Canederli ai porri per l’MTC
Cosa potrei dire di nuovo rispetto a quello che ha scritto Monica nel suo post? Poco o quasi nulla, lei è stata esaustiva, ha spiegato con dovizia di particolari come preparare i canederli, come cuocerli e servirli. Se vogliamo fare i nostri canederli con delle verdure cotte, siccome contengono più liquidi dobbiamo ridurre il latte da mettere nell’impasto.
Si tratta di un piatto la cui ricetta è molto antica e che, nella cucina contadina, permetteva il riciclo del cibo avanzato. Non solo il pane, ma anche i formaggi e i salumi andavano nell’impasto dei canederli. Certo non dobbiamo pensare ai canederli come ad una ricetta svuota-frigo però calibrando bene i sapori si possono mettere dentro anche molte verdure.
Ingredienti per 12/15 canederli:
- 300 g di pane raffermo, almeno una settimana
- 2 uova, biologiche
- 120/130 ml di latte, io di soia
- 2 porri
- 40 g di parmigiano reggiano grattato
- 40 g di pecorino romano grattato
- sale e pepe q.b.
- noce moscata, una bella grattugiata
- 50 g di burro
- qualche foglia di salvia
- un pizzico di sale grosso all’aceto balsamico di Modena
Brodo vegetale:
- 1 carota, 2 coste di sedano, 1 cipolla steccata con 3 chiodi di garofalo, 3 bacche di ginepro, due pomodori, qualche foglia di verza
Ciao Tamara, grazie per la bella intoduzione.
In cucina mi piacciono gli elementi ‘equivalenti’, ossia quelle pietanze che assomigliano ad altre, ma magari per leggerezza o sfumature li preferiamo ad altri.
E per me è così per il porro: proprio ieri ho provato a sostituirlo alla cipolla nel mio classico ragù di carne ed è venuto meraviglioso.
La cipolla purtroppo mi risulta indigesta e qui il tuo porro sopperisce al problema che secondo me hanno la maggiorparte dei Knödel, ossia una base intensamente rosolata che li rende pesanti.
Quindi bella pensata questo porro che la fa da padrone ed aromatizza il pane senza appesantirlo. In più quel sale all’aceto balsamico mi intriga assai!
grazie Monica in effetti sono risultati molto leggeri, grazie anche alla tua ricetta che ho seguito…sto cercando di farne altri, vediamo cosa esce…
elegantissimi questi canederli come le foto, splendide!
Bellissimi, io amo particolarmente il gusto del porro e trovo che all’interno del canederlo dia quel gusto in più.. Perfetti!
Inoltre, bellissime foto, sembra di esserci dentro, di poter addentare quelle prelibatezze!
Trovo che il colpo da maestro sia l’aceto balsamico, che, con la sua dolcezza, fa da giusto contrappunto alla sapidità dei formaggi.
Bellissimi e di un tondo… che nemmeno Giotto!
Brava!
Complimenti Tamara!
come fai ad ottenere quelle atmosfere nelle tue foto? Me lo dici???brava
Sonia ti ringrazio, ho sempre avuto la passione per la fotografia e un paio di corsi, uno da Laura Adani, tanto amore e soprattutto la voglia di vedere foto belle hanno fatto il resto…cerca un buon punto luce nella tua casa e scegli l’orario migliore e poi gioca con diaframma e tempo di esposizione, solo quello, io fotografo con luce piena, a volte anche la sera tardi con luci molto forti e se la foto non è “perfetta” per me ovviamente, non pubblico e non sono ritoccate, solo la firma…un abbraccio
[…] a queste piccole pallotte di pane condite. I canederli sono nati per recuperare il pane, (qui trovate un’altra mia ricetta) come tante altre preparazioni che questo mese l’Mtc ha […]
piatto poetico, come quelli a cui ci stai abituando, da quando abbiamo avuto la fortuna della tua partecipazione all’mtc.E’ poetico il risultato, ma sono poetiche le premesse: che parlano di un rispetto per il cibo a tutto tondo, che investe anche l’ambiente che ci circonda e che è espressione di questo tuo modo così peculiare di “sentire” il cibo e di interpretarlo come esprssione di questi valori più alti, su cui ci inviti ogni volta a riflettere. E l’aspetto altrettanto interessante è che le tue proposte sono sempre dannatamente convincenti :-), dal punto di vista del gusto, dell’eleganza, della coerenza. Sono un inno all'”yes we can”, ad uno stile di vita che sa parlare entrambi i linguaggi, quello più ampio e più alto della tutela dell’ambiente e quello più parziale, ma non perquesto meno importante, del la valorizzazione dei sapori, in ossequio alle esigenze di un palato che non si fatica ad intuire come attento ed esigente. Un esempio da imitare, un modello da seguire. Bravissima!
E’ vero ho un profondo rispetto per il cibo, mia nonna e mia mamma mi hanno insegnato a scegliere le cose migliori e a valorizzarle con l’amore e la passione. A casa mia non si è mai comprato un pollo al macello come non si è mai comprato olio al supermercato, il piacere per il buon cibo, cucinato semplicemente era la regola e io ho imparato che la farina deve sapere di farina, il profumo che esce da un sacchetto deve essere il punto di partenza per avere un buon pane, e poi la passione e l’amore hanno fatto il resto. Le cose che hai scritto mi hanno fatto un enorme piacere Alessandra, mi hanno emozionata e riempita di orgoglio, lo dico sinceramente, sono questi i commenti che mi danno il coraggio di superare anche molte difficoltà, spesso avrei voglia di mollare tutto, ma questi commenti mi fanno andare avanti, grazie Alessandra ho sempre pensato che eri una donna speciale, e io, nella mia vita, ho incontrato sempre donne speciali…