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Cinghiale in salmì su polenta taragna

Cinghiale In Salmì Su Polenta Taragna
Cinghiale in salmì su polenta taragna. Maremma terra di cacciatori e di piatti di cacciagione cucinati ad arte, quindi ho imparato molto presto a cucinare la caccia, mamma era molto brava, riusciva a far diventare gustose anche le folaghe che notoriamente hanno un forte sapore di pesce in quanto vivono e mangiano nelle zone umide della Maremma, la palude. Quindi terra di cacciatori per passione e per necessità, babbo andava a caccia e la nostra casa era sempre frequentata da amici che amavano i piatti cucinati da mamma e il cinghiale era uno dei più quotati. E’ una carne ottima se saputa cucinare altrimenti è dura e tigliosa, necessita di una buona frollatura e di una marinatura fatta a regola d’arte. Quindi un salmì e per completare l’opera al salmì abbiamo affiancato una polenta taragna, ultima prima della bella stagione, un binomio perfetto.
La polenta taragna gentilmente offerta dal pastificio di Chiavenna Moro sono anni che conosco e uso questi prodotti, i loro pizzoccheri li trovo ottimi e quando non li faccio io, sempre con la loro farina di segale, preparo quelli fatti da Moro, a matassina o a lasagnette e poi li preparo con la ricetta dei famosi pizzoccheri dell’Accademia di Teglio.
Come prima cosa andiamo a preparare il nostro cinghiale, e si parte dalla marinatura.

 

 

 

Ingredienti Cinghiale in salmì su polenta taragna:

marinatura per ogni chilo di carne:

  • 3/4 di litro di vino rosso corposo – io Montepulciano d’Abruzzo
  • 1 bicchiere di olio
  • 1 cucchiaio di bacche di ginepro
  • 3 cipolle, 1 carota, 1 gambo di sedano, 3 gambi di prezzemolo, 2 foglie di alloro,1 rametto di timo
  • noce moscata
  • sale, pepe
  • 50 g di burro

Lavate accuratamente il cinghiale e taglietelo a cubetti di 3×3, tagliate tutte le verdure, sempre a pezzetti piccoli, metteteli in un recipiente di terracotta, unite il cinghiale e copritelo con il vino rosso e l’olio, girate a lungo, mettete il coperchio e passate in frigo per 12 ore.

Passate le 12 ore, prendete un tegame, sempre di coccio, metteteci un pezzo di burro, tagliate una carota e una cipolla e fatele rosolare nel burro, dopodiché tirate fuori dalla marinata i pezzi di cinghiale, asciugateli e metteteli nel tegame per farli rosolare, quando saranno rosolati versateci dentro tutta la marinata, fate prendere il bollore, coprite, abbassate la fiamma e fate cuocere per circa due ore. Quando, assaggiandolo, sentite che è tenero tirate fuori tutti i pezzetti di carne, appoggiateli su un piatto  di portata, mettete la marinata in un passaverdure e passatela. Toglietelo dal fuoco e tenetelo al caldo.

Per la polenta taragna.

  • 500 g di farina di mais e di grano saraceno del pastificio Moro di Chiavenna   
  • 2 l di acqua
  • 1 pugno di sale

Mettete l’acqua in una pentola meglio se antiaderente, quando sta per bollire aggiungete il sale e poi la farina girandola bene con una frusta, fatela cuocere 45 minuti girandola di tanto in tanto, una volta pronta componete il piatto mettendo la polenta e sopra il cinghiale.

 

       

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Questo articolo ha 12 commenti
  1. Un salmì perfetto cara Tamara e sicuramente gustosissimo fa venire l’acquolina in bocca anche a me che non mangio nessun tipo di selvaggina!! Un abbraccio e buona giornata!

  2. Quanto mi piace il cinghiale in salmì!! Ottimo!!
    Non amo particolarmente la carne, ma questo mi piace molto…
    e poi, una toscana che non ama la carne??
    E’ l’unica cosa che mangerei arrivata dalle tue parti!!!
    Ora sto provando a fare il tonno di maiale del Chianti… spero di non fare pasticci!

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