordato il mio piatto preferito dell’ epoca…le culotte rosé. Bellissimo periodo trascorso…con i miei più cari amici.
      Poco tempo fa’ ne abbiamo riparlato….

      1. Ciao Silvia, era anche il mio piatto preferito, e per quel motivo sono riuscita a rifarlo uguale e poi il destino ha voluto che incontrassi la cuoca che in quegli anni stava proprio alle Palmerie e fu lei a dirmi che era la ricetta giusta. Sono stati anni molto belli, impegnativi ma belli e li ricordo con grande affetto e grande emozione, lo sai che ho trovato un sacco di gente che leggendo questa ricetta si è ricordata della Palmerie? Un ristorantino azzeccato, ho deciso di rifare il piatto e fotografarlo bene, ha bisogno di una bella presentazione, grazie 🙂
        p.s. sta uscendo un mio libro, se ti interessa, buona serata

  1. Buongiorno! Vediamo se stamattina riesco a farti i complimenti per questa delicatissima e originale ricetta! Sembra davvero deliziosa e tu sempre bravissima!
    Un abbraccio e buon fine settimana!

  2. Il tuo blog ha attirato la nostra attenzione per la qualita delle sue ricette.
    Saremmo felici se lo registrassi su Ptitchef.com in modo da poterlo indicizzare.

    Ptitchef e un sito che fa riferimento ai migliori siti di cucina del
    Web. Centinaia di blog sono gia iscritti ed utilizzano Ptitchef per
    farsi conoscere.

    Per effettuare l’iscrizione su Ptitchef, bisogna andare su
    http://it.petitchef.com/?obj=front&action=site_ajout_form oppure su
    http://it.petitchef.com e cliccare su “Inserisci il tuo blog – sito”
    nella barra in alto.

    Ti inviamo i nostri migliori saluti

    Vincent
    Petitchef.com

  3. non conoscevo questa ricetta, particolarissima e con una nota romantica nel colore; non conoscevo nemmeno il ristorante, un bacione

    p.s. per FB ho di nuovo l’account ma posso scrivere solo sulla mia bacheca, però riesco a leggere tutti voi, condividere e votare. Un bacione

      1. Ciao, no la ricetta me la sono inventata ripensanfo e ricordando i sapori, non è un piatto difficile. Poi per una serie di circostanze ho conosciuto la cuoca che all’epoca aveva creato la ricetta e mi disse che era proprio quella che io avevo ricreato, chissà? Grazie

  4. Sono quasi 30 anni che faccio questo piatto per me e la mia famiglia ed è quello che preferisco in assoluto,un sapore particolare che non si dimentica!!!

    1. Hai ragione, io lo ricordo sempre con grande piacere tanto che solo a memoria sono riuscita a rifarlo e vuoi sapere una cosa stupenda? La prima volta che lo feci mi contattò quella che lo aveva creato alla Palmerie, la cuoca e mi disse che lo avevo rifatto identico, poi siamo entrate in confidenza e ci siamo incontrate, io le detti i fermenti lattici per lo yogurt che all’epoca coltivavo. Era una signora in l’ha con gli anni ma molto in gamba, è un piatto che non dimenticherò mai, e poi ero giovane e questo conta, grazie di aver commentato, spero che ti piacciano anche le altre mie ricette e che tu torni a trovarmi. Saluti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Back To Top