Acqua cotta maremmana
Acqua Cotta maremmana, la mia acqua cotta, diversa dalle tante che si trovano in tutta la Toscana, molto più semplice. Un’acqua cotta senza funghi, senza salsiccia, senza pancetta, con le verdure “sull’uscio” come si diceva una volta, cioè appena apri la porta che dà sull’orto, le trovi.
Con questa ricetta, partecipo al contest : “La Cucina Italiana nel Mondo verso l’Expo 2015”, in collaborazione con INformaCIBO, per la categoria “Un piatto delle cucine regionali italiane”.
L’Acqua Cotta maremmana era un mangiare molto povero che preparavano i mandriani durante le lunghe attese guardando le bestie che pascolavano, o quando le portavano d’estate e mangiare erba fresca nelle zone del Casentino, oppure i carbonai quando andavano nei boschi a fare le carbonaie e stavano fuori diversi giorni, tutti si portavano dietro olio sale un pezzo di pane che già non era morbidissimo, carne secca e un pezzo di baccalà ovviamente secco.
Poi quando era ora di mangiare mettevano nell’acqua un mazzo di erbe trovate al momento nei campi, ci buttavano dentro il soffritto di pancetta e cipolla e poi il baccalà e le patate. Questo è quanto riporta Leo Codacci nel suo libro “Civiltà della tavola contadina” che parla di quel pezzo di Toscana, la Maremma appunto, oggi ricercatissima da un turismo molto esigente, ieri terra di malaria, terra aspra e dura, Maremmamara appunto. E poi c’erano le donne che restavano a casa e dovevano dar da mangiare ai figli, che erano sempre tanti, e così andavano nell’orto dietro casa e prendevano le poche erbe e le mettevano nell’acqua e ogni tanto, quando si salvavano dalle razzie quotidiane di padroni senza scrupoli, ci mettevano anche qualche uovo. Andiamo alla ricetta.
Ingredienti per l’Acqua cotta maremmana:
- 100 g di sedano a persona, (se ci sono 10 persone sarà 1 chilo così per le altre cose)
- 1 cipolla grande bianca a persona, se è tempo usate quelle schiacciate grandi, altrimenti quelle dorate
- 100 g di coste a persona, per le coste prendete le bietole quelle grandi e usate solo la parte bianca
- carote, le carote si mettono solo per un effetto ottico, 1 se si è in pochi, 3-4 se in 10 o più
- 1 barattolo di pelati piccolo o grande a seconda della quantità di verdure o pomodori freschi, o una buona passata
- sale e pepe, olio extravergine
- 1 uovo a persona, io bio
Prendete un tegame dai bordi un po’ alti, metteteci dell’olio extravergine di oliva di ottima qualità, due spicchi di aglio schiacciati, fateli imbiondire e poi toglieteli. Dopo aver lavato accuratamente le verdure, cominciate a tagliarle a tocchetti e mettetele via via nel tegame, iniziate con le verdure più dure, il sedano, e continuate molto lentamente in modo che le stesse si appassiscano, vedrete infatti che all’inizio riempiranno il tegame e quando inizieranno a perdere acqua diminuiranno di volume.
Una volta finito mettete un piccolo barattolo di pelati schiacciati con la forchetta o passati, o i pomodori conservati da voi, in estate potete mettere pomodori freschi, ricoprire il tutto con acqua bollente, regolate il sale e mettete il coperchio. Un’ora di cottura a fuoco medio basso, le verdure devono essere cotte ma non spappolate…a fine cottura rompete un uovo a testa (deve rimanere intero) dentro l’acqua cotta. L’uovo si cuocerà subito e potete iniziare a fare i piatti. Se qualcuno vuole mettere del pane abbrustolito va bene, mettete un ramaiolo abbondante di verdure e sopra l’uovo. Una generosa macinata di pepe e un giro d’olio….una delizia. La mia acqua cotta.
Sono quei piatti della tradizione che hanno ancora tanto da raccontare. Ottima!
Complimenti sempra spettacolare!
la rifaccio 🙂
E’ ottima MArio, e poi è quella di mia nonna, avrà un centinaio di anni questa ricetta…
non so dove farti prima i complimenti per questa splendida ricetta o per le foto che sono di un ‘incanto favoloso ,complimenti
grazie cara, la ricetta è ottima, è di mia nonna, inventata da lei, provala sentirai il sapore, un abbraccio
Ciao Tam, grazie mille per questa splendida ricetta da parte di tutte noi 🙂 Inserisco subito, complimenti e in bocca al lupo!
grazie carissima Vale…
Carissima Tamara, finalmente ho un pò di calma per venire sul blog. Complimenti per la ricetta che sicuramente sarà ottima ma delle foto che dire? Degne di un’iniziativa così importante! Brava come sempre!
grazie a te ho conosciuto un nuovo piatto della tradizione..
purtroppo della Maremma conosco solo i paesaggi (ci siamo andati col marito proprio per fotografare il parco , a cercare i buttori e quei paesaggi da cartolina), ma sono certa che anche la sua cucina regala dei ricordi indimenticabili.
grazie per aver partecipato cara Tamara.
grazie a te Vaty, la cucina toscana e maremmana in questo caso è una cucina che amo molto, è una cucina particolare, con molte ricette di verdure, piatti semplici ma importanti, quando vuoi sono qua…un caro saluto
[…] E L’acqua cotta […]
[…] 2) Acquacotta maremmana (dal blog Un pezzo della mia Maremma) […]
Buon pomeriggio!
Abbiamo finito da poco di gustare l’acqua cotta con la sua ricetta ( ..e di sua nonna).
Che dire: piatto splendido ed equilibrato nei sapori, la saggezza dei nostri vecchi non mente!..
Grazie, Edy
Grazie, mi fa molto piacere riceve commento come questo, tengo molto a questa ricetta che mia nonna faceva con grande amore, cucinava bene e mi ha insegnato tante cose, a fare i pici per esempio, già da quanto ero piccola. Vi ringrazio di cuore, qualunque cosa sono qui, per qualunque spiegazione e ricetta, grazie ancora
Ho la casa a Talamone e l’acqua cotta la conosco benissimo. Piatto che si gusta specialmente nelle giornate autunnali e che ti scalda il cuore oltre che lo stomaco.
Ti ringrazio, anche per me scalda il cuore, questa era la ricetta di mia nonna a cui ero molto affezionata, ed è buonissima, grazie ancora 😉