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Cucina Toscana: Torta co’ Bischeri

Cucina Toscana: Torta Co’ Bischeri
Passata l’estate, bene, male, calda, fresca, bagnata, secca, ognuno ha avuto la sua e siamo arrivati a settembre. La mia estate è stata all’insegna della Finlandia e non mi sono annoiata di certo, ho avuto un gran da fare, ma anche quella è passata, devo dire che è stato un po’ faticoso, colpa il gran caldo, la mia ricetta aveva 6 ore di forno e il la cucina sembrava l’antro di lucifero, però è andata ed è andata bene, 44 ricette per un Paese poco conosciuto con quello non sono poche. sono contenta. Bene adesso pensiamo alla nostra torta coi bischeri. Essendo toscana, non è per me una novità, la torta co’ bischeri è un dolce molto antico riportato da libri di cucina molto stimati ed era in lista d’attesa con tante altre ricette toscane che sto rifacendo, avendo una passione per la cucina di casa mia, della mia regione. Si narra (Righi Parenti) che fu la torta co’ bischeri ” a causare “quell’intasamento di budella” che per poco non mandò all’altro mondo Lord Bayron, durante il suo soggiorno pisano. E’ sempre il Parenti a scrivere che questa ricetta risale al tempo delle fiabe. Pare che una fata abbia avuto l’idea di inventare una torta che non avesse uguali  al mondo…e nacque la torta co’ bischeri.  I bischeri sono le chiavi per tirare le corde degli strumenti musicali e bischero in Toscana ha anche un altro significato, vuole dire, grullo, sciorno, citrullo, becco invece si dice di una cosa appuntita e non solo.

Ingredienti per la Torta co’ bischeri:

per la pasta frolla:

  • 300 grammi di farina 0
  • 150 grammi di burro
  • 120 grammi di zucchero
  • 1 uovo intero più 1 tuorlo
  • 1 pizzico di carbonato d’ammonio da aggiungere alla  farina

Preparare la pasta frolla unendo farina, zucchero, burro e per ultime le uova, profumate la pasta con buccia di limone grattata, lavorare velocemente e mettere in frigo a riposare.

per il ripieno:

  • 150 ml di latte
  • 80 grammi di riso
  • 120 grammi di zucchero
  • 60 grammi di pinoli
  • 100 grammi di candidi cedro e arancia tagliati a dadini
  • 2 uova sbattute
  • la buccia grattata di un arancio
  • 80 grammi di cioccolato fondente grattugiato
  • profumare con altro liquore dolce, io avevo del limoncello mio

Riprendere la pasta frolla e dividerla per fare due dischi uno grande e uno più piccolo, ma non troppo, da usare come copertura, stendere la frolla in una tortiera foderata di carta forno, versare

l’impasto, livellarlo e coprirlo con l’altro disco, fare in modo che l’altro disco abbia dei bordi abbondanti e questi bordi tirateli su come dei becchi, anzi come dei merli di una torre. Far cuocere a 200 gradi, se si colora troppo portate il calore a 180, all’incirca 40 minuti, comunque fino a doratura della torta.

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Questo articolo ha 0 commenti
  1. Buongiorno Tamara, ben ritrovata!
    Eccoci qui, settembre è arrivato e con esso è tornato anche il nostro amato appuntamento mensile nella grande e ospitale cucina della briosa Cuochina!
    Anna e Ornella ti ringraziano di cuore per aver preparato una bellissima versione della Torta co’ bischeri e ti aspettano il 6 di ottobre per impastare con loro un delizioso lievitato: Pane allo zafferano di Euan.
    Un caloroso abbraccio e a presto

    Cuochina, Anna e Ornella

    1. grazie Donatella, mi piace andare a cercare notizie sul piatto che faccio, io scriverei anche di più ma poi divento noiosa, però la torta è stupenda, pesante da morire, ma ottima, è una torta invernale…un abbraccio

    1. sì la versione che ho preso da un vecchio libro di ricette toscane ha la copertura, non è aperta come le crostate, sai da una famiglia all’altra anche le ricette cambiano…

  2. Interessante la tua versione “chiusa”. Questo è il bello della cucina che le ricette cambiano da casa in casa anche se sono della stessa regione.
    Un caro saluto.

  3. Ciao Tamara!
    Anch’ io l’ ho preparata in agosto, un giorno che come se lo facesse apposta, faceva un caldo tropicale. Credo che la sua preparazione sarà vieppiù facile d’ inverno!
    Molto interessante la tua versione chiusa, proverò a farla anche così!
    Baci!

  4. Mi permetto di fare un piccolo appunto al tuo blog:sai scrivere molto bene e sicuramente cucini anche meglio,ma nn capisco perche’ dire “un pezzo di MAREMMA”quando parli di Pistoia,Prato….questa nn e’TERRA DI MAREMMA” e’ Toscana in generale…nn credi???Scusami ma sai io sono molto orgogliosa della Mia MAREMMA e nn voglio che si confonda con altre localita’che nn ne fanno
    parte….

    1. Per prima cosa ti spiego che il nome del blog non deve essere necessariamente legato alle ricette, non c’entra nulla, per cui ognuno può chiamare il proprio blog, come preferisce. Scrivo molto bene, grazie; cucino molto bene, grazie e ho anche molta pazienza. Sono maremmana e sono toscana, di conseguenza “un pezzo della mia maremma” è la mia cucina e nel mio blog ci sono cucine di tutto il mondo, forse non le hai viste, c’è la Finlandia e c’è la Grecia, come la Francia, la Bulgaria e fra poco ci sarà il mondo intero ed io sarò sempre “un pezzo della mia maremma”, e sarò sempre contenta di averti se vorrai venire a trovarmi…ciao e buona serata

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