Cozze ripiene alla mia maniera
Cozze ripiene alla mia maniera. Da piccola mangiavo le cozze crude o cotte senza problemi. La domenica, ricordo, si andava a Castiglione della Pescaia ad aspettare i pescherecci che tornavano carichi di pesce e sul molo le bancarelle esponevano il pesce migliore e grandi cesti di cozze. Impossibile non mangiarle appena pescate sugli scogli poco prima di rientrare, belle, nere e lucide. Le aprivano al momento e (so che i puristi non approveranno) dopo una spruzzata di limone finivano in bocca, che buone quante ne mangiavamo io e babbo, noi due eravamo i mangiatori di cozze, noi eravamo quelli strani ci piacevano i cibi particolari, i formaggi che puzzavano come il Gorgonzola, il Caprice des dieux, il Camembert, il Roquefort, e dovevano essere molto stagionati, si dovevano sentire i loro profumi, e con il pane toscano di Baccinello cotto a legna non vi descrivo il loro sapore. Sono andata avanti anni a mangiare cozze crude fino a che un anno, 28 anni fa sempre al mare, una bellissima giornata, una pasto luculliano e dopo una spaventosa colica, sono stata malissimo. Passano i giorni e passa tutto, e io compro di nuovo le cozze e faccio una splendida ‘mpepata, mio marito ha una passione per le cozze quindi ne mangiamo tante tutti e due e io ancora una volta sto male. Dopo qualche giorno scopro di aspettare un Alfredino e che il mio fisico non tollerava più le cozze, per farla breve, due gravidanze che mi hanno fatto scoprire che al mio fisico un aumento del bhcg scatenava una intolleranza alle cozze, tanto è che la seconda gravidanza l’ho scoperta dopo una cena a base di pesce dove erano presenti le cozze. Sono passati 28 anni e ho ricominciato a mangiare le cozze da un anno circa, prima non potevo neppure sentire l’odore, le preparavo per mio marito ma stavo male solo a cucinarle, adesso è sicuro che incinta non ci posso rimanere per vari motivi quindi mi devo rifare di tutti gli anni in cui non le ho potute mangiare. Preparatevi farò qualche ricetta, intanto oggi vi lascio le cozze ripiene, una ricetta un po’ mista, c’è la mortadella come la ricetta pugliese, ma non c’è la carne, ci sono le erbe, c’è il pane bagnato nell’acqua e non nel latte, c’è il parmigiano che le rende delicate e tanto prezzemolo, menta e poco origano. Andiamo a vedere
Ingredienti per Cozze ripiene alla mia maniera:
- 500 g di cozze di media grandezza, le italiane sono più piccole, le spagnole più grandi
- mezza bottiglia di passata di pomodoro di buona qualità
- 2 spicchi di aglio
- un bel mazzetto di prezzemolo fresco, menta e origano
- una fetta di pane alta 2 cm senza crosta bagnato nell’acqua e strizzato molto bene
- 1 fetta di mortadella di 100 g circa
- 3 cucchiai di parmigiano reggiano
- 1 uovo
- sale pochissimo e pepe
- filo da cucina o spago
Pulite le cozze togliendo tutti i filamenti e le incrostazioni esterne, lavatele bene (io le ho tenute a bagno un’ora in acqua salata), poi mettetele in una padella con il coperchio e fatele aprire a fuoco moderano, un paio di minuti basteranno. Filtrate il liquido che rilasceranno e tenetelo da parte.
Mettete in una padella 2 cucchiai di olio e uno spicchio di aglio, appena sfrigola aggiungete la passata di pomodoro, mezza bottiglia e fatela cuocere senza farla ritirare troppo, deve rimanere liquida, aggiungete poco sale.
Lavate e tagliate finemente il prezzemolo e la mortadella, mette tutto in una ciotola insieme al parmigiano, pochissimo sale, pepe, un pezzettino di aglio, il pane strizzato molto bene, le erbette e l’uovo, impastate tutto con le mani così riuscite ad amalgamare meglio.
Riprendete le cozze farcitele una per una con un po’ di impasto, chiudetele con del filo o dello spago e mettetele nel sugo. Fatele cuocere per 20 minuti circa, se il sugo si dovesse ritirare troppo aggiungete poca acqua calda, deve rimanere lento.
Togliete il filo, apritele e mangiatele, sono una delle ricette più buone in queste calde giornate.
Qualche anno fa una signora di La Spezia mi ha insegnato a riempirle quando sono crude; vanno aperte con un coltellino maneggevole inserendolo dal lato più dritto, la valva rimane su entrambe le metà del guscio e all’interno viene inserito il ripieno con gli stessi ingredienti, si dispongono poi nel pomodoro precedentemente insaporito, non è necessario legarle. E’ un po laborioso ma sono squisite!
Fiorella, mi era stato suggerito anche da un’altra amica di aprirle così, però ho paura che sia ancora più lungo e poi penso che mi taglierei di sicuro, magari la prossima volta ci provo, però non le ricordavo così buone, erano anni che non le facevo 😉 grazie