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Cheesecake ai frutti di bosco, quello di N.Y.

Cheesecake Ai Frutti Di Bosco, Quello Di N.Y.

Il migliore Cheesecake ai frutti di bosco mangiato fino ad oggi è quello cotto, il New York Cheesecake che si trova sul libro California Bakery. Sono belli e colorati, con la frutta fresca sembrano dei quadri rinascimentali. Sono un po’ più complicati perché si rivestono con l’impasto di biscotti e burro anche i bordi dello stampo, ma il dolce alla fine è più bello, nasconde il suo ripieno.

Con questo Cheesecake partecipo alla sfida Mtc n.57 proposta da Annaluisa e Fabio che con il loro splendidi biscotti hanno vinto la sfida precedente, una vittoria meritata.

Nell’antica Grecia si mangiavano già torte al formaggio fresco e miele, nell’Italia medievale si preparavano torte si confezionavano torte al formaggio con uova, zucchero, burro e zenzero, mentre le comunità ebraica in Francia e in Germania gustavano il fluden, una crostata a base di formaggio.  Successivamente, il cheesecake è diventato uno dei dolci preferiti dagli ebrei ashkenazi. Sono stati  gli immigrati ebrei dalla Germania e dall’Europa Centrale a portare il loro Kaesekuchen (in tedesco) negli Stati Uniti e, verso gli anni 30 del Novecento, ad utilizzare il nuovo prodotto, il “cream cheese” e la panna acida, consacrando definitivamente il “New York Cheesecake”. [1]

cheese cake ai frutti di bosco

Ingredienti per il Cheesecake si frutti di bosco, quello di N.Y.:

La ricetta è copiata fedelmente da California Bakery
1 stampo a cerniera di 20-22 cm – 6-8 porzioni

per la crosta

  • 300 g di biscotti di farina integrale e frumento – io Digestive – briciolati finemente
  • 80 g di burro fuso
  • 3 g di cannella in polvere
  • 5 ml di miele di acacia

per la crema al formaggio

  • 400 g di formaggio spalmabile tipo robiola – io robiola
  • 300 g di ricotta fresca di mucca, setacciata
  • 200 g di zucchero semolato bianco
  • 150 ml di panna fresca
  • 40 g di yogurt intero bianco
  • 4 uova fresche biologiche
  • la scorza di 1 limone biologico o non trattato grattugiata
  • i semi di mezzo baccello di vaniglia
  • 3 g di farina bianca setacciata

Per la crosta. Sbriciolate i biscotti o mettendoli in un mixer o in un sacchetto di plastica e agite con un matterello per sbriciolarli finemente, quindi unite il miele, la cannella e il burro fuso, amalgamate molto bene, il burro deve arrivare ad impregnare tutti i biscotti. Distribuite  l’impasto sulle pareti della tortiera premendo bene e solo dopo sulla base, premete bene e mettete in frigorifero per 30 minuti.

Per la crema. Amalgamate gli ingredienti con un cucchiaio, il formaggio, la ricotta, lo yogurt, lo zucchero, la scorza del limone, i semi di vaniglia e un uovo alla volta, alla fine la panna e i 3 g di farina. Accendete il forno a 160°C, versate la crema nello stampo e infornate per 55 minuti, gli ultimi 5 minuti aprite lo sportello per far uscire il vapore.

Sfornate il cheesecake e fatelo raffreddare per alcune ore, poi mettetelo in frigorifero per 2-3 ore, toglietelo dal frigorifero e decoratela a vostro piacimento.
Ho decorato il cheesecake con della confettura di ribes rosso e sopra ho coperto con abbondante frutta fresca, more di gelso nero e fragole. E’ sempre un piacere portare a tavola una torta come questa, e poi è buona, questa volta ho voluto copiare California bakery, ma i cheesecake sono tutti buoni, basta combinare bene i sapori. Conservate il docle in frigorifero, coperto e consumate entro 3 giorni.

Annuncio che il prossimo sarà salato e crudo.

bannersfida il banner della sfida n57 di Mtc

cheese cake ai frutti di bosco[1] Mosaico-cem

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Questo articolo ha 20 commenti
  1. Tamara appena vista la foto su FB sono rimasta senza parole e vengo a commentare, ma … non so che scrivere: è stupendo! Bello da vedere, alto, imponente, equilibrato, Bravissima!!! Baciotti e ronron Helga e Magali

  2. Il tuo cheesecake è veramente bello, tanto che guardando la foto, mi è sembrato di vedere un quadro del Caravaggio.
    A parte la bellezza, l’idea di una crosticina croccante che contenga un ripieno morbido di formaggio mi piace molto, anche perché conferisce a questo dolce un tocco un po’ rustico, che viene però bilanciato dall’eleganza dei frutti di bosco con la spolverata di zucchero.
    Complimenti per questo meraviglioso dolce
    Anna Luisa

  3. Veramente sembra un quadro! Lo scrigno che racchiude quel tesoro fa aumentare la curiosità di scoprire cosa ci sia all’interno, con quella cascata di frutta che col cheesecake ci sta sempre bene. Poi siamo in questa stagione che veramente ci regala tante delizie. Cotta, col bordo alto mi piace davvero tanto!

    1. Ciao carissima e grazie, in effetti la fonte della ricetta è una garanzia, tranne una che aveva un errore le ricette di Bakery sono una meglio dell’altra, ne ho fatte un bel po’, le foto sono la mia passione insieme alla cucina, e i vostri commenti mi fanno felice, mi ripagano delle ore in attesa della buona luce… 😉

  4. Molto invitante quella fetta di cheesecake, io mi mangerei tutto il bordo ( di tutta la torta sia ben inteso, oltre alla fetta!) per godere a pieno del contrasto biscotto- crema !La foto è veramente bellissima e suggestiva!!!Complimenti!!

    1. Grazie Cristina, in effetti è molto buona e la faccio sempre volentieri anche senza decorazioni, è un dolce che faccio da tanti anni ancora prima che uscisse Californi Bakery e lo trovo ottimo, più del crudo… un caro saluto

  5. Finalmente son tornata a gustarmi il tuo blog. Bellissima ricetta che farò quanto prima…le tue foto poi sai che le amo sempre e queste rendono a meraviglia la bellezza e la bontà della cheesecake. 😉

  6. ci credi che quel libro manca dalla mia libreria? I pareri di chi lo aveva comprato erano contrastanti e alla fine mi son fatta convincere dal partito dei no. Ora guardo questo cheesecake, che tu declini nelle forme di una sontuosita’ quasi barocca/ e i mangerei le mani, oltre che tutto quello che vedo nello schermo. Aggiungo pero’ che se fra le immagini delle ricette ci fosse stata anche questa foto, niente e nessuno avrebbe potuto farmi desistere dal comprarlo. Di solito mi soffermo di piu’ sugli ingredienti, ma in questa circostanza faccio un’eccezione e ti dico che questa foto parla. E ovviamente dice “mangiami”, in tutte le lingue del mondo.

    1. Grazie Alessandra, quando lo comprai era appena uscito e ancora i pareri non giravano, si conoscevano poco, non è un gran libro, però alcune ricette sono ottime, alcune sbagliate, ma nel complesso lo promuovo, l’effetto scenico aiuta molto, però è anche molto buono…

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