Cinghiale in salmì su polenta taragna
La polenta taragna gentilmente offerta dal pastificio di Chiavenna Moro sono anni che conosco e uso questi prodotti, i loro pizzoccheri li trovo ottimi e quando non li faccio io, sempre con la loro farina di segale, preparo quelli fatti da Moro, a matassina o a lasagnette e poi li preparo con la ricetta dei famosi pizzoccheri dell’Accademia di Teglio.
Come prima cosa andiamo a preparare il nostro cinghiale, e si parte dalla marinatura.
Ingredienti Cinghiale in salmì su polenta taragna:
marinatura per ogni chilo di carne:
- 3/4 di litro di vino rosso corposo – io Montepulciano d’Abruzzo
- 1 bicchiere di olio
- 1 cucchiaio di bacche di ginepro
- 3 cipolle, 1 carota, 1 gambo di sedano, 3 gambi di prezzemolo, 2 foglie di alloro,1 rametto di timo
- noce moscata
- sale, pepe
- 50 g di burro
Lavate accuratamente il cinghiale e taglietelo a cubetti di 3×3, tagliate tutte le verdure, sempre a pezzetti piccoli, metteteli in un recipiente di terracotta, unite il cinghiale e copritelo con il vino rosso e l’olio, girate a lungo, mettete il coperchio e passate in frigo per 12 ore.
Passate le 12 ore, prendete un tegame, sempre di coccio, metteteci un pezzo di burro, tagliate una carota e una cipolla e fatele rosolare nel burro, dopodiché tirate fuori dalla marinata i pezzi di cinghiale, asciugateli e metteteli nel tegame per farli rosolare, quando saranno rosolati versateci dentro tutta la marinata, fate prendere il bollore, coprite, abbassate la fiamma e fate cuocere per circa due ore. Quando, assaggiandolo, sentite che è tenero tirate fuori tutti i pezzetti di carne, appoggiateli su un piatto di portata, mettete la marinata in un passaverdure e passatela. Toglietelo dal fuoco e tenetelo al caldo.
Per la polenta taragna.
- 500 g di farina di mais e di grano saraceno del pastificio Moro di Chiavenna
- 2 l di acqua
- 1 pugno di sale
Mettete l’acqua in una pentola meglio se antiaderente, quando sta per bollire aggiungete il sale e poi la farina girandola bene con una frusta, fatela cuocere 45 minuti girandola di tanto in tanto, una volta pronta componete il piatto mettendo la polenta e sopra il cinghiale.
Un salmì perfetto cara Tamara e sicuramente gustosissimo fa venire l’acquolina in bocca anche a me che non mangio nessun tipo di selvaggina!! Un abbraccio e buona giornata!
lo mangerei volentieri per pranzo…posso una porzione??? bravissima!
Quanto mi piace il cinghiale in salmì!! Ottimo!!
Non amo particolarmente la carne, ma questo mi piace molto…
e poi, una toscana che non ama la carne??
E’ l’unica cosa che mangerei arrivata dalle tue parti!!!
Ora sto provando a fare il tonno di maiale del Chianti… spero di non fare pasticci!
che buono…mi fa una rabbia non poterlo fare…
è difficilissimo qui trovare il cinghiale..uffa!
bravissima!!
baci
Enza
@Ornella neppure io la mangio la selvaggina!!! l’ho solo fatto ed assaggiato….
@Raffy…accomodati, ben volentieri…
Tery, sono una toscana anomala, amo le verdure! ti seguirò per vedere la ricetta che stai per fare, anche quella è buona…ciao carissima
Enza non hai un supermercato Coop vicino? loro sono sempre forniti di cacciagione…grazie della visita…un abbraccio
buonissimo il cinghiale! poi è maremmano come noi!
grazie carissima…io non amo molto la carne, ma questo è particolare……
ho trovato questa ricetta domani lo faccio e poi ti dico
Ottimo e l’aggiunta del cioccolato è perfetta
Daniele in maremma si mette il cioccolato amaro anzi meglio il cacao e non è sbagliato, ci sta benissimo, è una ricetta non un’invenzione, grazie comunque